Il Problema della Musica

(e non solo)

Ho letto un po' di cose in giro, in questo periodo, per cercare di capire se tutto il pessimismo che circonda la Musica, anche per l'avvento delle nuove tecnologie, sia davvero fondato. Non viviamo tempi esaltanti, dal punto di vista musicale, questo è evidente a chiunque se ne occupi, ma davvero non c'è speranza?

Ben evidente è anche il declino delle grandi major discografiche, che si sono trasformate in sterili aziende di pura gestione della proprietà intellettuale, perdendo il contatto con la creatività. E' un male? forse no, ci sono già molti esempi di una maggior connessione tra artisti e ascoltatori, connessione diretta, e tutto questo potrebbe evolvere nei prossimi anni, grazie anche a piattaforme alternative e, perchè no, tecnologicamente avanzate, che permettano un sempre più semplice contatto diretto con gli artisti.

Magari è una speranza, ma la creatività potrebbe trovare nuovi sbocchi proprio grazie alla moltiplicazione di canali e di generi musicali, proprio a scapito delle major ingessate nella loro omologazione. In fondo, parliamo di arte!

Oggi, chiunque ha la possibilità di creare la propria musica, e renderla disponibile a tutti, senza spendere cifre folli ne legarsi a contratti capestro.

L'omologazione ha reso i pezzi e i dischi tutti uguali, ma è questo che cerca davvero l'ascoltatore? O cerca qualcosa di nuovo? Potrebbe trovarlo in questo magma di arte “decentralizzata” e più dinamica, e non è uno scenario cosi inverosimile, già accade.

Le piattaforme di streaming tendono ad appiattire il tutto su logiche algoritmiche, e non fanno innovazione: l'innovazione musicale viene da “outsiders”, dai margini della società, dalle scene live, dai club e dalle piattaforme alternative, e in questo non si differenzia dal passato, è sempre stato cosi.

Ecco, la musica live può essere un motore importante di questa evoluzione : l'energia e l'emozione non possono essere replicate dalle app, e questo i fans vogliono, e, come la cronaca dimostra, pagano anche cifre elevate pur di essere “presenti”.

La creatività, l'energia, la passione, la voglia di qualcosa di nuovo, e la connessione diretta, il tutto mescolato in un nuovo ecosistema decentralizzato e creativo, dove la qualità prevalga, insieme ad una partecipazione più coinvolta.

Decentralizzazione e creatività

Ripeto, stiamo parlando di arte! La musica troverà strade nuove, la musica non può essere solo questa di oggi, cercate bene, ci sono delle perle nascoste, e credo (e spero) che tutto questo esploderà in qualcosa di grande e stimolante, dove tornerà a regnare la bellezza.

Paul@Dorica60

il mio setup

Le tre sorelle

Paul@Dorica60

C'è la Musica. Per fortuna. Così posso dimenticare gli orrori del Mondo, i trump, i pogrom, meloni, salvini, il caviale... E gettarmi in un pomeriggio e una serata di sbatti e musica, gloria e divertimento. Il palco mi aspetta. Per fortuna posso dimenticare il resto, mi basta fare vibrare le corde della mia chitarra. Vado

Paul@Dorica60

Le immagini di Valencia ci confermano che questo è un Pianeta sovrappopolato, inquinato e preda di cambiamenti climatici che solo i mentecatti, gli opportunisti e i disonesti si ostinano a negare.

E in Usa stanno per rieleggere il comandante in capo dei mentecatti, degli opportunisti e dei disonesti, un delinquente ricco, golpista e razzista, il rappresentante della peggio umanità possibile, un negazionista fanatico e violento. Il solo fatto che un simile individuo sia in lizza, è una sconfitta per il genere umano. Finirà malissimo, per tutti, anche per i 4 dementi che tifano che sarà meglio così, anche, e soprattutto, per i poveri che si illudono di trovare la soluzione magica votando un simile criminale o in generale, votando la peggior destra reazionaria. Andrà male alla democrazia che sarà fatta a pezzi in America, subito seguito dai suoi emuli in Europa e Italia che non attendono altro, e ci consegnerà al criminale di Mosca, suo degno compare. Il baratro mondiale è ad un passo. Andrà bene solo per i ricchissimi, che infatti stanno con lui. Peccato per quella pallottola, davvero.

Paul@Dorica60

Nel 1980 andai al Vigorelli a vedere i Kiss. Come opening c'era questa band di sconosciuti, si chiamavano Iron Maiden e Paul Di'Anno era il loro vocalist. Il pubblico non fischiò per far sloggiare la band di apertura, come spesso accade, tutt'altro. Furono un pugno allo stomaco. Uscimmo da lì con la sensazione di aver sentito qualcosa di nuovo, destinato a durare nel tempo. Il giorno dopo mi precipitai ad acquistare il loro primo album.

Che la terra ti sia lieve, Paul 🥺

https://www.ondarock.it/news/morto-paul-dianno-iron-maiden.htm

Paul@Dorica60

Si inizia alle 16, caricando l'auto. Si finisce all'1.30 della notte, scaricando l'auto. In tutto due ore di musica, in mezzo i montaggi, le discussioni (anche con il gestore), le risate, il soundcheck, la cena di gruppo, le facce, il concerto, i piccoli problemi tecnici, quelli che cantano con te e quelli che ballano con te, lo smontaggio e il ritorno. Vale la pena tutto questo sbatti? Si. Perchè lo spettatore contento che a fine serata ti ringrazia, è stato bene, e questo è fare musica, cultura è anche regalare due ore di pensieri leggeri in tempi pesanti. Perchè la coppia attempata li davanti, che non si è persa neanche una nota, che andava a tempo, che pensavi “sono qui per mangiare, ora scappano” e invece no, è un regalo incredibile. Me la vivo tutta, la serata, in ogni suo aspetto, perchè a questo desideravo arrivare, per questo ho lavorato e lavoro e studio e mi sbatto, per quelle due ore in cui sei su un palco, e ti senti scorrere il sangue nelle vene, mentre l'amplificatore pompa le note, e tu vibri con loro. E il giorno dopo sei pronto per la prossima, e conti il tempo che ti separa dal ricominciare. Well Done!

Paul@Dorica60

la mia chitarra

“Senza la Musica a decorarlo, il tempo sarebbe solo una noiosa sequenza di scadenze produttive e di date in cui pagare le bollette. Frank Zappa”

Paul@Dorica60

Se portate 15 persone a cena, 100 euro. Se portate 25 persone a cena, 200 euro. Se portate 35 persone a cena, 300 euro.

Un caso, come tanti altri (non è mica l'unico). Hanno trovato una nuova modalità per riempire il locale, senza nemmeno sbattersi più di tanto. Non sarebbe compito del Musicista portare gente, ma dovrebbe essere il locale che investe (nella musica o in altro) per offrire un servizio in più alla propria clientela e attirare gente.

Il problema della musica: “scusa, ma qual'è il tuo vero lavoro?”

Solo una passione smisurata ti fa andare avanti.

Paul@Dorica60