Riprenderci un pezzo di web partendo dalle fondamenta: le persone

Anche stanotte – come spesso è capitato negli ultimi mesi – sono finito a fare le ore piccole per lavorare a progetti che puntano a farci “riprendere qualche piccolo spazio di web”.

Se quest'ultimo concetto mi sembra incredibilmente ambizioso (e a volte mi stupisco di come Livello Segreto sia riuscito a ritagliarsi il suo spazio e continui a crescere a un anno e mezzo dalla sua creazione), la mia attenzione in questi giorni va a quel “farci” e al plurale che mi sta regalando più soddisfazioni di quante potessi immaginare.

Lavorare a software che di fatto stanno ancora nascendo e collaborare gomito a gomito con persone curiose come me (o, ancora meglio, direttamente con le sviluppatrici e gli sviluppatori) mi riporta a quei bei tempi™ delle serate ai Linux User Group, dei forum brulicanti di utenti attivi e a quella meravigliosa sensazione che solo il collaborare a qualcosa di comune e condiviso riesce a dare.

Forse – anzi, quasi certamente – sono io che non sono riuscito a rimanere al passo con cui quelle comunità si sono evolute e spostate su altri lidi (spessissimo centralizzati e in mano ad aziende non proprio amiche della privacy), ma non mi ero mai accorto di come mi mancasse avere persone con cui confrontarmi direttamente per costruire qualcosa che vada oltre il mero interesse personale.

Così come ho notato solamente di recente – e in modo crescente dalla fine della pandemia ad oggi – quanto è netto il distacco tra lavorare “per profitto” o “per la comunità” in termini di stress e soddisfazione. Le ore piccole ci sono in entrambi i casi e spesso sono interessanti in ambedue gli ambiti, ma se per il primo sono io a dover creare la voglia di sbattere la testa contro i problemi (vuoi per senso del dovere, vuoi perché è quel che mi permette di avere qualche soldino in più a fine mese) con il secondo è la gratificazione ottenuta dal contribuire a qualcosa di più grande di me a trainarmi e farmi andare a letto felice e soddisfatto di ciò a cui ho lavorato.

Nell'ultimo mese il bersaglio principale di questi sforzi è stato (ed è tuttora) Pixelfed, l'alternativa ad Instagram decentralizzata, open-source, rispettosa della privacy e senza pubblicità. Sta arrivando l'istanza targata Livello Segreto e sono incredibilmente felice che anche a 'sto giro sia a firma collettiva.

p.s.: questo sproloquio arriva direttamente dal paio di serate fatte con Federico e Riccardo che ringrazio perché mi hanno ricordato quanto siano fondamentali (e un sacco divertenti) la collaborazione e la condivisione per creare qualcosa di bello che mi dia soddisfazione come individuo ancor prima che come informatico.

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Fonti e siti menzionati nel post: