khulewampe

Narrazioni, riflessioni e recensioni di cui si può forse fare a meno

di khule wampe

Anacronistico potrebbe sembrare l'unica parola adatta. Eppure.

Se fossi qui, a scrivere questo post, per una necessità estrinseca, ebbene allora potrebbe apparire tutto alquanto anacronistico.

Ma la spinta è intrinseca: voglio scrivere. Per farlo, ho bisogno di spazio.

Come moltə di noi, da queste parti, probabilmente abbiamo già avuto per motivi simili un blog in passato e poi per motivi tra noi simili lo abbiamo chiuso oppure abbandonato. Ci può stare, è comprensibile.

Dai 140 caratteri del fu Twitter ai succinti post di Facebook, le cose sono cambiate ancora di più. Instagram è passato da puro album fotografico a editorialismo con carosello fotografico/slide (forma che ho usato io stesso). Il passaggio maggiore, a mio avviso, lo hanno fatto le storie quando da luogo effimero sono diventate surrogato della televisione, dove ogni profilo è un canale.

In tutto ciò, l'obsolescenza programmata di post (in fondo, a causa degli algoritmi) e delle stesse storie (durano solo 24 ore per il pubblico) non permettono di instaurare una conversazione ampia, ma solo dei dibattiti one-to-one, individuali.

Bisogna prendere atto di queste modalità di comunicazione.

D'altra parte, è perfettamente normale sentire la necessità di occupare uno spazio dove algoritmi, obsolescenza programmata e limiti strutturali vengono meno. Dove la forma, lo spazio e il tempo delle cose sono non-decisi a priori. Dove posso rendere pubblico un racconto, una riflessione, una recensione (di un libro, di un album, di un film, di un'opera qualsiasi), lasciando fluidità nel formato di scrittura.

Per farlo, ho bisogno di spazio.

Per questo mi tuffo in un anacronismo, forse; a leggere saranno meno persone, forse. Ma la verità è che il mio rapporto con Internet ha subìto un degrado costante negli anni e ha perso gran parte della promettente qualità dell'adolescenza. Qualità che, francamente, speravamo sfociasse in una libertà maggiore, anziché un controllo maggiore.

Se devo riconciliarmi con Internet, allora io ho bisogno di un blog. Niente lezioni di vita, niente nostalgia dei bei tempi. Solo, per me, una riconnessione con la connessione per antonomasia.

A chi leggerà i prossimi post dico solo questo: grazie per il vostro prezioso e irreversibile tempo di lettura e, se vorrete, di scrittura.