manuel

L'angolo di Manu.

È la prima volta che mi cimento nel raccontare un qualcosa che ho vissuto di recente o nell'ultimo periodo. Cercherò di essere il più conciso e chiaro possibile.

“Le cronache di una Xbox 360” (Nome provvisorio) è un esperimento che mira a raccontare le mie disavventure mentre gioco col gioiellino targato Microsoft che, come sappiamo tutti quanti, ha fatto la storia dei videogiochi assieme alla Wii di Nintendo e PlayStation 3 di Sony. Se tutto va come dovrebbe, potrei anche farlo per le altre console visto che di follie ne ho vissute nel corso degli anni.

In conclusione, scrivetemi in privato su Mastodon (@manuel_) per darmi degli spunti per migliorare oppure per dirmi cosa ne pensate di quest'idea.

Contesto

Il gioco in questione è “Bakugan Battle Brawlers”, tratto dall'omonimo anime “Bakugan Battle Brawlers”.

Per chi non li conoscesse, i Bakugan sono esseri provenienti da un altro mondo. Noi li vediamo come sfere che si aprono mostrando una versione in miniatura della loro forma reale; per esempio, se il bakugan è un cavaliere (sto parlando di Siege, prima stagione), la sua forma sferica aperta ricorderà un cavaliere. Infatti quando due giocatori si sfidano, so entra in una dimensione dove i Bakugan sguinzagliano il loro vero aspetto e il loro immenso potenziale.

Un Bakugan può essere appartenente a uno di questi attributi: Pyrus (fuoco), Ventus (vento), Haos (luce), Darkus (oscurità), Aquos (acqua) e Subterra (terra). Il fuoco prevale sull'acqua e viceversa; stesso discorso con la luce sull'oscurità e la terra sul vento. Tenete a mente questo dettaglio perché servirà più avanti.

Passiamo al gioco, noi impersoniamo un ragazzino che ha cominciato da poco a giocare. Un giorno, facciamo la conoscenza di un Bakugan unico del suo genere: Leonidas, il cui attributo lo decidiamo noi nella schermata di creazione del personaggio. Stringeremo una grandissima amicizia con lui, scopriremo che è stato generato da sentimenti negativi degli altri Bakugan e sconfiggeremo l'antagonista del gioco.

Il fulcro del gioco sono le battaglie. Ogni Bakugan ha un numero di Punti G che può essere aumentato o diminuito prima della battaglia vera e propria. Alla fine dello scontro, chi ha accumulato il punteggio più alto, vince la carta portale (la modalità con cui i giocatori si affrontano).

Lo scopo del gioco è vincere i tornei, oltre che vincere le medaglie e collezionare qualsiasi cosa. Dopo ogni scontro sbloccheremo nuovi Bakugan, nuove carte abilità e, non meno importante, nuovi campi da battaglia.

Vi starete chiedendo perché “tornei” e “campi di battaglia” sono in grassetto, il motivo è il seguente: ogni torneo ha un campo di battaglia unico con i suoi pregi e difetti. Infatti, dal secondo torneo (Torneo Aquos, attributo dell'acqua) in poi, il giocatore dovrà affrontare i suoi nemici un ambiente dove un attributo viene avvantaggiato e il suo opposto viene svantaggiato. Nel senso che nelle battaglie, l'attributo avvantaggiato accumulerà più punti e quello svantaggiato ne accumulerà di meno.

Tra una battaglia e l'altra, è possibile abbandonare temporaneamente il torneo per farsi un giro al negozio dove puoi acquistare Bakugan di qualsiasi attributo e carte portali che possono essere utilizzati a seconda del campo in cui giochi o della strategia che vuoi attuare. Qualsiasi sia il tuo modo di giocare, arrivi comunque alla fine con niente o qualche sconfitta.

Ora che sapete un pochino la situazione, posso raccontarvi le tre battaglie più assurde della mia vita... finora.

Il caso è nelle mani del destino... anzi della casualità

Il quarto torneo del gioco viene interamente giocato sul campo di battaglia di Subterra, l'attributo della terra, dove le sabbie mobili possono farti tirare giù non poche bestemmie. (Se lo avete giocato sulla Wii, saprete meglio di chiunque altro che controllare il Bakugan sulle sabbie mobili non è una passeggiata, soprattutto se non gode né di un'ottimo movimento né di ottima velocità.)

La strategia per questo campo è mai finire sulle sabbie mobili e far sì che gli “sprint” ti facciano prendere la maggior parte delle monete Punti G sparse prima di cadere su una carta portale.

Tutto questo lo scopri quando è troppo tardi. Quando hai visto tutti gli oggetti perdersi nel nulla per la millesima volta nel giro di cinque minuti. Non a caso, la prima battaglia l'ho persa tre o quattro volte a causa delle caratteristiche del campo.

Impararle è stato facile, mi è bastato guardare come le facevano i computer per scoprire i loro schemi e il loro comportamento nei loro lanci. Scoprire che le “pedane” per il salto in alto sono false come Giuda, nel senso che è molto facile non attivarle, mi ha fatto molto male.

Digerita l'amara verità, vinco la prima battaglia con 3 carte portale vinte senza nemmeno combattere una sola volta. Ah sì, il gioco ti mette a disposizione un modo “pacifico” di vincere una carta portale: il doppio posizionamento. Se due Bakugan del tuo mazzo finiscono sulla stessa carta, la ottieni aggiudicandoti un punto.

Felice e perplesso di questa mia vittoria, mi accingo a cliccare su “Prossima battaglia”. Ma non sapevo ciò che avrei assistito i trenta minuti successivi.

I miei nemici — Chan Lee, Julio e Klaus — utilizzavano tre Bakugan di un unico attributo, rispettivamente: fuoco, luce e acqua. Quindi, niente vantaggi e niente svantaggi da nessun lato. Inoltre, io e Klaus utilizzavamo lo stesso, quindi se uno di noi due avesse giocato una carta abilità orientata sull'elemento dell'acqua, anche l'avversario ne avrebbe beneficiato.

Qualsiasi battaglia che avrei ingaggiato con uno di loro, l'avremmo fatta ad armi pari. A meno che non mi fossi creato un mazzo con dei Bakugan di tipo Subterra, portandomi in una posizione di vantaggio fin dall'inizio e aggiudicandomi la carta portale senza non troppi sforzi.

Nel primo tentativo, scelsi di utilizzare un mazzo con Leonidas Aquos e due Bakugan Subterra nella vana speranza di vincere ogni scontro ad occhi chiusi. Ma non immaginavo che il destino avesse altri piani per tutti noi.

I primi lanci erano stati una tragedia. Io e Julio eravamo riusciti a lanciare i Bakugan fuori dall'arena a causa delle sabbie mobili e di tiri troppo potenti e difficili da gestire; gli altri due, invece, avevano sprecato tutta l'energia del Bakugan facendolo fermare a pochissimi centimetri dalle carte. Alla fine del “primo turno”, nessuno era riuscito a posizionare un Bakugan.

Passarono cinque minuti di lanci a vuoto, questa volta io e Klaus riuscimmo a posizionare due Bakugan su due carte portali diverse. Arrivò poi Julio che lo mise su un'altra carta portale diversa dalle nostre, poco dopo si aggiunse anche Chan Lee la quale decise di sfidare Klaus. Lui ebbe la meglio e si aggiudicò il primo punto passando in testa.

Seguì poi il turno di Julio che, ovviamente, tirò il Bakugan nello spazio sprecando un'occasione per fare un doppio posizionamento. Scoppiai in una grassa risata, chiunque lo avesse programmato doveva essere un genio per fargli fare, penso, la mossa più stupida che il gioco ti permetta di fare.

Ora, era il turno di Klaus. Posizionò una carta portale accanto al mio Bakugan e... andò a sfidare Julio dopo aver fatto un proficuo giro dell'oca. Con mio stupore, Klaus si aggiudicò il secondo punto e gliene mancava uno per vincere la partita. E io ero ancora a zero punti, dovevo svegliarmi e iniziare a mostrare i denti!

Così feci, più o meno. Uno dei miei Bakugan Subterra finì sulla stessa carta dell'altro, anziché portarmela a casa decisi di spostarlo in un'altra. La mia tattica era semplice: più Bakugan avevo in giro, più probabilità qualcuno mi avrebbe sfidato. Non potevo sbagliare, anche perché avrei dovuto ricominciare da capo l'intero scontro.

Tre minuti più tardi, sconfissi Chan Lee e Julio guadagnando due punti. Uno scontro e vincevo la partita, oppure la vinceva Klaus. E parlando di lui, nel suo turno posizionò un Bakugan su una carta a caso senza fare nessun giro di potenziamento.

La mia occasione per vincere era servita su un piatto d'argento e sprecarla era fuori da ogni mio pensiero. Da bravissimo genio, ebbi la grande idea di sfidare Klaus senza fare, anche io, il giro di potenziamento.

C'è una cosa che non vi ho detto nella sezione “Contesto”: prima di ogni battaglia, il giocatore può aumentare i Punti G del Bakugan con delle carte abilità e, nel durante, mettere in difficoltà l'avversario. Le seconde vengono chiamate “Iperabilità” e sono queste: scambio potere G, aumento potere G, blocco potere G e mano del destino. Il loro nomi sono abbastanza auto-esplicativi, tranne l'ultima che è una presa in giro. Perché? È una funzione che non fa altro che favorire un giocatore a caso. Se siete in vantaggio, bene sappiate che con mano del destino attiva, avete più probabilità di perdere che di vincere e viceversa.

Klaus, nel bel mezzo della battaglia, attivò mano del destino aggiudicandosi l'esito della partita facendo assolutamente niente. Vedere la scritta “MANO DEL DESTINO” è stato una pugnalata dritta al cuore. Non importava quanto fossi in vantaggio, non importava se me la stavo cavando, tutto era (letteralmente) nelle mani del destino.

Il primo tentativo si conclude con una sonora e potentissima bastonata: 1103 punti per Klaus e 1002 per me. 101 punti G di differenza... A volte la vita è stronza.

Prima di passare al secondo tentativo, vorrei che leggeste cosa dice il personaggio dopo aver perso una partita.

“Odio ammetterlo, ma ho perso.” — Protagonista

E sappi, caro mio, che perderai anche la battaglia successiva.

Quando il controller non vuole collaborare

Il secondo tentativo lo reputo più veloce e più distratto dei tre che vi racconterò oggi.

Prima di iniziare la partita, seleziono il mazzo solo Aquos e cambio una carta abilità con una che mi conferisce più punti rispetto alla vecchia, da 60 punti a 100 punti.

L'inizio non è dei migliori. Anche questa volta, i primi lanci sono stati uno spreco di tempo e di risorse. Nessuno riesce a posizionare i Bakugan, dando inizio a una lunga spirale di frustrazione che difficilmente se ne sarebbe andata. Ho goduto vedere Klaus sbagliare.

Il “secondo” turno sono durati una manciata di minuti con qualche battaglia tra computer e doppi posizionamenti: Io posiziono un Bakugan; Chan Lee posiziona il suo sulla mia carta e perde contro di me; Julio fa esattamente un giro lungo e si posiziona su una carta; Klaus fa lo stesso, sfida Julio e perde.

Classifica attuale: io e Julio siamo a un punto, mentre gli altri due a zero.

“Terzo” turno: Io posiziono una nuova carta e lancio Leonidas su quella carta; Chan Lee fa le stesse e identiche cose; Julio lancia un Bakugan fuori dall'arena e Klaus mi lancia il guanto di sfida e vince e qui io noto qualcosa di strano.

La sfida contro Klaus è: muovere in una direzione la levetta di sinistra (LS) e, quando vedi l'indicatore sul simbolo dell'attributo del Bakugan, premere il grilletto di sinistra (RT) per aumentare i tuoi Punti G. È una stupidata, ma c'è un dettaglio che il gioco non ti dice, ovvero che prima di selezionare il simbolo successivo, devi riportare la levetta al centro e successivamente guidarla nella direzione desiderata. Ecco perché ho perso, muovevo la levetta senza farla tornare alle coordinate cartesiane (0,0) prima di indirizzarla altrove.

Che. Presa. Per Il. Culo.

Classifica attuale: noi maschi siamo a uno, lei è a zero.

In men che non si dica, arriviamo tutti a due punti. Rimangono in campo solo quattro carte portali, una per ogni giocatore. Alla prima battaglia vinta, la partita sarebbe finita e io avrei fatto i salti di gioia se vincitore fosse stato il sottoscritto. Ma cantare vittoria troppo presto, spesso non è un bene.

Non saprei spiegarvi il motivo, ma al minimo movimento brusco fatto col controller, esso si spegne. Detto ciò, potete intuire cosa sia andato storto con questa ultima battaglia. E per di più contro uno dei personaggi più idioti dell'intero gioco: Julio.

In questo caso, parliamo della sfida potere. Entrambi i giocatori avrebbero dovuto fare affidamento esclusivamente di entrambe le levette del controller, LS e RS, per aggiudicarsi la partita. L'obiettivo è muovere le levette da sinistra verso destra o dall'alto verso il basso per aumentare i punti G. Allo scadere del tempo, chi ha totalizzato più punti vinceva la battaglia.

Ero partito alla grande. Un abisso ci separava e così sembrava rimanere per i successivi quindici secondi. O così credevo. Lo schermo del televisore era diviso in due, due scie di fuoco (una blu e una gialla) se la contendevano alternandosi dall'essere schiacciati dalla parte opposta all'essere quella che avrebbe prevalso. Senza accorgermene successero due cose: il gioco mi impose di fermarmi e il controller si spense all'improvviso. Ci misi tre secondi a realizzare che la mia vittoria si era tramutata in un miraggio perché Julio mi sorpassò con una facilità disarmante. Scaduto il tempo, Julio totalizzò 1239 punti contro i miei sudati 912 punti.

Il mio personaggio fu costretto ad ammettere, per la seconda, volta la sua sconfitta e mi chiesi se la Cex avesse avuto un altro controller perfettamente funzionante che non mi avrebbe abbandonato dopo una piccola scossa.

L'epilogo veloce

L'ultimo tentativo è stato... breve? Anche io non ci credevo quando totalizzai tre doppi posizionamenti senza mai fare una battaglia. Il che è strano perché tu giochi a Bakugan per combattere, non per fare i doppi posizionamenti schivando ogni tipo di confronto con gli avversari.

Quindi sì, ho fatto tre doppi posizionamenti vincendo la partita con tre punti contro Chan Lee e Klaus che avevano totalizzato un punto e Julio con zero punti.

Non è successo nulla di significativo. Lanci normali o, addirittura, lanci fatti a caso nella speranza di cadere su una carta portale.

È, per ora, la partita più veloce che abbia mai fatto da quando ho cominciato il gioco.