Pneumatici tubeless o camera d'aria
Articolo in collaborazione con Decidere stanca
I professionisti della bici usano tutti i tubeless, tanto della manutenzione se ne occupano i meccanici. Se state leggendo, sicuramente saprete come è strutturato il sistema tubeless, ma riassumo ugualmente in grandi linee.
Lo pneumatico, che sia tubeless o tubeless ready, è montato su un cerchio specifico, anch'esso per tubeless e/o tubeless ready. Non specifico le differenze tra i due tipi, non avendone le competenze: tuttavia, se siete degli amatori non troppo estremi, è probabile che disponiate di una bicicletta tubeless ready, ovvero col cerchio forato per i raggi, da ricoprire con del nastro apposito nel caso vogliate disfarvi della camera d'aria.
Quindi, sul cerchio specifico e nastrato, viene montato questo pneumatico, con la sua valvola specifica, con dentro del lattice che si occupa di sigillare le porosità della gomma e riparare automaticamente le forature più leggere.
Per maggiore sicurezza, si possono usare anche gli air-liner, comunemente “salsicciotti”, ovvero dei tubi di materiale leggero e poroso che permettono pedalare per una certa distanza (20-25 km) anche con gomme bucate totalmente sgonfie.
Ancora, in caso di forature troppo invadenti, è possibile inserire la classica camera d'aria all'interno dello pneumatico e proseguire.
Il beneficio principale di questo sistema è la possibilità di usare pressioni più basse, aumentando trazione e comodità. Nulla vieterebbe di abbassare la pressione anche montando le camere d'aria, a parte il fatto che si finirebbe col bucarle facilmente su rocce, gradini e asperità varie: data la maggior morbidezza del tutto, le gomme hanno vita facile nel pizzicare le camere d'aria sul cerchio, danneggiandole facilmente.
Contro: i tubeless tendono a sgonfiarsi fisiologicamente in una certa misura e la manutenzione richiesta è sicuramente maggiore e sporca. Il lattice deve essere cambiato periodicamente, così come il nastro, e la bici deve essere usata almeno una volta a settimana, affinché il liquido non si accumuli nel punto più basso, solidificando e vanificando, quindi, la sua azione riparatrice. La manutenzione è più sporca perché il lattice è appiccicoso e... sporca, appunto.
Problema relativo, quando della manutenzione se ne occupa il vostro meccanico; un po' meno, quando volete farlo voi.
Personalmente, ho da poco fatto montare i tubeless con gli air-liner e sono alquanto indeciso sul tenere o meno questa configurazione per sempre. Il mio negozio di bici è a un chilometro circa di distanza, quindi i problemi sono più psicologici che reali.
Tuttavia, credo che la strada più serena per chi non abbia meccanici nelle immediate vicinanze e faccia poche uscite mensili, sia quella della ruota classica, con una bella scorta di camere d'aria e gli attrezzi e la capacità di effettuare la sostituzione.