Assaggi di (non) formaggi – parte 1: al supermercato

Incuriosita dalle tante proposte di formaggi vegani che noto intorno a me, nelle ultime settimane ho deciso di provarne qualcuno e vedere che sapore hanno. Il formaggio è sempre stato uno dei miei cibi preferiti da onnivora e sono sempre stata disposta a provarne di nuovi!

Il primo che ho provato è stato della Valsoia, lo Spalmabile classico. Che nella mia mente chiamo la Soiadelphia, perché la consistenza è fatta per richiamare quella della Philadelphia. Ammetto che non è la prima volta che l'assaggio: l'avevo già provato un po' di tempo fa, forse un annetto, credo. Era tra le offerte del supermercato e l'ho preso senza avere chissà quali ispirazioni culinarie. Come tutti i generici della Philadelphia, pensavo di spalmarlo su un panino e bon.

Il primo assaggio l'ho fatto però senza pane, volevo sentirne il sapore e ammetto che non è stato amore a prima vista. Il profumo e la consistenza richiamavano molto la Phila, ma il sapore non era quello a cui ero abituata, neanche per i formaggi spalmabili del supermercato. È stato allora che ho ripreso in mano la scatola e notato che non era un prodotto fatto con il latte. Non era di certo il mio sapore preferito ma una volta spalmata su una fetta di pane e ricoperta di olive e affettato si lasciava mangiare!

Ho ricomprato questo spalmabile un paio di settimane fa e la mia impressione rimane sempre la stessa: ottima consistenza, buon profumo ma sapore così così. Devo essere sincera, però: il sapore della Philadelphia non è così buono da solo, secondo me, ma la densità e la morbidezza di questo formaggio sono le caratteristiche più importanti per me.

Insomma, non penso che ricomprerò lo Spalmabile classico Valsoia per mangiarlo dalla vaschetta con i cracker come faccio con l'hummus, ma da tenere in frigo per fare un paninetto al volo, perché no?

Dopo aver parlato così tanto di un formaggio che non è Philadelphia, passiamo alla Philadelphia vegetale! Che non sapevo neanche che esistesse, fino a quando non mi ci è caduto l'occhio sopra al banco frigo. Ovviamente l'ho subito acchiappato e portato a casa! Una piccola nota per i distrattoni come me: il packaging della Philadelphia vegetale ricorda quello della Philadelphia al salmone norvegese, occhio a quale pacchetto prendete!

Anche in questo caso, promossi a pieni voti su profumo e consistenza. La differenza nel sapore non è eccessiva ma è comunque percepibile. Secondo me la Phila classica ha un sapore leggermente più delicato rispetto a quella vegana, mentre lo spalmabile della Valsoia ha un sapore più deciso della Phila vegana. Sarà che sono tre formaggi a base di alimenti diversi, eh. La Philadelphia classica è fatta col latte, la Philadelphia vegana è a base di mandorle e avena e lo spalmabile Valsoia è a base di soia (chi l'avrebbe mai detto con un nome così).

Però, pure qui mi viene da dire: buona in un panino, la mangio volentieri.

Parlando di panini mi viene in mente uno dei miei pasti veloci preferiti: piadina con roba dentro®. E che cosa c'è di meglio di una piadina con formaggio vegano e affettato vegano? Okay, forse tante altre cose, ma lo ritengo comunque un pasto accettabile quando sono appena tornata a casa dal lavoro, sono le 9 passate e l'idea di accendere i fornelli e spadellare mi pare un incubo. Mi piace cucinare ma ci sono dei momenti in cui dico mi rifiuto categoricamente.

Quindi, cosa ne penso del formaggio affettato vegetale Vemondo British style? Che in casi di necessità può salvarmi le chiappette, quindi è sufficiente a placare la mia fame da lupi. Dall'aspetto sembrano fette di formaggio cheddar e se assaggiato da solo, tirandolo fuori dal pacchetto e basta, il sapore è scarso e la consistenza un po' gommosetta. Se scaldato all'interno di una piadina o di un toast, come dovrebbe essere mangiato, assume invece una consistenza migliore. Si scioglie ma rimane più compatto delle sottilette normali, quindi non va a colare da tutte le parti e sporcarmi la piastra. Il sapore però rimane un po' particolare. Sarà che è a base di olio di cocco, ma non è tra i miei preferiti.

La Vemondo produce anche il grattugiato vegano, che se non erro nei paesi anglofoni è venduto come “vegan pizza topping”. Siccome sono molto intelligente (e modesta!), nel momento in cui i miei occhi hanno incontrato questo pacchettino verde mi si è accesa immediatamente la lampadina: grattugiato veg + pizza veg alla bruschetta = pizza filante tutta Vemondo. Effettivamente devo dire che sparso sulla pizza prima di infornarla dà un tocco discretamente formaggioso. Non è la pizza filante che si vede nei film, però dà soddisfazione e il sapore non va a coprire quello degli altri ingredienti. Sconsiglierei di metterla sulla pasta o su altri alimenti, in forno va bene ma non so se può avere altre applicazioni altrettanto soddisfacenti.

Tirando le somme, posso dire di essere abbastanza soddisfatta di ciò che ho provato finora. Non ho trovato niente che mi facesse andare in visibilio, ma non sono neanche rimasta delusa. Tutti questi prodotti fanno esattamente ciò che pubblicizzano. Le sottilette non saranno mai un cibo gourmet e il formaggio grattuggiato ha usi a mio parere limitati, che sia fatto con il latte o meno.

Secondo me è importante parlare di questi prodotti che si trovano al supermercato, alla portata di (quasi) tutti. La prossima volta però vi parlerò di formaggi vegani un po' diversi, quelli prodotti artigianalmente. Appena finisco di assaggiarli vi do un giudizio ;)