Dogma 24, la mia decrescita felice dei videogiochi


Nel 1995, Lars von Trier e Thomas Vinterberg stilarono una serie di regole per riportare il cinema a una dimensione più rozza, essenziale. Una serie di regole contro lo strapotere degli AAA nel concetto popolare del cinema. Se pensiamo a un film, solitamente pensiamo a prodotti hollywoodiani realizzati bruciando, incessantemente, banconote da 100 dollari. Non so se si usi il termine AAA nel cinema, credo di no, ma lo trovo utile per il mio discorso.

Il movimento andò in malora nel giro di un decennio circa, con le regole progressivamente disattese e le limitazioni autoimposte che diventavano sempre meno limitanti per i progressi tecnologici sopraggiunti.

Non volendo essere da meno, voglio proporre qualcosa del genere, applicato ai videogiochi, ma miro più in alto: se Dogma 95 ci ha messo 10 anni per svanire, il mio Dogma 24 si estingue prima di produrre un solo frutto.
Ci pensavo già da tempo, ma il 2024, adesso, è l'anno in cui sto mettendo nero su bianco. Non ho un numero preciso di regole e potranno aggiungersene nel tempo.
Molte regole faranno storcere il naso ai videogiocatori veri e tradizionali; non essendolo più, mi posso permettere qualsiasi furia iconoclasta. I videogiochi mi hanno dato tanto, vorrei continuare a giocarci ma lo scollamento ormai è avvenuto. Siamo rimasti amici, insomma. Come sappiamo, il vero significato di rimanere amici è dividersi per sempre, buongiorno e buonasera al massimo.

Dogma 24

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