Farcry multiplayer in LAN
Far Cry, il primo episodio: anno 2004.
Cosa aveva di speciale, rispetto agli FPS della concorrenza? Non saprei, non ho ricordi così precisi della situazione all'epoca.
Forse la grafica, davvero di altissimo livello, e i requisti hardware, molto elevati impostando la qualità a livelli medio-alti.
Oppure, i panorami da paradiso tropicale, posti che gridano “vacanza” e, invece, ci si andava a sforacchiare.
Ed era quello che si faceva nella mia cerchia di amici. Ciascuno con la sua brava copiaARH! del gioco, da solo, a casa sua. Ma, meglio ancora: visto che loro avevano i portatili e io un soggiorno abbastanza grande, con uno switch disponibile, perché non giocarci in LAN? Era quel che facemmo, una volta riuscimmo pure a ospitare dal web un altro giocatore in una di quelle sessioni, col risultato di farci ammazzare tutti, ripetutamente.
Giocarci così era divertente, divertentissimo. Il gioco in multi era divertente di suo, ma giocarci con amici, nella stessa stanza, lo rendeva divertente al quadrato, al cubo. Coi motoscafi, gli alianti, le armi che ricordo soddisfacenti. E poi, prendersi in giro dal vivo, sbirciare le mosse a vicenda.
Cose divertentissime, che non possono essere replicate, se non in maniera sbiadita, nel multiplayer online che ha fagocitato tutto. I più giovani conoscono solo quello. Non conoscono la differenza tra una partita di FIFA, con gente più o meno conosciuta, e uno scontro mortale a ISS Pro, fianco a fianco, coi pad attaccati alla stessa console.
Tornando al gioco in singolo, più avanti (dopo 20 anni non credo sia il caso di badare agli spoiler, infatti non lo faccio), arrivavano i soliti alieni, la tecnologia, roba antichissima. Lo finii perché ormai ero lì e quegli erano gli anni in cui i videogiochi, come i libri, li finivo, anche quando la spinta si esauriva. Questa roba noiosa, però, ci interessava poco: impallinarsi ai tropici, tutti nella stessa stanza, era così divertente da oscurare tutto il resto.