Giornalisti: i veri nemici del popolo.

È uscito un articolo interessante sul populista a capo dell'India da 10 anni, Narendra Modi:

https://thediplomat.com/2024/05/narendra-modis-decade-without-press-conferences/

A quanto pare non gli piacciono le conferenze stampa, piuttosto meglio le interviste registrate, preparate accuratamente e senza domande a sorpresa.

Tra le varie dichiarazioni a cui i giornalisti badano bene a non controbattere, torna l'argomento che i mass media non servono più, sono superati ora che ci sono i social.

Questo è un aspetto che non abbiamo trattato nella nostra puntata sullo stato dell'informazione ( https://podcasters.spotify.com/pod/show/basse-aspettative/episodes/11--Linformazione--morta-e-anche-noi-non-ci-sentiamo-tanto-bene-e2itkgv ), ma si ritrova in tutta la retorica delle figure populiste che hanno preso il potere nel mondo negli ultimi anni.

Per esempio Bolsonaro, che i giornalisti li vorrebbe menare (i suoi supporter tralasciano il condizionale e li menano direttamente):

https://www.bbc.com/news/world-latin-america-53887902

Trump, che chiama i media “il nemico del popolo americano”:

https://www.nytimes.com/2017/02/17/business/trump-calls-the-news-media-the-enemy-of-the-people.html

Il nostro Berlusconi, che fece cacciare Biagi e Santoro:

https://en.wikipedia.org/wiki/Editto_Bulgaro

Meloni, contro cui scioperano i giornalisti RAI che la accusano apertamente di censura:

https://www.aljazeera.com/news/2024/5/6/journalists-at-italys-rai-strike-in-protest-at-melonis-government

I 5 Stelle, che hanno fatto la guerra ai media fin dall'inizio (anche se ora fanno finta di dimenticarsene):

https://www.cjr.org/analysis/italy-five-star-movement.php

Orban, che è finito nella lista di “predatori della libertà di stampa” di Reporter senza Frontiere:

https://www.politico.eu/article/reporters-without-borders-lists-hungarian-prime-minister-viktor-orban-press-freedom-predator-silencing-media-journalists-hungary/

Erdogan, che di giornalisti ne ha fatti arrestare (o scappare dalla Turchia) decine e decine:

https://www.reuters.com/world/middle-east/turkey-sentences-journalist-prison-ruling-that-she-insulted-erdogan-2022-03-11/

Tanti nomi, ma hanno tutti un amico in comune.

Un uomo la cui macchina propagandistica ha aiutato a salire al potere – o a mantenerlo – quasi tutti gli altri nomi che trovate elencati qui.

Uno che i giornalisti li ha bersagliati fin da quando è salito al potere, prima sbeffeggiandoli, poi incarcerandoli, poi facendoli ammazzare.

Vladimir Putin.

https://www.pbs.org/wgbh/frontline/article/russia-putin-press-freedom-independent-news/

https://www.newyorker.com/news/our-columnists/how-putin-criminalized-journalism-in-russia

Tutti i dittatori (o aspiranti tali) odiano la stampa libera.