fragole e sangue

Da due giorni la mia testa è fissa su quando accaduto a Satnam Singh il bracciante agricolo che è morto a Latina a seguito di un incidente sul lavoro, se vogliamo chiamarlo incidente... Un lavoratore agricolo, "regolarmente" in nero, perché lavorare senza tutele e senza diritti ormai è la regola, subisce un grave incidente, molto grave, non parliamo di un bella botta, o di un dito rotto, Singh perde un braccio tranciato da un macchinario per l'avvolgimento e taglio di fogli di nylon, cosa si fa davanti ad un incidente che ferisce un uomo in questo modo ? La risposta è solo una: "Il Possibile" e anche l'impossibile per cercare di aiutarlo, chiamare i soccorsi attivarsi in qualsiasi modo senza se e senza ma... Ma invece il quel di Latina a cosa si pensa ? Si pensa alle conseguenze di un lavoratore in nero infortunato nella propria azienda, e si agisce in questo modo, si carica un essere umano ferito a morte in un furgone, si mette l'arto dilaniato in una cassetta della frutta e il "tutto" si scarica davanti casa, curandosi di requisire il cellulare sia a lui che alla moglie, così da non correre il rischio di una sanzione, si decide di uccidere, di lasciar crepare un essere umano per cosa ? Per cosa ? Il titolare dell'azienda un certo Antonello Lovato di 37 anni decide, con la complicità di tutti quelli che in quel momento erano al suo cospetto e hanno partecipato a questo scempio, di scaricare il rifiuto ferito, l'indiano, il negro, lo schiavo per strada con quello che rimaneva del suo braccio... Renzo Lovato il padre di Antonello, anch'esso co-titolare dell'azienda dichiarerà al TG1 che è stata una leggerezza di Singh, che si è avvicinato troppo alla macchina... E bon! Questo è...

io mi chiedo solo come Antonello un uomo di 37 anni si possa collocare in questo mondo, ha figli ? Interessi ? Passioni, una moglie, una fidanzata ? Prova empatia per qualcosa, ha mai letto un libro, visto un film, una partita di calcio... Non lo so, come si possa scegliere di compiere un gesto come quello di abbandonare una persona gravemente ferita per strada, e farlo coscientemente, per evitare cosa ? Una sanzione ? Che per altro ti meriti tutta e lo sai ? Io posso comprendere la frustrazione malata di una persona che ne uccide un'altra per un motivo futilissimo in preda ad un'ira illogica, ci posso arrivare, ma atti di questo genere restano li, nell'archivio delle atrocità.

Ci raccontano come siano possibili olocausti e crimini atroci ed inimmaginabili, come ci siano uomini disposti a trucidare con serena lucidità altri uomini per il solo fatto di voler evitare una sanzione o smarcare un risultato su una lista di "cose da fare"

La colpa non è solo di Antonello Lovato e del suo adorabile papà, la colpa è anche nostra, che ci giriamo troppo spesso dall'altra parte, la colpa è del nostro atteggiamento da formiche pronte a farci depredare da quatto cavallette solo perché queste sanno ronzare forte... Sono oltre cinquemila i lavoratori a nero in quell'aria, che per mangiare qualcosa nutriti da un'effimera speranza di miglioramento vengo sfruttati, brutalizzati, schiavizzati dai vari "Antonello".

I lavoratori di cui sopra sono per quella zona oltre cinquemila, i negrieri che li sfruttano quanti sono ? Forse adesso è tempo che le amputazioni e i morti inizino ad essere redistribuiti, una sorta di nuova partecipazione agli utili delle imprese...

Non scrivo e non parlo di questo governo e dei sui genitori, nonni, trisavoli ed antenati che hanno tollerato e permesso tutto questo vigliaccamente, massacrando "pochi" per tenere buoni quelli che vanno a votare con le fragole a cinque euro al chilo, perché cosa succederebbe se ne costassero cinquanta ?