A sto giro, provoco io...

è di recente risoluzione un caso di cronaca nera agostiana, notizia che è partita promettente subito e poi man mano sempre più pigramente perso slancio su giornali, telegionarli e web, mi riferisco al caso di Sharon Verzeni, usccisa per strada di notte a Terno d'Isola comune in provincia di Bergamo tra il 29 e 30 luglio. Il caso sembrava promettente, una giovane donna usccisa nella notte, un convivente, un caso che sembrava emergere torbidamente da quella nuova incettabile mediocrità demonizzata ed osteggiata in maniera ideologica da una certa corrente di pensiero, la normale vita di una coppia dove con la parola "normale" si intende quanto di più sbagliato ci sia a questo mondo. Subito le speculazioni sul fidanzato ingnaro che la compagna uscisse la notte per passeggiare, in quanto da quanto emerso avrebbe voluto camminare per coadiuvare la dieta, i giornalisti quasi indispettiti dal fatto che con il passare delle ore e poi dei giorni il fidanzato, mediocre operaio figlio del patriarcato, non venisse promosso al livello di sospettato n° 1, di come gli elementi le deposizioni e le relative verifiche di investigazione scinetifica lo vedesso estraneo all'evento... Silenzio, salvo una slavata e svogliata passata di tanto in tanto sui telegiornali, qualche collegamento con la famiglia, ricordo un patetico intervento del padre di Sharon, da casa propria senza nemmeno una maglietta addosso... I giornalisti al lavoro nel ridicolizzare persone di provincia che qualcosa da nascondere di morboso lo hanno sicuro. Poi, ad un certo punto la botta di vita, la vicina di casa, non meglio indentificata, che propone una presunta crisi tra i due findanzati, ed ecco il ritorno di fiamma prendere vita, ci sono speranze per il demone del patriarcato sin li invocato ma non ancora pervenuto... Ed invece no, è solo la voglia di apparire di una vicina di provincia, che magari imboccata, non lo sapremo mai, ha trovato cinque minuti di inutile celebrità. Poi la svolta, l'uomo in bicicletta allontanatosi dal luogo del delitto e intercettato dalle telecamere in zona, e vai è un uomo, un amante, un maniaco, un pazzo ? Si! lo è, ma !? errato Accidenti... Il profile è sbagliato, è un ragazzo immigrato con il sogno di diventare cantante che abbiamo abbracciato ed amato a X-Factor, "nuoooooo" e adesso ? Come facciamo ? "Figlio sano del patriarcato ?" No, non ce la possiamo spendere... "Ehhh si!" mi sa che a sto giro non ce la possiamo spendere... Perché se non ci speculiamo noi, ci speculano i fascioni della Lega o di FDI con il "negro" impazzito... E allore che si fa ? Niente si soprassede nel silenzio generale, ed invece ci sarebbe tanto da dire su quanto è malata questa società che arriva ad esasperare un comportamento come quello di Moussa Sangare che divorato da chi sa quale disperazione d'anima, esce nella notte con in testa un delirante desiderio di morte, nessuno si accorge di nessuno, perché siamo maschere, dietro la maschera del ragazzo immigrato che vuole fare il cantante c'era qualcosa di più, che nessuno, nessuno ha visto, perché nesusno si è mai preso la briga di guardarci. Forse non si sarebbe visto nulla o forse si, non possiamo saperlo. Sappiamo che Sharon e le sue camminate innocenti per un sogno piccolo di dimagrire un po' non ci sono più, uccise di un sogno grande bello fiabesco di un "matto" di fare il cantante che ci hanno venduto tra uno spot della pasta e quello di un'auto elettrica. La nostra società vive un brutto momento, perché è una società che non si occupa delle persone, del loro malessere, la cosa più grave è che le risorse per farlo oggi ci sono, ma curare le persone è un investimento che generalmente non arricchisce di soldi nessuno, ed ogni altra forma di ricchezza oggi è considerata spazzatura.