biscotti velenosi
mi chiedo se la regina di Argyll descritta come un anello di congiunzione tra l'umano ed il divino possa avere e rivendicare i peli, si perché nel popolare brano di Andy M. Stewart membro della band Silly Wizard viene elogiato lo status di bellezza e grazia di una donna, una donna potente ed unica nel suo genere. Ispirazione probabilmente per l'utente "biscotto ai mirtilli", ispirazione certo ma non rappresentazione... Questo personaggio da migliaia di follower per lo più maschi, spiegheremo di seguito perché il genere dei follower è importante, e dai pochi like rispetto ai contenuti condivisi, è una sorta di "femminista", non me ne vogliano le attiviste e le intellettuali che si battono per davvero per quelle che sono ancora pieghe reali e penose nei diritti ostacolati per le donne, il nostro biscotto ai mirtilli, dicevamo, è tutt'altro che dolce, ed è tutt'altro che onesta nella difesa dei diritti, chi sa se le hanno spiegato che anche Andy l'autorE del testo che le piace tanto è un maschio, anche lui colpevole di stupro, omicidio ed altre indicibili azioni che quotidianamente vengono messe in atto da TUTTI gli uomini, particolarmente se maschi, bianchi ed eterosessuali, nei confronti delle donne, il biscottino ai mirtilli avvelenato risponderà che le statistiche e i media ce lo raccontano ogni giorno, che ogni giorno ci sono donne ammazzate dagli uomini e tanto basta perché tutti gli uomini siano complici, carnefici, rei dei cirmini a loro (tutti) ascritti, la regina di Argyll giudice in cielo ed in terra emette la sua sentenza definitiva. Non accetta osservazioni di alcun genere e porta in dote violenze subite in passato da maschi prevaricatori, verbalmente e fisicamente agressivi, odia de facto chi con la violenza non ha mai avuto a che fare, statisticamente i più, ma in questo caso le statistiche non le importano più. Non sa, per impreparazione o per capsiosità che le statistiche si devono leggere con più "livelli" di profondità e che soprattutto in quelle che riguardano temi sociali questa profondità è un fattore difficile da inquadrare e da interpretare, densa di elementi spesso mutevoli e interpretabili nel contesto. La regina biscotto dà agli aguzzini del suo immaginario diritto di replica circoscritto, non è possibile rispondere "non tutti..." nemmeno pianficare una situazione nei suoi dettagli, lei ha la verità ma non te ne fa dono, ti lascia nel tuo personale oblio di crudele benevolenza e consapevolezza del fatto che le cose, "ahime!" sono più complicate di come sembrano, quasi sempre. Quando gli argomenti del boscottino vengono a mancare maledice la tua natura si rammarica per le persone che hai vicino e come un biscotto si scioglie nel latte caldo, so che il latte caldo la urterà in quanto vegana, ma nel momento non mi vengono altri paragoni, chiude la porta, blocca il tuo utente e continua il suo esistere di post deliranti, tra scarpette da danza irlandese ordinate su internet e foto che la ritraggono vestita da lolita nell sala d'attesa della "psyke". Le righe sopra sono quanto meno astiose ed acide, ma meritate per una persona che è arrivata a sostenere, parlando a nome di tutte le donne di non sopportare l'apprensione di mariti, padri, fratelli e fidanzati quanto questi si preoccupano per le congiunte, in quanto questo sentimento di preoccupazione sarebbe derivato da un senso di possesso ancor prima dell'amore per il prossimo vicino. Questa regina si crogiola in un presunto credito maturato nei confronti del mondo per il solo fatti di esser femmina, senza comprendere fino in fondo che al mondo "ahime!" frega davvero poco o nulla. Nelle discussioni antecedenti alla sua definitiva chiusura con un blocco ed un comportamento non proprio corretto che ha visto la cancellazione di interi thread dove io mai mi sono permesso di insultarla, mi permetto ora di radicalizzare quello che posso dire nel mio spazio che è mio e sacrosanto, una mentecatta da centodieci e lode, una minus habens che non ha capito nulla di se stessa ma pretende di far comprendere il mondo agli altri, nello stesso istante in cui questi altri vengono esclusi a priori dal mondo piccolo dei suoi interlocutori, che sono, restano e resteranno sempe prossimi allo zero come il feedback ai suoi deliri. Vive nella paura e nel terrore e questo alla fine mi spiace anche se tutto sommato, beh son cazzi suoi...