M il figlio del secolo...
forse zio Benito potrebbe essere considerato la madre del secolo considerato tutti i figli di puttana che abbiamo in giro... (Bah!) Al di là di questa battutona da bar, volevo prendere un attimo per buttare li due considerazioni sulla tanto (?) discussa serie M Il figlio del secolo, una serie in onda sui canali Sky ma non solo su quelli che reinventa, rivista e (ri)propone una nuova versione di Benito Mussolini, la serie inizia con Mussolini non più direttore del giornale socialista Avanti e si sviluppa nella carriera politica che lo porterà, passando per tutte le peculiarità dell'escursus fascista, sino alla presidenza del consiglio, l'omicidio su commissione di Giacomo Matteotti. Non nego di essermi aprocciato alla visione di questa serie con un certo pregiudizio, ovviamente politico, ma nel caso di specie legato all'opportunità di una simile produzione, in un certo senso, proprio perché il problema fascista in questo paese è tutt'oggi lontano dall'essere risolto la questione di una pubblicazione di una fiction sul genere può essere cotroversa. Inutile negare che toccare l'argomento Benito Mussolini comporta e comporterà sempre una reazione radicale e meno da parte di qualcuno. La serie nello specifico, è originale, e mi piace definirla divertente nella sua espressione artistica, recitata magistralmente dall'ottimo Marinelli, ma anche da tutto il resto del cast, la straordinaria Barbara Chichiarelli nel ruolo della Sarfatti la prima e storica amante di Benito Mussolini, tutto funziona in una rappresentazione Pop di personaggio che gravitano intorno ad un Mussolini in ascesa e pronto a tutto per il potere, Luca Marinelli è bravissio ad mostrare plasticamente il cattivo protagonista, in una sorta di rivisitazione novecentesca di un joker ante litteram, comprendo che l'iperbole potrebbe risultare curiose tuttavia mi pare pertinente, si può anche sorridere a tratti della meschina malvagità del rampante duce. Si finisce per sorridere, spesso amaramente, delle prodezze e della capriole del novello Benito, impettito in abiti eleganti che lo raccontano al meglio ma non lo rappresentano, un mix di modi e fatti che, a mio avviso, circoscrive e racconta con una buona approssimazione le volte mentali, oltre che quelle futuriste, de Mussolini in crescita, un pavido, cinico, spregiudicato carrierista della politica, il conflitto con un D'Annunzio che incarna quella purezza degli inizi della filosofia fascista, quella purezza che man mano viene sporcata dalle azioni spregevoli, dalla sua naturale crescita. La serie "M Il figlio di secolo" ha, secondo me, ha trovato una chiave valida per rappresentare il figlio del secolo ancora non risolto. Forse anche con la possibilità di buttar giù un contributo, non so quanto grande, a risolverlo.