C'è qualcuno che si diverte alle vostre spalle
Salì fino in cima al monte, sfruttando tutte le sue capacità per arrampicarsi, facendo attenzione a dove mettere i piedi. Era in cima, ce l’aveva fatta. Mentre osservava il paesaggio sotto di sé ripensò all’inizio, quando era ancora a valle, quando era solo uno dei tanti che camminava a casaccio senza uno scopo. E ora – pensò – guardatemi cavolo, sono in cima, ce l’ho fatta! Ho superato le aspettative di tutti e ho raggiunto il mio scopo! Si guardò intorno, vide solo qualche sparuto ciuffo d’erba, un paio di massi ricoperti di muschi e una panchina con una targhetta placcata d’oro su di un lato. Avvicinandosi lentamente alla panchina sentì una leggera brezza accarezzargli la faccia e le braccia; era una bella giornata di fine primavera, una di quelle che ti puoi godere a pieno solo quando te ne stai fermo a non fare niente. Osservò la panchina da vicino, era piuttosto vecchia e sembrava che se qualcuno ci si fosse seduto sarebbe sicuramente caduta a pezzi.Ma la parte interessante era la targhetta d’oro, così si avvicinò al lato destro della panchina. La targhetta aveva incise le parole “Mi spiace, ritenta”. Mentre si stava dirigendo di nuovo verso il dirupo che dava sul panorama, il vento cominciò ad alzarsi, il Sole scomparve dietro cupe e pesanti nuvole color plumbeo e la temperatura scese istantaneamente. Voltandosi di scatto notò che la panchina era scomparsa, al suo posto era comparsa una grossa freccia gialla che puntava verso di lui. Girandosi verso valle, avvertì una spinta da dietro che lo fece precipitare giù per il dirupo. Mentre precipitava verso la grigia montagna rocciosa echeggiò un suono che pressappoco assomigliava a “Sarai più fortunato”.
Originally wrote in 2014-03-11T23:40:00.000+01:00