Hello world
Correva l'anno...
Come mio solito, la prendo alla lontana con un aneddoto personale. Alla fine dell'orale di maturità, la commissione mi chiese cosa volessi fare da grande: erano già due anni che puntavo a diventare insegnante, ma allora avevo le energie e la curiosità di divorare un sacco di settimanali (in casa giravano «Internazionale», «Sette», «Venerdì di Repubblica», talvolta anche «L'Espresso»), quindi così di pancia risposi “Voglio fare il giornalista di pezzi d'opinione! Di cronaca sul campo no, non voglio rischiare la pelle!”. Per contestualizzare, nel mio immaginario due passaggi cruciali sono stati il caso Giuliana Sgrena e il caso Giulio Regeni.
Oggi
- Faccio effettivamente l'insegnante.
- Leggo molta meno stampa cartacea e vorrei ricominciare.
- Continuo a non rischiare mai la pelle, perché le volte che la celere carica contro le mie amicizie io sono sempre altrove.
- Ho deciso di provarci, a fare il giornalista d'opinione indipendente. Ma visto che sono nato troppo tardi per entrare in Indymedia Italia, mi accontento di scrivere qui su Log le mie riflessioni sui massimi sistemi.
Cosa troverete qui
Riflessioni lunghe che meritano un respiro più ampio delle mie raffiche da 3-4 toot su Mastodon. Riflessioni lunghe che inevitabilmente mescoleranno assieme tutti i miei campi di interesse, perché io cerco sempre la sintesi e l'intercomunicazione fra ambiti, anche quando è una gran fatica per il mio cervello storto. Soprattutto, spero di offrire interrogativi e ipotesi di lavoro, anziché sentenze tagliate con l'accetta. Voglio dire, sono un autistico umanista, finocchio e libertario, non un autistico STEM, cisetero e centrista, per Giove!