Non sei come sei
Premessa: il libro “Sei come sei” di Melania Mazzucco non l'ho letto e non ho intenzione di leggerlo, il tempo è troppo poco e troppo prezioso per sprecarlo su quelle pagine. Ok, per scriverne forse dovrei prima averlo letto ma il punto è proprio questo, non intendo parlare di questo libro.
Intendo parlare di libri, in generale.
Ho sempre pensato che il programma di letteratura delle superiori dovesse essere svecchiato, io ho fatto il liceo scientifico 30 anni fa ed onestamente Manzoni non lo sopportavo già allora: troppo cattolico, troppo adagiato sullo stato delle cose e troppo mainstream come si direbbe adesso. Quindi ben venga un maggiore spazio agli autori del '900 italiano, allora trascurati o appena accennati. E spazio anche agli autori contemporanei perché è giusto che gli studenti di oggi imparino a confrontarsi anche con il presente e non solo con il passato (comunque il primo è profondamente legato al secondo).
Ora la mia domanda è molto semplice
Possibile che con tutti gli autori italiani che meritano spazio da inizio '900 fino ai giorni nostri una moderna professoressa del liceo debba consigliare a mia figlia di 14 anni di leggere un libro che contiene codesto passaggio:
“Un pomeriggio, quando dopo la partita indugiò nello spogliatoio e si ritrovò solo con lui, Giose decise di agire – indifferente alle conseguenze. Si inginocchiò, fingendo di cercare l'accappatoio nel borsone, e poi con un guizzo fulmineo, con una disinvoltura di cui non si immaginava capace, ficcò la testa fra le gambe di Mariani e si infilò il suo uccello in bocca. Aveva un odore penetrante di urina, e un sapore dolce. Invece di dargli un pugno in testa, Mariani lasciò fare. Giose lo inghiottì fino all'ultima goccia e sentì il suo sapore in gola per giorni. Il fatto si ripeté altre due volte, innalzandolo a livelli di beatitudine inaudita.”
E purtroppo non è solo un passaggio, il tenore del romanzo sembra (perché non l'ho letto e me ne vanto se non si è capito) proprio questo.
Lo so, i social e le serie tv sono già piene di sesso, nulla di nuovo che i nostri figli non sappiano già, nulla di cui scandalizzarsi, ma la domanda ha ancora senso: una professoressa dovrebbe proporre qualcosa di diverso da quello che viene mostrato nei reality show, nelle serie tv e nei tiktok altrimenti diamo la scuola in mano ai padroni di internet ed a Netflix e risparmiamo sullo stipendio dei docenti.
Ma la cosa che mi fa più arrabbiare è che capirei la scelta se il panorama letterario italiano fosse povero, in tal caso potrei dire santo cielo cos'altro poteva scegliere la nostra povera professoressa, non ci sono più libri validi!
Invece i libri validi ci sono e sono anche tanti ma forse l'insegnante in questione non conosce il panorama letterario italiano e preferisce affibiare a mia figlia ed ai suoi compagni una storia di pompini, di gay che pensano solo a scopare (poi non lamentiamoci di discriminazioni e bullismo se la scuola fa passare questi messaggi) e di una redenzione che più finta ed inconsistente non potrebbe essere (ma il libro non l'ho letto e non intendo leggerlo).