PER UN 2024 SOVVERSIVO: RIPRENDIAMOCI TUTTO

Sono stanco del content.

E forse anche il content è stanco, a ben pensarci.

Sono dieci anni che faccio il “content creator”, tra Twitch, YouTube e un altro paio di piattaforme ormai defunte. Insieme ai miei soci ho prodotto migliaia di ore di trasmissioni in diretta sui temi che mi appassionano: i videogiochi, la musica, la tecnologia, la politica. Questo percorso mi ha dato grandi soddisfazioni, inutile negarlo. Mi ha fatto conoscere persone incredibili e ha gettato le basi di una comunità affiatata e solidale, che spesso, negli ultimi anni, mi ha fatto sentire meno solo. A scanso di equivoci e al netto delle critiche che sto per muovere, rifarei tutto.

Detto questo, la vita da streamer si è rivelata anche una catena.

Le piattaforme commerciali che popoliamo, da Instagram a Twitch, si nutrono di “content”, ossia del contenuto che allestisce la vetrina, attira lo sguardo dei passanti e permette di vendere spazi pubblicitari. Per questo deve essere costantemente rinnovato, aggiornato, svecchiato. Chi vuole rimanere rilevante deve produrlo con costanza, possibilmente a intervalli regolari, cavalcando le onde dell'algoritmo per rimanere nelle sue grazie.

Il content è un severo maestro. Non ci sono vacanze, malattie, festività.

La competizione è spietata, perché la guerra per le briciole di visibilità ci mette le une contro gli altri. Anche chi vince, sotto sotto, perde.

Ed è così che ciò che nasceva come svago diventa fonte di ansia e stress. La produzione costante è logorante, anche perché l'accelerazione delle piattaforme fa sì che i ritmi siano sempre più intensi e serrati.

So di non essere solo, se dico di essere stanco. Questo sistema di produzione non è sostenibile, né per noi, né per la nostra creatività. Vedo una sproporzione immane tra ciò che diamo alle piattaforme e ciò che riceviamo in cambio. Sento che la frusta dell'iperproduttività sta limitando i nostri orizzonti, spingendoci a produrre contenuti effimeri invece che opere pensate per durare.

Penso che sia il momento di rimettere tutto in discussione.

Sì, ma come? Ho un piano concreto, al quale dedicherò tutto il 2024. Lo metterò in atto, lo documenterò e vi racconterò l'esperienza. Smetterò di essere una vending machine del content e farò un passo verso il passato, perché sono convinto che il futuro non sia nella direzione in cui stiamo andando adesso.

Nel 2024, Tele Kenobit sarà la mia bottega rinascimentale. Sarà piccola, ma sarà mia. Da un lato sarà un progetto artistico, dall'altro sarà un'opera di esplorazione e divulgazione lunga un anno.

Nei prossimi giorni vi racconterò esattamente cosa intendo.

Sono emozionato. Mandatemi le vostre energie!

(E se volete iscrivetevi alla mia mailing list, rigorosamente autogestita e autohostata, dove terrò le fila del progetto!)