ARRIVANO I SOCIALINI
Questo post è copiato dalla Settimana Sovversiva, la mia newsletter. Lo pubblico anche qui per diffonderlo più comodamente sul Fediverso.
Oggi lanciamo un progetto al quale tengo moltissimo, frutto di mesi di pensieri e lavoro. Parlo al plurale perché siamo un collettivo, nato con la consapevolezza che l’obiettivo è ambizioso e lo raggiungeremo solo lottando insieme, come gruppo, e che dobbiamo strutturarci in modo che chiunque possa decidere di unirsi a noi. Ma non divaghiamo.
Vi presento Socialini.it.
Il progetto dei Socialini nasce da una domanda scomoda. Come facciamo a preparare le nuove generazioni alla vita su Internet? Che opzioni ci sono se abbiamo un figlio o una figlia di 6 anni? Allo stato attuale, ci troviamo davanti a una scelta che mi sembra perdente a prescindere.
Possiamo:
- Darlǝ accesso subito accesso a Internet. Per quanto possiamo impegnarci e cercare di essere presenti, non avremo mai modo di proteggerlǝ dai meccanismi predatori delle grandi piattaforme, ai quali lǝ bambinǝ sono ancor più vulnerabili, e dagli altri ovvi pericoli derivanti dalla presenza di sconociuti e contenuti problematici;
- Non darlǝ accesso a Internet e aspettare che sia più grande. Stiamo solo rinviando il problema, per giunta a un momento dell’esistenza in cui siamo particolarmente fragili. Se aspettiamo i 12 anni, per dirne una, arriverà sui social completamente privǝ degli strumenti per difendersi, magari in un momento cruciale della ricerca della sua identità, nel quale la cultura dell’immagine di Instagram e affini può arrecare danni devastanti. Ricordiamo che su TikTok sono stati proposti allǝ adolescenti account che promuovono l’uso dell’Ozempic, un farmaco antidiabete, come strumento per dimagrire. Metà del business dei social commerciali è dirci che siamo sbagliatǝ per poi venderci la soluzione sotto forma di prodotto.
La situazione, purtroppo, è chiara. La scuola non prepara alla vita su Internet. Non ne racconta la storia, i meccanismi e i pericoli. Di fatto, non ci insegna a gestire una parte gigantesca delle nostre vite. Scherzosamente, dico sempre che è un po’ come se non ci insegnasse l’algebra.
Lo stato ha fallito. La scuola è piena di insegnanti che fanno un lavoro cruciale, forse il più importante di tutta la società, ma non hanno gli strumenti e le risorse per avviare un percorso didattico sulla rete. Tutto è delegato alle famiglie, che nella stragrande maggioranza dei casi non hanno le competenze necessarie per insegnare la consapevolezza dei mezzi informatici. E, sottolineo, non ne hanno colpa.
Cosa succede quando lo stato lascia un vuoto problematico e non soddisfa un’esigenza chiave del popolo? Si materializza una grande occasione di organizzarsi dal basso e di mettere in atto le pratiche del mutuo soccorso, riaffermandone il valore e la necessità. Possiamo avere un ruolo attivo, riprenderci un po’ di potere e ridistribuirlo in maniera orizzontale.
Ed ecco, quindi, che nascono i Socialini. Cosa sono?
Un Socialino è un server Mastodon, un piccolo social network con tutte le funzioni del caso: condivisione di foto, frasi, link. Fa parte del Fediverso, ma in un modo speciale. Parliamo sempre di Fediverso per la sua possibilità di unire tutto il mondo online in una grande federazione, ma quasi mai di come possa fare l’opposto: creare un’isola indipendente, completamente separata dal resto di Internet. Sicura, privata, protetta.
Il Socialino, dunque, è un social network giocattolo, per imparare a vivere e conoscere Internet, ma in un contesto realmente sicuro, dove i meccanismi tossici dei social commerciali non possono attecchire.
Il Socialino è il vostro social di famiglia e ha una tripla funzione pedagogica.
- Per i genitori. I genitori riceveranno da noi le chiavi del loro server e una breve spiegazione su come usarlo. Saranno lǝ admin, di fatto. La gestione di un Socialino è semplicissima e non richiede competenze informatiche avanzate, ma al tempo stesso vi permetterà di capire perfettamente i meccanismi della Federazione e di Internet. Vi restituirà la complessità di cui Meta e soci vi hanno privato;
- Per lǝ bambinǝ. Il gioco è il nostro strumento per capire il mondo e imparare a vivere. È normale che lǝ bambinǝ, crescendo in un mondo così connesso, vogliano giocare a condividere i loro pensieri o i loro disegni su Internet. Nel Socialino di famiglia potranno farlo in totale sicurezza, perché sul server saranno presenti solo i genitori ed eventuali amici di famiglia (chiunque venga approvato dallǝ admin, ossia i genitori). Giocando, potranno capire i meccanismi di Internet, ma su una piattaforma che non è progettata per rubare il loro tempo e la loro attenzione;
- Per la terza età. Anche nonne e nonni hanno bisogno di sviluppare un rapporto più consapevole con la tecnologia. Facebook è un letamaio che lǝ espone a truffe e contenuti avvilenti (ultimamente generati in gran parte dall’IA), del resto. Nel Socialino di famiglia potranno interagire con lǝ nipoti, commentare, raccontare, il tutto usando software libero e imparando a usare uno strumento che non è progettato per turlupinarlǝ.
Abbiamo già fatto dei primi test con un paio di famiglie e possiamo dire che il concept funziona. Ora, dunque, siamo prontǝ a partire con la prima fase ufficiale del progetto: trovare 10 famiglie che vogliono un Socialino, per stringere i bulloni del progetto e rodarlo su scala più ampia. L’idea è di definire le pratiche, scrivere guide e documenti e attirare altrǝ alleatǝ, su tutti i fronti, per poter in futuro creare altri 10, 100, 1000 Socialini.
Se vorreste essere una di quelle 10 famiglie, scrivete a ciao@socialini.it e diteci in due righe chi siete e perché vi farebbe piacere partecipare. In questa fase, per motivi prettamente numerici, dovremo fare una selezione, nella quale cercheremo di privilegiare la varietà, alla ricerca delle tante forme diverse che una famiglia può assumere.
Il progetto è totalmente no profit e lo sarà sempre. Socialini non è un business, ma un progetto di mutuo soccorso volto alla creazione di saperi e competenze digitali per il presente e il futuro. Ogni Socialino ha un costo di mantenimento di circa 3 euro al mese, che in questa fase assorbiremo noi (o ci finanzieremo con un concerto o un giro di donazioni). Tutto il lavoro svolto è volontario e gratuito. Un domani, quando il progetto sarà avviato, l’unico costo per le famiglie sarà quello mensile del server, che puntiamo a ridurre ulteriormente, magari trovando uno spazio per tenere delle macchine. Ma non bruciamo le tappe...
Parte del progetto sarà anche la Piazzetta, un’istanza Mastodon a parte dove raccoglieremo contenuti fidati, sempre open e senza pubblicità, per chi vorrà del materiale per arricchire il suo Socialino. Ne parleremo nel dettaglio nei mesi a venire.
Sono sinceramente emozionato di svelare questo progetto. Ci abbiamo messo il cuore (io, FDA, Morloi e Kzk) e qualcosa mi dice che questa idea bizzarra potrà realmente cambiare qualcosa in positivo. Ho tanta voglia di parlarne e di confrontarmi, quindi non esitate a scrivermi, rispondendo al nostro piccione viaggiatore.
Riprendiamoci Internet.