Ken il guerriero, Street Fighter 2 e la necessità delle cose inutili
Ken il guerriero, l'uomo di Hokuto, torna sempre. Non se ne è mai andato, probabilmente, comunque parto da Goldrake.
Ho visto Goldrake su Rete 2, ma ero troppo piccolo e non ho ricordi sufficienti a ricavarne un qualsiasi accenno di analisi. Quando è arrivato Ken il guerriero, Hokuto no Ken, ero grande abbastanza e quei ricordi sono ancora tutti qui. Penso sia uno delle pietre miliari della storia dell'animazione giapponese in Italia, non solo per il titolo in sè, ma per un impatto che definirei totalizzante. C'erano stati i robottoni, ma erano tanti e dividevano il pubblico, anche solo tra titoli nagaiani e non. Ken il guerriero, invece, era uno solo pur nella sua divisione interna in due serie.
Breve digressione sulla seconda serie. Le parole che si sentivano più spesso: “non mi piace, doveva finire a Raoul, i personaggi sono strani, si sono messi a fare le palle di fuoco. Tutte balle, la si continuava a guardare con la stessa avidità, chiusa la digressione.
Si poteva parteggiare per questo o quel personaggio, buono o cattivo era indifferente, il catalogo era micidiale. Si ragionava sempre all'interno di Ken il guerriero, però. Qualcuno, nelle reti locali di tutta Italia, deve aver fiutato il sentore e così, a diverse latitudini, siamo finiti con tre messe in onda quotidiane, chiaramente sfalsate tra loro e, spesso, di parecchio. Mossa azzeccatissima, perché c'era una specie di necessità di Ken il guerriero, c'era da guardarne le puntate e commentarle a scuola, prima della campanella, in sala giochi, per strada. Commentare tutto, anche se Raoul era vivo la mattina, morto il pomeriggio e impegnato con Fudo la sera. Non ce ne importava nulla dello spoiler (cos'era?), della ripetizione, della cronologia impazzita. Volevamo Ken ed eccocelo, prima, dopo e durante i pasti.
Qualche anno dopo, arriva Street Fighter 2, stavolta il mezzo è il videogioco e gli schermi sono quelli della sala giochi, l'impatto culturale e sociale è il medesimo. Anche stavolta, qualcuno se ne accorge, più facilmente perché bastava guardare le code infinite. I cabinati di SF2 si moltiplicano, le schede originali non bastano, i gestori fanno quel che possono e arrivano bootleg, rainbow edition, la gente vuole, deve giocarci ora e subito. Mai visto nulla del genere, prima o dopo, anche sette cabinati dello stesso gioco nella stessa sala.
Ken il guerriero, Street Fighter 2 sono cose superflue (inutili, direbbero gli altri, gli esterni). Come tante altre, come la maggior parte delle cose. Difficilmente sarà morto qualcuno per una grave carenza di Hokuto o per una prolungata astinenza dall'hadoken. Le cose inutili, però, sono quelle che ci aiutano a rendere sopportabile la vita.