Prima o poi, qualcuno ci chiederà di aprire un barattolo recalcitrante


O di svitare qualcosa di ostinato in genere, ma nella realtà domestica il barattolo è il caso più comune.

Solitamente, si tratta di conserve, sottoli e sottaceti industriali, coi tappi avvitati da macchine che compensano la mancanza di cuore con una forza esuberante; solitamente, a occuparsene è la persona più forte in casa: statisticamente e per comodità, facciamo che sia il padre di famiglia. Questo padre che, sicuramente, agli occhi dei figli è pure l'essere umano più forte del mondo. È l'ultima risorsa, quando tutti gli altri muscoli in casa hanno fallito, ma il tempo passa. Eccome se passa. vola.

Prima o poi, la persona più forte della famiglia e, di conseguenza, del mondo, vi chiederà di aprire quel barattolo. E quel barattolo, che per tutti gli altri sembra un corpo unico, alla fine lo aprite e con uno sforzo relativamente leggero. “Tutto qui?”

Sono arrivato a questo punto di svolta ormai parecchi anni fa, ormai un numero a due cifre. La sensazione fu galvanizzante: il testimone era stato passato, ero il re della foresta, il più forte in quel microcosmo che è la casa. Era solo l'euforia iniziale, trasformatasi ben presto in tristezza, giusto il tempo di rendersi davvero conto della situazione.

Era iniziato il declino di quello che, nel bene e nel male, era il punto di riferimento. La persona che per anni si era presa cura di me, sempre nel bene e nel male, da quel momento in poi avrebbe avuto bisogno di qualcuno che se ne prendesse cura. Magari si fosse trattato, da lì in poi, solo di aprire barattoli. Quando mi son sentito dire “aiutami ad alzarmi dalla sedia, non ce la faccio, voglio andare a riposarmi un poco”, ho capito che anche io stavo iniziando a morire.

Faccio volontariato in un posto, nonostante la mia età sono tra i più giovani del gruppo. Mi chiedono di avvitare e svitare cose, operazioni che loro fanno con le pinze, a me bastano ancora solo le mani; quell'irrigatore, che per loro è a fine corsa, nelle mie mani fa ancora una decina di giri. Quando mi è (ri)capitato la prima volta, però, non ho provato nessuna euforia, nessun brivido di forza. Mi sono solo intristito e ho fatto in modo che non se ne accorgesse nessuno.