Ma perché
Ma come si potrebbe mettere fine a tanta devastazione? Ormai è chiaro un progetto di genocidio devastazione totale. Ma a chi spetterebbe mettere uno stop a Israele che si sente svincolato da qualunque decisione sovranazionale? Chi può fermare la barbarie? Altra barbarie? Altra morte. Che tristezza immensa al pensiero dei tanti bambini senza un futuro di pace. Bambini che cresceranno con un pensiero angosciante di paura, di sofferenza. Chi vive la guerra poi “muore” dentro in vita
Luigi
Gli angoli
Ad un angolo, vicino a Piazza Stesicoro, centralissima a Catania, da anni un signore vende piantine di tillandsia appoggiate su una pietra comunemente chiamata “rosa del deserto”. Anche quest’anno, come ormai da anni con la sua microscopica postazione con le piantine che sembrano quelle di sempre.
Mi è tornato in mente questa mattina ripensando a volti che si incrociano e non si ricordano, al correre quotidiano, alla banalità dello starnazzare di tanti di noi. Lui è sempre lì, non so come possa campare con quel commercio ma di sicuro ha una bella abbronzatura.
Luigi
1/3/24
Scopro di giorno in giorno
un Mastodon sempre più intimista, anche malinconico
se non addirittura triste.
C’è un denominatore comune:
una gran voglia di raccontarsi,
di “dire” il cuore.
Operazione difficile ma bella e sana. Navighiamo in una melassa
di ipocrisie,
di piccole e grandi falsità.
Scatta la rivalsa del mostrarsi, dentro l’anima,
un po’ come certi selfie
quando permettono di capire dentro.
Qui ci sono nick che nascondono sentimenti alti.
Luigi
Ho scritto questa cosa un po’ di getto. Resto sempre dell’idea che solo il dibattito possa portare a crescere:
Siamo appena sotto zero, pare poca umidità. Questa notte ho sognato messaggi cifrati. Radio Londra senza gli Stuka della Luftwaffe, per fortuna. A casa, da piccolo sentivo le storie di un caccia tedesco che passava più o meno quotidianamente e sparava qua e là. I miei lo detestavano a distanza di anni. I miei erano “liberali” mica democristiani, ma mai e poi mai vicino alle sinistre. Tuttavia il loro primo odio era contro i fascisti, avrebbero vissuto male oggi.
Ho bisogno di novità nel Fediverso leggo non pochi piagnistei, ecco questo potrebbe essere una cifra a misura della qualità della comunicazione. C’è poca proposta costruttiva. Riprendo un discorso: se non si incita al cambiamento, in qualsiasi direzione se si vuole, a cosa serve uno spazio di comunicazione libero? Per parlarsi addosso? Per piangersi addosso. Certo non riguarda la totalità dei post ma purtroppo non sono pochi quelli che assecondano un vittimismo individualista.
La diffusione del mezzo giocherebbe a favore della crescita costruttiva. Vedremo,
Buon pistolotto a tuttə.
Luigi
Altri mondi
Non ho vissuto una piccola sconfitta con Fedora in questo momento in cui sto cercando di conoscere il mondo Linux. Oggi riproverò con calma a leggere. Mi dispiace perché ho intuito di esserci arrivato vicino.
Intanto questo mio smanettare mi permette di:
– vedere altre offerte del mondo Linux
– iniziare a ricordare alcuni comandi
– perdere le ansie iniziali
– sperimentare nuovi ambienti
Ma soprattutto:
– ritrovare una passione che credevo di aver perso del tutto
– studiare, cosa difficile
– mettermi davanti a nuove scoperte
– sopire, in parte, quel “male di vivere” di cui soffrono alcune persone quando il corpo si è stancato ma la testa sembra funzionare ancora.
Tutto questo dietro ad un passatempo? Certo dietro ogni piccolezza può celarsi quel passaggio che ti permette un po’ di tregua nella severità delle cose quotidiane.
Luigi
Le apparenze ingannano
Mi pare incredibile che ci siano persone che continuano a non capire alcuni principi civili
Chiedo:
– una legge a favore del fine vita non obbliga nessuno al suicidio assistito
– la legge sul divorzio non obbliga nessuno a divorziare
– la legge sull’aborto non obbliga nessuno ad abortire
– la legge sulle unioni civili non obbliga nessuno a sposarsi un omosessuale
– la legge sulle nascite e sulle adozioni non obbliga nessuno
Vorrei capire il perché non si vuole lasciare libero ogni individuo
Luigi
Attesa
Come all'Epifania
attendo un regalo
me lo sono fatto da solo,
l'età non gioca a mio favore.
Gioca,
invece,
la voglia di mantenermi attivo,
sveglio,
voglioso di imparare:
cose nuove, tecnologie,
ma non sono tanto “smanettone”.
Mi scorrono così
giorni nebbiosi
tra un successo e una prova,
tra un “non capire” e una soddisfazione.
Sia chiaro:
non capisco perché
non leggo.
Luigi
Oggi
Oggi è brutto,
davvero
il tempo si tuffa nell’anima.
Non c’è luce,
non c’è sole,
solo nuvole
nere nascondono
l’azzurro
Luigi
Note
Mi rilassa la scrittura libera. Ma non mi toglie il pensare. Talvolta preferirei essere meno analitico.
Talvolta vorrei concedermi la bellezza del perdonarmi.
Ma una volta mi dicevano che il peccato va punito.
Ecco, mi viene da pensare che tutto ciò che penso, faccio, dico sia peccato e che un dio molto cattivo mi punirà.
Da quando mi gira in testa questa matteria?
Ma mica può perdere tempo con uno come me questo dio, ha tanti altri da punire ogni giorno: i “cattivi” delle guerre ad esempio.
Luigi
Cuore
Che ansia la notte per due bocconi in più. Mi riprometto prima di ogni pasto la prudenza, la moderazione e invece, pur controllandomi, poi sto male.
Credo sia anche senso di colpa, o coscienza dell’età e del fatto che non può essere sempre tutto perdonato.
Mi stupisce questa profonda amarezza dettata dalla solitudine che mi costringe senza pietà.
Chissà perchè stupirsi di un proprio comportamento.
Luigi