Buio

Non avevo i pensieri torvi che spesso mi attanagliano ora: la notte scaccio chi mi vorrebbe “prendere”, infastidire, intimorire. Ho paura la notte, da solo, a casa. Ho paura di vedere qualcuno, di essere toccato, di essere guardato, di essere vegliato. Sveglio, non ho il coraggio di aprire gli occhi quando le mie percezioni costruiscono anime attorno a me. Non voglio vedere chi mi guarda, voglio essere lasciato solo. Ho sempre avuto timore del buio, l'ho sempre sconfitto sfidandolo: girare ad occhi chiusi per casa, abituarmi a contare i passi, avere accortezza, “cieco”, di non sbattere contro le porte. Allungo le mani più per scacciare gli spettri che mi ossessionano che per proteggermi da inevitabili spigoli. Non ho paura di trovare papà, mio padre. Lui non mi fa paura, mi darebbe noia sbattere contro la mamma o la nonna o il nonno... sono tutti morti i miei riferimenti, la mia vita, le mie radici. Sono io ora la fonte ultima della storia, non potete andare più “lontano” nel tempo.

Luigi