Giocare

Giocavo con i vicini di casa, avevano più o meno la mia età. Era un girovagare costante nella campagna. Raramente si giocava con gruppi di ragazzi più grandi. Si cresceva e si scopriva, curiosi, la vita. La scoperta dei nostri corpi in crescita era importante ma non determinante, il gioco e le avventure erano la parte preponderante dei nostri giorni. D'inverno a “slittare” con bob di legno costruiti dai nostri genitori. Si sfrecciava sui corsi d'acqua ghiacciati. Che meraviglia correre con le “lisigaroe” e com'era resistente e per quanto tempo il ghiaccio. Quando c'era la neve si giocava ancora di più. Una volta una palla di neve imbottita di sassi mi ha colpito, sono caduto all'indietro quasi svenuto.

La primavera era il periodo più bello, era quello il momento della caccia.

Luigi