La campagna

La campagna era il mio mondo, senza essere un contadino. Eppure le mie radici sono in mezzo a quei campi, a quei fossati, a quelle vigne. Non ho ricordi fluidi di un determinato insieme ma un insieme di immagini, di scatti. Il giallo prevale, quello dei ranuncoli, petali delicatissimi pronti a rigarsi, a rovinarsi in un attimo, grandi margherite, rare ma sempre presenti in quel determinato luogo, le prime viole nei fossi, nelle zone battute dal sole, anche in questo caso perenni. Sapevo dove andare in cerca dell'arrivo della primavera. Non era il tepore a segnalarmi l'arrivo della bella stagione, erano i fiori, i germogli, l'erbetta. Oggi è ancora così, spio i boccioli di forsitia, in cerca di conferme. Bruttissimo è stato un anno vedere operai del demanio sradicare un mandorlo ed un noce. I fiori del mandorlo sono i primi a sbocciare, l'ho scoperto abitando ai piedi dei Colli. Ricostruire in me le onde di grano, appena prima del raccolto, è sempre un'emozione. E l'erba medica, pronta per essere falciata, si è sedimentata nel mio cuore.

Luigi