Nascondino

Era il gioco per antonomasia. Partite immense, talvolta, per gruppi. Si giocava solo di sera, al tramonto. Io ero bravo, diciamo “furbo”: sapevo trovare il nascondiglio adatto, salvarmi al momento giusto beffando colui che “era-sotto”. Non sono state poche le volte che ho permesso la vittoria a tutta la squadra: eroe! Ero parecchio amato dai miei compagni di giochi, non ho mai subito discriminazioni. Al contrario ero “scelto” in tutti i giochi di squadra purché non imponessero forza fisica o abilità atletiche. Il “cucù” aveva situazioni in cui la corsa era importante ma era soprattutto un gioco d'astuzia. In quel campo non ero male.

Luigi