Easy Breezy
Easy Breezy è un fumetto sporco, sia nel disegno che nel racconto. Yi Yang, autrice italo-cinese pubblicata da Bao, attinge a piene mani dallo stile di Taiyo Matsumoto regalandoci ritratti nervosi, inquadrature sghembe e prospettive esasperate al servizio di una di quelle storie in cui tutto sembra andare sempre e solo storto.
Easy Breezy è la storia di alcuni ragazzini vittime di circostanze più grandi di loro, in una città in cui gli adulti possono essere solo malvagi. C'è Li Yu, bullo di quartiere che decide di combinarla grossa convincendo l'ingenuotto zio a rubare un furgone e a rivenderlo allo sfasciacarrozze mafiosetto di turno. C'è Yang Kuaikuai, ragazzo apatico e solitario, coinvolto suo malgrado nel furto. C'è infine Yun Do, dolcissima bambina di sei anni che in quel furgone era già stata sedata e nascosta prima degli eventi per il più crudele dei motivi.
Ma Easy Breezy parla anche e soprattutto di famiglia, la cui assenza si fa assordante nei silenzi tra una rocambolesca fuga e l'altra; famiglia che, come nella vita reale, può però essere scelta tra le persone che amiamo, con o senza legami di sangue. Ed è questo il messaggio più toccante di questo fumetto che si legge d'un fiato e che alla fine, ma proprio alla fine, così sporco non lo è.