attira più soldi l’ipotesi remota della guerra che la certezza della catastrofe climatica
Vale tutto. Nella frenesia della corsa al riarmo, ogni idea per finanziare produzione e commercio di armi è buona. Soluzioni considerate improponibili di colpo diventano non solo possibili ma addirittura auspicabili. Autorevoli editorialisti che sostenevano l’austerità a ogni costo e si scagliavano contro qualsiasi possibilità di aumentare i debiti pubblici, ci spiegano oggi che fare nuovo debito non è poi cosi male. Ci viene detto che «il debito pubblico non deve necessariamente essere “ripagato” […] può sempre essere rimborsato ri-emettendo altri titoli».
Un mercato comune, ma solo per le armi
Soluzioni considerate blasfeme più che eterodosse quando si trattava di contrarre debito per tutelare sanità o istruzione, di colpo oggi sono plausibili. Ma unicamente per costruire «un’Europa forte», «un sistema di difesa che ci renda indipendenti»…