Introduzione

Questo blog contiene mie esperienze e riflessioni che stimolano discorsi e osservazioni di tipo generale o collettivo. Sebbene questo tipo di speculazione sia un'attività a cui la mia mente tende naturalmente, e che onestamente mi piace e fa sentire viva, la psicoterapia ha in parte acuito la mia sensibilità e consapevolezza, dandomi ulteriori spunti di riflessione ed elaborazione. Le esperienze che vivo sono la base da cui parto per realizzare questi discorsi, dunque le argomentazioni non saranno altro che anedottiche, condite con la mia passione nell'unire i puntini dei singoli argomenti, dei vari campi del sapere e della vita umana. Questo può essere già un primo CW: si parte dalla mia esperienza. A maggior ragione contando che i miei unici reali campi di studio sono le scienze politiche e la geografia: sono laureata triennale e prima o poi terminerò la tesi magistrale, e per questi argomenti probabilmente ci sarà spazio in un altro blog. Ma di questo parlerò nell'introduzione che lì scriverò.

In sostanza, questo sarà un laboratorio dove elaborerò, rielaborerò e scomporrò i concetti e le idee che emergono dalle mie esperienze, non necessariamente con le conoscenze scientifiche giuste per farlo; con questo intendo dire che le mie conoscenze delle scienze “naturali” sono pari a 0,5. Secondo CW: non conosco, ma mi piace colmare i miei vuoti.

Sono iscritta a Livello Segreto quindi sposo le sue regole in toto, e in generale mi manterrò sempre lontana dal sentenziare cose, anche quando il mio stile sembra mostrare altrimenti. In realtà, si tratta più di flussi di coscienza espressi con uno stile modellato in 5 anni di Liceo Classico e altrettanti di lettura di saggi. Inoltre, cosa ancora più importante, per quanto le teorie elaborate e gli schemi che emergono possano avere un raggio d'azione collettivo e generale, esse rimangono mie soltanto. Non hanno alcun intento di convincimento o evangelizzazione: sono come quadri che esprimono una persona nella sua interiorità, a cui lettorɜ e spettatorɜ possono sentirsi vicinɜ, lontanɜ o che possono ignorare senza problemi. Questo è ciò che sento io. Ovviamente se commetterò indelicatezze o userò parole inappropriate, se infastidirò o danneggerò, oltre a chiedere scusa in anticipo posso chiedere di farmelo notare (in privato può aiutare entrambɜ) così da poter correggere il mio errore.

L'obiettivo è riflettere io in maniera da riflettere insieme: non aspetto altro che qualcunə proponga una visione diversa, aggiunga spunti o sconfessi ciò che dico. Anche essere d'accordo con me è bello eh, solo mi imbarazzo. Anche se non sono brava a discutere in tempo reale o leggermente differito, sentire dallɜ altrɜ storie e opinioni mi fa sentire bene, specie se ho dato vita io all'evento. Al peggio rielaboro e scrivo qui.

Perché “Un Passato Migliore”.

“Per un passato migliore” dei Ministri è uno dei miei dischi preferiti: già il titolo contiene una riflessione a me molto cara in questo momento, di cui parlerò meglio nel primo scritto. In sintesi, credo che passato e presente siano le uniche dimensioni temporali su cui possiamo lavorare, che sono più facilmente pensabili e non ci distolgono le une dalle altre. Sono loro quelle che muovono la mia azione. Soltanto su di esse si può fare analisi e agire, loro motivano la nostra vita e da essa sono motivate, e sono loro il nostro vero futuro. L'essere io in terapia dà forza a questa filosofia di vita, dato che l'obiettivo è proprio analizzare il passato per agire sul presente. Lo si analizza e interpreta, nei fatti apparentemente obiettivi e nelle emozioni più alte e crude, tragiche e traumatiche, per renderlo quanto possibile un passato migliore. Si rimette insieme il puzzle per sbloccare una nuova persona, un sè più completo, che modifichi il presente che fino a prima poteva essere frammentato o semplicemente rotto. Presente che modifica a sua volta il passato, ad esempio tramite la terapia.

Come avrete notato, avere più di 500 caratteri rompe il vaso di Pandora con me. Chiedo scusa allə lettorə in anticipo per la logorrea.

Perché un'introduzione del genere? Beh...mi vergogno.

Se siete arrivatɜ alla fine nonostante i miei tentativi di scoraggiarvi, vi ringrazio in anticipo e buona lettura!