Bumper pubblicitari RAI
Dal 1973 ai giorni nostri, la RAI-TV ha continuamente usato bumper pubblicitari per accompagnare la pubblicità in TV.
Fino al 2000, tali stacchi consistevano in disegni animati di vari tipi, quasi sempre senza simboli o colori ufficiali. Dal 2000 in poi, invece, le sigle pubblicitarie Rai contengono grafiche e simboli identitari legati alla Rai o alle reti Rai in cui vengono trasmessi.
In questo articolo racconto la storia dei bumper pubblicitari sulla Rai, partendo dagli esordi della pubblicità sulla TV nazionale.
1957-1973, ovvero quando i bumper non c'erano ed esistevano le rubriche pubblicitarie.
In Italia, la pubblicità esordisce sulla TV nazionale nel 1957, con il lancio della famosa trasmissione Carosello. Negli anni successivi, nascono trasmissioni simili, come Tic Tac, Arcobaleno, Girotondo, Intermezzo ed altre ancora. Queste trasmissioni, che chiameremo in questo blog rubriche pubblicitarie, erano l'unico mezzo mediante il quale la pubblicità andava in onda in TV negli anni dal 1957 al 1973.
Allora, le rubriche pubblicitarie non venivano considerate come interruzioni delle trasmissioni regolari, ma come vere e proprie trasmissioni. Esse venivano elencate nelle guide dei programmi e avevano le loro lunghe sigle di apertura, di chiusura e d'intermezzo tra una pubblicità e la successiva.
Sulle rubriche pubblicitarie 1957-1973, nel corso degli ultimi decenni, è stato detto, scritto e mostrato tutto. Per questo, Sigleitaliane non se ne occupa, rimandando il lettore curioso agli ottimi siti Il Mondo di Carosello e La Nuvola delle Sigle.
1973-2000, ovvero i bumper pubblicitari di fantasia.
Breve riassunto
Dal 1973, la Rai comincia a introdurre ordinarie interruzioni pubblicitarie anonime, accompagnate da brevi sigle d'apertura, di chiusura e d'intermezzo, che sono i primi casi di bumper pubblicitari anonimi nella storia della RAI-TV. Le vecchie rubriche pubblicitarie vengono gradualmente soppresse, finché, il primo di gennaio del 1977, spariscono del tutto con la messa in onda dell'ultimo episodio di Carosello.
Questi primi bumper pubblicitari anonimi usati dalla Rai in questi anni consistevano in brevissime animazioni, di durata variabile in generale tra uno e dieci secondi, che mostravano oggetti di uso comune o disegni astratti.
Fino al 1984, animazioni più lunghe, di solito, facevano da sigle d'apertura e di chiusura, mentre varianti delle stesse animazioni, più brevi, facevano da intermezzo tra uno spot e il successivo. Dal 1984 in poi non ci sono più intermezzi.
A partire dalla prima metà degli anni Ottanta, inoltre, i bumper non venivano trasmessi nelle interruzioni dei film in cui erano presenti solamente spot commerciali. In questo caso, bastavano i classici cartelli di "FINE PRIMO TEMPO" e "SECONDO TEMPO" per separare la pubblicità dai contenuti.
In questo lungo periodo, in generale, le sigle pubblicitarie Rai non facevano riferimento al fatto che stesse iniziando o finendo la pubblicità. Di tutte le decine e decine di bumper pubblicitari RAI degli anni 1973-2000 e catalogati su Sigleitaliane, solamente otto di essi contengono la didascalia "pubblicità" o qualcosa di simile.
- I bumper Tic Tac, Arcobaleno, Televisori e Onda, tutti apparsi per la prima volta nel periodo 1973-1978, contenevano nell'animazione d'apertura la lettera "P" di "pubblicità".
- La sigla Informazioni pubblicitarie terminava col messaggio "INFORMAZIONI PUBBLICITARIE".
- Il bumper Piantina nei primi anni Ottanta, e i bumper Matita e Cubo nei primi anni Novanta, contenevano esplicitamente la parola "pubblicità" nell'animazione.
In tutte le altre sigle pubblicitarie del periodo 1973-2000, non compariva mai la parola "pubblicità", né compariva mai qualche altro avviso che informasse esplicitamente gli spettatori che stesse per iniziare la pubblicità.
Altrettanto rari erano i riferimenti alla RAI, assenti in quasi tutte le sigle pubblicitarie dell'epoca. Le uniche eccezioni furono i già citati bumper Piantina e Cubo e il bumper Slot Machine (del 1984).
Nel 1979 nacque la Terza Rete RAI, poi Rai 3, la quale non trasmise pubblicità durante i suoi primi anni di vita. Le interruzioni pubblicitarie comparvero sul Terzo Canale solamente nel 1983. Da allora e fino al 1986, Rai 3 utilizzò un solo bumper pubblicitario, nel quale si vedeva un pavone che faceva la ruota.
In generale, i bumper in onda su Rai 3 negli anni 1983-1990 erano quasi tutti visibili solamente su Rai 3 ed erano quasi tutti diversi da quelli trasmessi su Rai 1 e Rai 2.
Dal 1983, la Rai trasmette bumper "speciali" usati solo in casi particolari, come le feste di Natale o alcuni eventi sportivi particolarmente rilevanti. In particolare, nel 1998, in occasione dei mondiali di calcio in Francia, comparve il primo bumper a tema sportivo che utilizza il logo ufficiale di una manifestazione, mentre, nel 2000, per la prima volta, comparve un bumper Rai a tema sportivo che aveva per colonna sonora un brano di musica pop: si tratta del bumper Euro 2000, per gli Europei in Belgio e in Olanda, il quale aveva per sottofondo Natural Blues di Moby.
Negli anni 1993-2000, i bumper pubblicitari "ordinari" Rai mostravano disegni astratti ispirati a grandi artisti contemporanei. Inoltre, sempre a partire dai primi anni Novanta, i bumper pubblicitari cominciano a essere trasmessi in tutte le interruzioni pubblicitarie tra il primo tempo e il secondo tempo di un film.
I dettagli
Chi vuole approfondire la storia dei bumper RAI 1973-2000, può leggere i seguenti articoli più dettagliati:
- Bumper RAI apparsi tra il 1973 e il 1978;
- Bumper RAI apparsi tra il 1979 e il 1982;
- Bumper RAI apparsi tra il 1983 e il 1985;
- Bumper RAI apparsi tra il 1986 e il 1988;
- Bumper RAI apparsi tra il 1989 e il 1992;
- Bumper RAI apparsi tra il 1993 e il 2000.
2000-presente: i bumper identitari.
Breve riassunto
Dal 2000 e fino ai giorni nostri, i bumper pubblicitari della Rai mostrano sempre il logo della Rai, oppure il logo o i "colori sociali" del canale di trasmissione. Il bumper pubblicitario, quindi, assume anche il ruolo di station ident, cioè di filmato che ha l'obiettivo di confermare allo spettatore l'identità del canale che sta guardando. Dal 2003 in poi, inoltre, tutti i bumper Rai contengono esplicitamente la parola "Pubblicità".
Inoltre, in questi anni, la Rai dà la possibilità agli inserzionisti di inserire uno spot pubblicitario prima della sigla d'inizio pubblicità oppure dopo la sigla di fine pubblicità, mediante apposite "cornici" che mostrano la scritta "Pubblicità", dentro le quali va in onda lo spot in questione.
In questi anni, le sigle speciali legate ad eventi particolari diventano tantissime, specialmente dopo il grande restyling 2010. Per questo, Sigleitaliane smette di tener sistematicamente traccia delle sigle speciali successive al 2010, elencandone solo alcune, in un apposito articolo riassuntivo sui bumper speciali Rai trasmessi dal 2010 in poi. In particolare, in questo periodo, si diffonde un nuovo tipo di stacchetto speciale, che in questo sito chiameremo "bumper countdown". A partire dagli anni Duemila, infatti, sulla Rai TV vanno in onda speciali bumper pubblicitari che mostrano il numero di giorni mancanti a particolari eventi.
Nel 2016 avverrà un altro grande restyling dell'identità grafica Rai. Il nuovo stile è basato sulle figure del quadrato e del cubo. Inoltre, dal 2019 i bumper Rai non mostrano più il logo del canale e hanno la particolarità di essere ciclici, cioè finiscono con la stessa immagine che appare all'inizio. L'ultimo restyling dei bumper Rai è avvenuto nel 2021.
Approfondimenti
Chi ha voglia di approfondire la storia dei bumper Rai dal 2000 in poi, può leggere i seguenti articoli:
- Bumper, ident e promo Rai, 2000-2003;
- Bumper, ident e promo Rai, 2003-2010;
- Bumper, ident e promo Rai, 2010-2016;
- Bumper, ident e promo Rai, 2016-presente.
Nota
: Questo è il primo articolo creato su Sigleitaliane. (scritto a febbraio 2019).Precedente | Indice | Successivo |
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