Bumper pubblicitari RAI / Bumper apparsi tra il 1973 e il 1978

Prima pubblicazione: 19 febbraio 2019.

Il periodo tra il 1973 e il 1978 fu ricco di novità per la pubblicità televisiva italiana. Nel 1973, in Italia, comparvero le prime interruzioni pubblicitarie moderne e i primi bumper pubblicitari RAI così come li conosciamo. Nel 1977 venne abolito Carosello. Tra il 1977 e il 1978, la pubblicità sulla RAI TV passa al colore.

Antefatto

Fino al 1973, in Italia, la pubblicità televisiva andava in onda solamente in apposite rubriche pubblicitarie. Queste rubriche avevano orari fissi, erano indicate nelle guide dei programmi (come il Radiocorriere) ed erano accompagnate da sigle di apertura e di chiusura animate, come un qualsiasi programma televisivo. Di fatto, tali rubriche non erano considerate interruzioni della programmazione, come oggi, quando usiamo le espressioni "interruzioni pubblicitarie" e "break pubblicitario". Le rubriche, di fatto, erano in tutto e per tutto equiparate a veri e propri programmi TV.

La più famosa delle rubriche pubblicitarie dei primordi della TV fu sicuramente Carosello, la quale viene rievocata ripetutamente in RAI in occasione di importanti anniversari. Ma di rubriche ne esistevano molte di più. Avevano nomi come Tic Tac, Break, Intermezzo, Gong e Arcobaleno, presi in prestito forse dal mondo dell'animazione e completamente slegati dal concetto di pubblicità. Effettivamente, nelle sigle di queste rubriche non compariva mai la parola "pubblicità", come se fosse una parola tabù.

Per le rubriche pubblicitarie, vi rimando agli ottimi siti Il Mondo di Carosello e La Nuvola delle Sigle.

Il 1973 e la fine delle rubriche.

Domenica 24 giugno 1973, un trafiletto a pagina 7 della Stampa annuncia la soppressione di tutte le rubriche pubblicitarie, ad eccezione di Carosello sulla Rete 1, e di Intermezzo sulla Rete 2, a partire dal primo luglio successivo. Al loro posto, apparvero le prime interruzioni pubblicitarie anonime della storia della TV italiana, introdotte da sigle animate che mostravano la lettera P (per pubblicità).

[...] Tutti questi intervalli saranno identificati dalla lettera "P" in apertura, per distinguere il programma pubblicitario, sullo sfondo di segni grafici e brevi brani musicali, diversi da quelli finora adottati. La parte sonora è stata curata dai maestri Marcello De Martino e Massimo Catalani.

La stessa notizia compare nel Radiocorriere della settimana 3-9 giugno 1973, a pagina 27.

[...] Nell'intento [...] di conferire anche alla presentazione dei comunicati pubblicitari un tono più moderno e per rispondere al tempo stesso all'esigenza di ottenere una maggiore snellezza ed essenzialità nel flusso della programmazione, è stato deciso di rinnovare l'impianto di raccordo delle rubriche pubblicitarie televisive. Con le sole eccezioni di "Carosello" e di "Intermezzo" che conserveranno almeno per il momento la loro consueta formula, tutte le rubriche pubblicitarie TV cambieranno d'abito. A rivestirle di nuovi panni sono stati chiamati la Lodolo Film e la Recta per la parte grafica e i maestri Marcello De Martino e Massimo Catalani per la parte sonora.

Inizia così anche in Italia, seppur in modo parziale, l'era dello spot pubblicitario, delle interruzioni pubblicitarie e dei bumper pubblicitari.

A metà degli anni Settanta, forse nel 1975, forse nel 1976, sulla Rete 2 sparisce la rubrica pubblicitaria Intermezzo, sostituita da un bumper pubblicitario in cui si vede un giocoliere. Negli ultimi mesi del 1976, l'unica rubrica pubblicitaria "vecchio stile" che sopravvive è quindi Carosello, sulla Rete 1.

La fine di Carosello e la nascita degli spazi pubblicitari moderni

L'ultimo Carosello della storia della RAI TV va in onda il 1° gennaio del 1977. Da quel giorno, in Italia, non esistono più rubriche pubblicitarie, ma solo interruzioni pubblicitarie alla maniera moderna. Inoltre, negli stessi anni, compaiono i primi bumper pubblicitari Rai che non usano la lettera "P" in apertura.

A quanto pare, cercando su Internet, sembra che i palinsesti dell'epoca indicassero le nuove fasce pubblicitarie anonime con lettere dell'alfabeto. Si cominciava in tarda mattinata con lo "Spazio A", si continuava nel pomeriggio con gli spazi "B", "C" e così via, fino alla tarda serata, quando andavano in onda gli spazi "G" e "H".

La convenzione di utilizzare le lettere dell'alfabeto per distinguere le varie fasce pubblicitarie durante la giornata è presente ad esempio nel sito Il Focolare Radio - TV, che riporta molti palinsesti d'epoca. In particolare, il sito mostra che, nel 1977, lo spazio pubblicitario precedentemente occupato da Carosello - dopo il Tg1 dell'ora di cena - prese il nome di Spazio F, essendo il sesto della giornata (guardate anche anche la sezione successiva).

Stando alle registrazioni che ogni tanto spuntano in Rete e in TV, gli anni 1977-78 sono anche gli anni in cui la pubblicità sulla RAI TV passa dal bianco e nero al colore.

In questi anni andranno in onda le prime parodie dei bumper RAI: nel film Signore e signori, buonanotte del 1976 si vede una parodia del bumper Intermezzo, mentre nella trasmissione A tutto gag del 1980 si vedrà una versione comica del bumper Televisori.

Gli ultimi anni Settanta vedono anche la nascita delle prime TV private sperimentali italiane, per le quali questo sito ha ancora poche informazioni.

Lista dei bumper pubblicitari RAI apparsi in questo periodo

Ecco l'elenco dei bumper pubblicitari RAI del periodo 1973-1978 ritrovati finora. Facendo click sui titoli, verrete reindirizzati alle singole schede.

Nota: i soprannomi che compaiono in questa lista non sono ufficiali e possono non essere compresi fuori dalle comunità di appassionati. Le date sono tutte stimate. Se volete leggere più dettagli su datazione, soprannomi e altre pedanterie di catalogazione :), leggete l'articolo Classificazione delle sigle.

Tic Tac

In bianco e nero, sostituiva l'omonima rubrica pubblicitaria del Primo Canale soppressa nel 1973.

Arcobaleno

In bianco e nero, come Tic Tac, sostituiva l'omonima rubrica pubblicitaria del Primo Canale soppressa nel 1973.

Intermezzo

Raro bumper pubblicitario di metà anni '70 in bianco e nero che probabilmente sostituì la vecchia rubrica pubblicitaria Intermezzo sulla Rete 2. Nelle sigle, si vede un giocoliere che lancia palle per aria. (NOVITA' 2023)

Ruota

Misterioso bumper pubblicitario RAI in bianco e nero degli anni Settanta. Una ruota bianca gira vorticosamente su uno sfondo nero.

Onda

Bumper pubblicitario RAI degli ultimi anni '70. Un'onda si muove sullo schermo, trasformandosi in diversi oggetti o animali. (NOVITA': articolo pesantemente aggiornato nel 2023)

Diaframma

Bumper pubblicitario in bianco e nero trasmesso nel 1977. Un'animazione mostra il disegno stlizzato del diaframma di una macchina fotografica. (NOVITA': articolo aggiornato nel 2023)

Spazio F

Bumper pubblicitario che sostituì Carosello sulla Rete 1 nel 1977. L'origine del soprannome “Spazio F” è spiegata nella sezione precedente. Un cubo ruota mostrando vari disegni sulle sue facce.

Informazioni pubblicitarie

Bumper a colori d'autore (di Sergio Ruffolo) in cui vediamo un disegno in stile Mondrian e un cartello con la didascalia “INFORMAZIONI PUBBLICITARIE”, oppure “INFORMAZIONE PUBBLICITARIA”. (AGGIORNATO IL 23.08.2023)

Televisori

Bumper a colori degli ultimi anni Settanta in cui si vedono schermi di televisori stilizzati.

Parodie

I nuovi bumper pubblicitari anonimi degli anni '70, così diversi dalle precedenti rubriche pubblicitarie, sono stati bersagliati dalla satira di film e spettacoli in almeno due occasioni. Il bumper Intermezzo verrà preso in giro nel film del 1976 Signore e signori, buonanotte, di Age, Benvenuti, Comencini, De Bernardi, Loy, Maccari, Magni, Monicelli, Pirro, Scarpelli e Scola, mentre nel 1980 una parodia del bumper Televisori andrà in onda nel programma televisivo A tutto gag.

Sviluppi successivi

Le sigle Spazio F, Televisori e Onda andranno in onda anche nel 1979, ma nel 1980 verranno sostituite da un gran numero di nuovi bumper pubblicitari.

Per approfondire il periodo successivo, andate all'articolo sui bumper RAI apparsi tra il 1979 e il 1982.

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