Televisori (bumper pubblicitario RAI)

Tipo di sigla: Bumper pubblicitario RAI degli anni '70 a colori, con sigla d'apertura, d'intermezzo e di chiusura.

Descrizione breve: Gruppi di televisori stilizzati si muovono sullo schermo.

Soprannomi: "Televisori", "Schermi", "Cinescopi", "Lettera P" (quest'ultimo soprannome è condiviso con altri bumper)

Periodo: 1978-1979 (stimato). Leggete anche anche l'articolo generico sui bumper RAI apparsi per la prima volta tra il 1973 e il 1978.

Autore: Sconosciuto.

Potete vedere questa sigla su Youtube qui, qui e qui.

Descrizione

Apertura e chiusura:

Su uno sfondo BLU, compare da destra un oggetto rotante, formato da cinque metà di schermi televisivi stilizzati imperniati su un asse verticale, colorato di AZZURRO, GIALLO, FUCSIA e ROSSO. Questo oggetto si sposta verso sinistra avvicinandosi allo spettatore per poi uscire fuori campo. Poco prima che esca fuori campo, dal bordo sinistro dello schermo compare un nuovo oggetto rotante, simile al precedente, formato però stavolta da tre metà di schermi televisivi e colorato prima di AZZURRO e poi di GIALLO. Questo secondo oggetto si avvicina allo spettatore e si sposta verso destra, per poi uscire fuori dalla visuale. Una frazione di secondo prima che vada fuori campo, compare al centro dello schermo un terzo oggetto fatto da tre metà di televisori, colorato di GIALLO, ARANCIONE, ROSSO, FUCSIA, GRIGIO e AZZURRO. Questo terzo oggetto, contrariamente ai primi due, non ruota, ma si avvicina sempre di più allo spettatore fino a scomparire. Infine, con uno zoom in avanti, compare una spirale GIALLA, disegnata in modo da assomigliare a un televisore stilizzato, con tanto di antenna e cavo dell'alimentazione. La parte bassa della spirale è intrecciata in modo da formare una lettera P stilizzata.

Intermezzi

Esistono quattro varianti per la sigla d'intermezzo. Tutti e tre usano lo stesso sfondo BLU della sigla d'apertura e di chiusura.

Variante 1: Un gruppo di cinque semischermi televisivi si sposta da sinistra verso destra, avvicinandosi allo spettatore e uscendo fuori campo. Gli schermi sono inizialmente GIALLI e diventano ROSSI nel finale.

Variante 2: Un gruppo di cinque semischermi televisivi FUCSIA si sposta da destra verso sinistra, avvicinandosi allo spettatore e uscendo fuori dalla visuale.

Variante 3: Un gruppo di cinque semischermi televisivi si sposta da sinistra verso destra, avvicinandosi allo spettatore e uscendo fuori dalla visuale. Gli schermi sono inizialmente AZZURRI e diventano GIALLI nel finale.

Variante 4: Un gruppo di cinque semischermi televisivi si sposta da destra verso sinistra, avvicinandosi allo spettatore e uscendo fuori dalla visuale. Gli schermi sono inizialmente GIALLI e diventano AZZURRI nel finale.

Altre informazioni

Colonna sonora: Tutte le colonne sonore sono suonate con uno strumento elettronico il cui timbro ricorda vagamente quello di uno xilofono. La colonna sonora della sigla d'apertura e di chiusura è composta da tre scale discendenti, seguite da una scala ascendente. Quelle degli intermezzi, nonostante siano tutte e quattro diverse tra loro, seguono tutte lo stesso schema: in tutte e quattro si sente una scala discendente, seguita da due note ascendenti. L'autore delle colonne sonore è sconosciuto.

Fattore Spavento: Nullo.

Disponibilità: Rara. È reperibile finora solamente tramite poche registrazioni personali.

Note:

• La lettera P che compare nella sigla d'apertura di chiusura sta per "Pubblicità". Essa compare anche in altri bumper degli anni settanta.
• Una parodia di questo bumper è andata in onda nella trasmissione A tutto gag, del 1980. Nella versione comica, due gruppi di schermi televisivi si scontrano tra loro frantumandosi in mille pezzi.
• È possibile sentire l'audio di alcune sigle d'intermezzo di questo bumper in due scene di Buongiorno, notte, film di Marco Bellocchio del 2003 sul rapimento di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse. In entrambe le scene, l'audio proviene da una fonte diegetica, e cioè il televisore nella sala da pranzo dell'appartamento dei brigatisti.