Tic Tac (bumper pubblicitario RAI)

Prima pubblicazione: 2 luglio 2019.

Tipo di sigla: Bumper pubblicitario RAI in bianco e nero degli anni Settanta, con sigla d'apertura, intermezzo e sigla di chiusura. È apparso per la prima volta molto probabilmente nel 1973, all'epoca delle prime interruzioni pubblicitarie anonime nella storia della TV italiana. Leggete anche, a tale proposito, l'articolo sui bumper RAI apparsi per la prima volta tra il 1973 e il 1978.

NOTA: Il bumper andava in onda sicuramente sulla Rete 1, ma non so se andava in onda anche sulla Rete 2.

Descrizione breve: Nelle sigle di apertura, chiusura e intermezzo, si susseguono velocemente disegni minimali geometrici a tempo di musica.

Soprannomi: "Tic Tac", "Lettera P" (soprannome condiviso con altri bumper), "Disegni psichedelici".

Periodo: 1973-1977 (stimato).

Autore: Sconosciuto.

Potete vedere su Youtube le sigle di apertura, d'intermezzo e di chiusura.

Descrizione

Apertura:

La sigla dura circa dieci secondi. Compaiono in rapida successione, a tempo di musica, le seguenti animazioni.

  • Su uno sfondo NERO, alcuni anelli concentrici formati da cerchi BIANCHI, inizialmente espansi in modo tale da occupare l'intero schermo, si contraggono.
  • Compare una grossa "P" maiuscola bianca su sfondo NERO, circondata da un cerchio BIANCO.
  • Su sfondo NERO, compare un nuovo disegno ad anelli di cerchi BIANCHI simile a quello descritto nel primo punto.
  • Per una brevissima frazione di secondo, appare una spirale NERA su sfondo BIANCO.
  • Ricompare la lettera "P" cerchiata BIANCA su sfondo NERO.
  • Compare un disegno ad anelli di cerchi NERI su sfondo BIANCO, simile a quelli descritti in precedenza, ma con i ruoli del bianco e del nero invertiti. Tali anelli si espandono e poi si contraggono.
  • Su sfondo BIANCO, appaiono cinque cerchi concentrici BIANCHI e NERI a colori alternati (il più interno è NERO). Il disegno si espande mandando lo schermo a nero.
  • Compare per la terza volta la lettera "P" cerchiata BIANCA su sfondo NERO.
  • Appaiono di nuovo alcuni anelli di cerchi BIANCHI su sfondo nero che si contraggono.
  • Si forma su uno sfondo BIANCO, un elemento per volta, l'immagine di un cerchio NERO, all'interno del quale c'è un quadrato BIANCO, all'interno del quale c'è un quadrato NERO, all'interno del quale c'è un esagono BIANCO, all'interno del quale c'è un cerchio NERO, all'interno del quale c'è un cerchio BIANCO.
  • Riappare la lettera P cerchiata BIANCA su sfondo NERO per la quarta volta.
  • Compare per una frazione brevissima di secondo una spirale BIANCA su sfondo NERO.
  • Viene mostrata per la quinta volta la lettera P cerchiata.
  • Per tre volte di seguito, si alternano sullo schermo un disegno ad anelli concentrici di cerchi BIANCHI su sfondo NERO che si contraggono e la schermata con la lettera P.
  • Su sfondo NERO, appaiono sei cerchi concentrici BIANCHI e NERI a colori alternati che si contraggono. Durante quest'animazione, per una brevissima frazione di secondo, i ruoli del bianco e del nero si scambiano tra loro.
  • L'ultimo frammento della sigla mostra un nuovo disegno ad anelli di cerchi BIANCHI su sfondo NERO che si espandono. Negli ultimi istanti, la sigla dissolve a nero.
Intermezzo:

Appaiono in rapidissima sequenza (la sigla dura tre secondi), su sfondo NERO, a tempo di musica, le seguenti sei animazioni:

  • Una serie di cerchi concentrici BIANCHI, NERI e GRIGI che si restringono.
  • Un disegno a quadrati GRIGI e cerchi NERI concentrici alternati.
  • Una spirale GRIGIA.
  • Un cerchio BIANCO, che contiene all'interno quattro quadrati NERI, tutti concentrici.
  • Tre cerchi concentrici GRIGI.
  • Un disegno ad anelli di cerchi BIANCHI che si espandono.
La lettera P, stavolta, non compare mai.
Chiusura:
(ATTENZIONE: a causa del numero elevato di immagini da descrivere, la descrizione della sigla di chiusura è molto lunga e intricata! Se la volete saltare, andate direttamente alle altre informazioni)

Si susseguono sullo schermo, a ritmo velocissimo, e comunque a tempo di musica, decine e decine di disegni geometrici animati. Tali disegni sono simili a quelli delle sigle d'apertura e d'intermezzo, ma sono molti di più. In totale, la sigla è lunga circa dieci secondi. La lettera P non compare.

Nell'ordine, si vede quanto segue:

  • Su sfondo NERO, compare un disegno con anelli di cerchi BIANCHI e GRIGI che si contraggono.
  • Su sfondo BIANCO, compare un cerchio pieno NERO, all'interno del quale appaiono solo per una frazione di secondo due bordi quadrati BIANCHI e un quadrato pieno GRIGIO.
  • Tramite una dissolvenza incrociata, si passa a un disegno con tanti cerchi concentrici alternati BIANCHI e GRIGI su sfondo NERO, che si espandono e si contraggono.
  • Su sfondo BIANCO, compaiono degli anelli di cerchi GRIGI che s'intersecano. Le parti in cui gli anelli si sovrappongono sono colorate di NERO. Il disegno si espande.
  • Si forma su uno sfondo BIANCO, un elemento per volta, l'immagine di un cerchio NERO, all'interno del quale c'è un quadrato BIANCO, all'interno del quale c'è un quadrato NERO, all'interno del quale c'è un esagono BIANCO, all'interno del quale c'è un cerchio NERO, all'interno del quale c'è un cerchio GRIGIO. Il disegno si espande producendo altre figure.
  • Si forma su uno sfondo NERO un'immagine simile alla precedente, ma con i colori BIANCO e NERO alternati, senza il grigio. La figura si espande producendo nuovi disegni, alcuni dei quali GRIGI.
  • Su sfondo NERO, compaiono alcuni anelli di cerchi GRIGI che si sovrappongono. Le parti in cui i cerchi si intersecano hanno colore BIANCO. Il disegno si contrae. Successivamente, intorno ai cerchi, compare un nuovo sfondo GRIGIO.
  • Su sfondo BIANCO, compare di nuovo, per una brevissima frazione di secondo, il cerchio NERO con i quadrati, l'esagono e il cerchio GRIGIO all'interno.
  • Appare una sequenza di cerchi NERI alternati a quadrati BIANCHI su sfondo BIANCO.
  • Ancora su sfondo BIANCO, appare un cerchio NERO, all'interno del quale ci sono due cornici quadrate BIANCHE e una cornice quadrata GRIGIA.
  • Compaiono anelli concentrici di cerchi GRIGI su sfondo NERO.
  • Appare una spirale GRIGIA su sfondo NERO.
  • Su sfondo BIANCO, compare un cerchio pieno NERO. All'interno del cerchio, solo per una manciata di fotogrammi, compaiono un cornice esagonale BIANCA, una cornice quadrata NERA e un piccolo cerchio GRIGIO. Il cerchio nero acquista un bordo GRIGIO, quindi si espande mandando lo schermo a nero.
  • Su sfondo NERO, alcuni anelli di cerchi BIANCHI e GRIGI si allontanano.
  • Compare, sempre su sfondo NERO, un motivo fatto a quadrati GRIGI e cerchi NERI alternati uno dentro l'altro.
  • Su sfondo BIANCO, all'interno di un disco NERO, appaiono per una frazione di secondo una cornice quadrata BIANCA e una cornice quadrata GRIGIA. Intorno al disco appare un bordo GRIGIO, quindi il disco si espande mandando lo schermo a nero.
  • Una serie di anelli concentrici di cerchi GRIGI e BIANCHI su sfondo NERO si contrae fino a formare una figura circolare composta da cerchi BIANCHI. Tramite una dissolvenza incrociata compaiono due corone circolari GRIGIE e due linee rette, anch'esse GRIGIE, una orizzontale e l'altra verticale, passanti per il centro del disegno. Il risultato finale somiglia al reticolo di un mirino che punta un bersaglio.
  • Su sfondo BIANCO, alcuni cerchi concentrici GRIGI e NERI si espandono mandando lo schermo a nero.
  • Su sfondo NERO, un disegno ad anelli di cerchi BIANCHI e GRIGI si contrae. Intorno, appare un bordo GRIGIO a forma di quadrato obliquo. Successivamente, i cerchi bianchi e grigi vengono rimpiazzati da un motivo a quadrati obliqui GRIGI e cerchi NERI alternati.
  • Compare per una brevissima frazione di secondo, su sfondo NERO, un cerchio che contiene al suo interno tre cornici quadrate concentriche NERE. Il cerchio, inizialmente GRIGIO, diventa BIANCO per alcuni fotogrammi, per tornare poi GRIGIO.
  • Su sfondo NERO, compare per pochissimi fotogrammi il disegno di un cerchio GRIGIO, al cui interno c'è un quadrato NERO, al cui interno c'è un quadrato GRIGIO, al cui interno c'è un esagono NERO, al cui interno c'è un cerchio GRIGIO, al cui interno c'è un cerchio NERO.
  • Un disegno ad anelli di cerchi GRIGI su sfondo NERO compare per pochissimi fotogrammi.
  • Su sfondo BIANCO, alcuni cerchi concentrici GRIGI e NERI si espandono mandando lo schermo a nero.
  • Su sfondo NERO, si espande lentamente un disegno ad anelli di cerchi BIANCHI. La sigla termina con una dissolvenza a nero.

ALTRE INFORMAZIONI

Colonna sonora: Breve motivo con ritmo "swing", strumentale e ritmato, suonato presumibilmente con chitarra elettrica, batteria e basso. Si può ascoltare tale jingle per intero nelle sigle d'apertura e di chiusura, mentre nell'intermezzo si sentono solo le ultime quattro battute. Secondo Il Mondo di Carosello, l'autore è Maurizio Catalano

Disponibilità: Praticamente estinta. L'ho rintracciata solamente tramite il Mondo di Carosello.

Fattore Spavento: Praticamente innocua.

NOTE

  • Si tratta di una delle prime sigle anonime per la pubblicità apparse in Italia nella storia della TV. Probabilmente è del 1973. La lettera P che si vede nella sigla d'apertura sta per pubblicità e compare anche in altri bumper degli anni Settanta.
  • Nonostante i disegni geometrici minimali e l'uso del bianco e nero, data la velocità con cui si susseguono le immagini e la perfetta sincronizzazione delle immagini con la musica, la sigla risulta essere molto elaborata, soprattutto se la si confronta con analoghe sigle dell'epoca.
  • Il soprannome Tic Tac discende dal nome di una rubrica pubblicitaria del 1959, che andava in onda fino all'introduzione di questa sigla nella stessa fascia oraria.

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