Cantonate corali prese nel corso, principalmente, degli anni Novanta: quei malintesi, più o meno colossali, sui nomi di mosse, personaggi e tutto il resto.
Dico anni Novanta sostanzialmente per l'introduzione del “sonoro” negli arcade, per essere più precisi i campionamenti vocali, principalmente nei picchiaduro: quei mondi alternativi, proprio come gli anime, dove la gente sente il bisogno di anticipare vocalmente le proprie mosse. L'audio in questione era quel che era: lo spazio a disposizione era ancora poco, pochissimo, non lo si poteva sprecare in vocalizzi cristallini.
Sulla qualità dei cassoni pure, spesso, non ci si poteva fare affidamento: casse bucate o spompate, collegate fisicamente con saldature traballanti; poi, c'era la questione culturale.
L'inglese non era ancora arrivato: certo, ancora oggi è ben lungi da essere una seconda lingua in Italia, ma l'orecchio a certe sonorità ormai l'abbiamo svezzato, dopo anni di film e serie e, appunto, videogiochi non doppiati o doppiati così malamente da far preferire una qualsiasi altra lingua.
E il giapponese? Peggio ancora, ovviamente: pure i manga ancora non erano arrivati, o stavano arrivando, degli anime conoscevamo i fantasiosi doppiaggi italiani e di certe parole e del loro suono non avevamo neanche idea.
“Tutta roba cinese, diranno CIN CIUN CIAN”. Noi sapevamo sin dagli albori che fossero giapponesi, ma questo è il sentore comune odierno: se hanno gli occhi a mandorla, sono tutti cinesi. Sto divagando.
Successivamente, l'audio è migliorato, grazie a chip più efficaci e supporti più capaci (Max 330 Mega Pro-Gear Spec, The 100 mega shock!). Pure la nostra comprensione era migliorata, scolarizzata nel tempo; c'erano pure le riviste coi nomi delle mosse, ormai.
Prima dei cartuccioni e delle riviste c'era, comunque, Strit Faier 2: una ricca opportunità di storpiare tutto, non ce la lasciammo sfuggire.
Un personaggio alla volta (a parte Ryu e Ken, praticamente sovrapponibili), nomi propri e mosse immaginate, quello che ricordo: mi riservo di aggiornare questo articolo, e quelli analoghi, in futuro, in caso di rigurgiti di memoria. Cerco di riportare le pronunce come si scrivono in italiano, non aspettatevi l'alfabeto fonetico internazionale, alla forma esatta segue la dizione imperfetta; in grassetto, la versione più diffusa
Ryu e Ken: Riù, Rìu, Rèiu, Ràiu. Con Ken non si poteva sbagliare.
– Hadoken: aduche, adoche, aduchen, auche, palla di fuoco.
– Shoryuken: 'o riuchen, oriuuuche, 'o riucheee, . “'O riuchen” in napoletano, quindi 'o è l'articolo. Il riuchen, in pratica.
– Tatsumaki senpukyaku: attattasplughe, 'o ttatta splughen, 'o ttatta, il vortice, la giostra (rarissimo). 'O ttatta era per i frettolosi.
E. Honda: Onda, Enzuccio Onda, Enzuccio. La prima è la versione quasi universalmente accettata, le seguenti solo per gli amici più stretti.
– Sumo headbutt: la capata.
– Hundred hand slap: mille mani, cento mani. Si esagerava parecchio.
– Esclamazione di vittoria: iu gui.
Blanka
– Electric thunder: la corrente, la scossa.
– Rolling attack: la rotella, la ruota.
Guile: Guile, Gail, Giule, Giuilie. Per di più, a ciascuno di questi nomi poteva essere aggiunto il grado, solitamente colonnello o sergente, più raramente capitano.
– Sonic boom: aleppu.
– Somersault strike: la parabola.
– Flying buster chop: lo spezzaschiena.
Chun-Li: Ciunlì, Cianlì.
– Spinning bird kick: spinni-bor-chi, qua ci si avvicinava.
– Lightning kicks: mille calci, qua erano mille e basta.
Zangief: qua nulla da aggiungere, pronunciato esattamente come si scrive, per tutti. Sono di quell'avviso e mi batto per questa causa, non esiste alcun Zenghiv, non esistono pronunce americaneggianti.
Era usato pochissimo, i vocalizzi erano grugniti e sulle prese non ci si impegnava troppo.
Dhalsim: Dalsìm, Dalamascin, l'indiano.
– Yoga fire: ioga fai.
– Yoga flame: **ioga fei”. Cambiava una vocale.
Citazione speciale per lo “scivoletto”, non è una mossa speciale ma avrete capito di cosa si tratti.
Balrog: Balròg, Barlòg.
Nessuna menzione particolare per le mosse: anche quando divenne selezionabile dalla CE in poi, non fu mai molto amato dalle mie parti e, comunque, erano sostanzialmente grugniti.
Vega.
Vale quanto scritto per Balrog.
M. Bison: Bison, Baison.
– Psycho crusher: la torpedine, saico, saico crascia.
#Anno1991 #Arcade #Capcom #SalaGiochi #StreetFighter2 #Videogiochi