Aquilone (bumper pubblicitario RAI)
Prima pubblicazione: 22 agosto 2019Tipo di sigla: Misterioso bumper pubblicitario RAI, di metà anni Ottanta, a colori. Si tratta di uno dei primi bumper pubblicitari ritrovati all'inizio di questa ricerca, ma anche di un bumper pubblicitario raro di cui si sa ancora poco. Si leggano le numerose Note presenti in fondo all'articolo. Per informazioni generali, si legga anche l'articolo sui bumper pubblicitari comparsi sulla RAI tra il 1983 e il 1985.
Descrizione breve: Un aquilone si muove ripetutamente su uno sfondo nero.
Soprannomi: "Aquilone".
Periodo: 1984-1986 (stima molto, molto grossolana).
Autore: Sconosciuto.
Potete vedere questo bumper su Youtube qui.DESCRIZIONE:
1a sigla (1984-198?)
La sigla è ambientata su uno sfondo NERO. Dal bordo sinistro dello schermo, si avvicina un aquilone ROSSO, dal contorno BIANCO e con le code ROSSE, ARANCIONI, GIALLE e BIANCHE. Tale aquilone si avvicina allo spettatore e si muove verso destra, fino ad arrivare a toccare con la punta il bordo destro dello schermo. A questo punto, compie mezzo giro su sé stesso mostrando l'altra facciata -che è VERDE ACQUAMARINA- e torna verso sinistra.
Quindi l'aquilone, dopo aver raggiunto di nuovo il bordo sinistro dello schermo, compie un ampia virata verso l'alto allontanandosi dallo spettatore. Durante questa virata, si capovolge ancora una volta, mostrando di nuovo la sua facciata ROSSA.
L'aquilone, a questo punto, rimane fermo per un istante nell'angolo in alto a sinistra dello schermo, quindi ricomincia a muoversi dirigendosi molto velocemente verso lo spettatore, avvicinandosi così tanto allo schermo che lo sfondo diventa completamente ROSSO.
Con una brevissima transizione, lo sfondo passa dal rosso al CELESTE. Nell'angolo in alto a sinistra, appaiono molte losanghe dal contorno BIANCO che ripercorrono l'ultimo movimento dell'aquilone, e cioè si dirigono velocemente verso lo spettatore. Mentre le prime losanghe hanno la parte interna celeste come lo sfondo, l'ultima di esse ha l'interno BLU MOLTO SCURO, quasi NERO. Alla fine della sigla, l'ultima losanga è talmente vicina allo spettatore che l'intero schermo diventa BLU SCURO.
La sigla, quindi, stacca a nero, ma lo stacco è quasi impercettibile, data la scarsa differenza tra il blu scuro usato e il nero.
2a sigla (198?-1986)
(variante corta della sigla precedente, con qualche cambiamento di colore)
Anche questa sigla è ambientata su uno sfondo NERO. Dal bordo destro dello schermo, compare anche stavolta un aquilone dal contorno BIANCO e con le code ROSSE, ARANCIONI, GIALLE e BIANCHE che si sposta verso sinistra allontanandosi. Diversamente dalla sigla precedente, stavolta l'aquilone ha entrambe le facce ROSSE.
L'aquilone, dopo aver raggiunto il bordo sinistro dello schermo, compie una virata verso l'alto, allontanandosi dallo schermo.
A questo punto, la sigla termina esattamente come quella descritta in precedenza: l'aquilone si dirige rapidamente verso lo schermo, il quale diventa ROSSO, per poi sfumare verso il CELESTE. Compaiono alcune losanghe BIANCHE che ripercorrono l'ultimo movimento dell'aquilone; l'ultima di esse ha l'interno BLU SCURO e il suo avvicinamento rende l'intero schermo blu scuro. La sigla stacca quindi quasi impercettibilmente a nero.
Modalità di trasmissione:
- Della 1a sigla esiste una sola registrazione, forse fuori contesto (si veda il paragrafo Disponibilità). Si presume che la 1a sigla, essendo lunga, fosse usata come sigla d'apertura e di chiusura nel 1984.
- Un'eventuale sigla d'intermezzo non è stata mai trovata.
- Tutte le registrazioni in cui questo bumper è stato ritrovato nel suo contesto mostrano la 2a sigla sia in apertura sia in chiusura, e sono della stagione 1985/86. In tale stagione, gli intermezzi non esistevano, essendo stati aboliti nell'autunno del 1984.
ALTRE INFORMAZIONI
Colonna sonora:
La 1a sigla ha per colonna sonora un motivo dall'armonia strana suonato con un organo sintetico. La colonna sonora della 2a sigla è formata invece dalle sole ultime cinque note di questo motivo, suonate con uno strumento dal timbro sempre sintetico, ma più "pulito". L'autore è sconosciuto.
NOTA: La colonna sonora della 2a sigla è la stessa del bumper Pavone di Rai 3.
Fattore spavento:
Medio-alto. La rapidità dell'animazione e la strana colonna sonora non aiutano. Come detto nell'articolo sulla classificazione delle sigle, l'effetto spavento potrebbe essere voluto.
Disponibilità:
La 1a sigla è praticamente estinta. Ne gira in rete una sola copia, forse fuori contesto, sul canale YouTube della Snaidero Cucine, datata 1984. Quest'informazione ci ha permesso di datare la 1a sigla.
La 2a sigla è comunque molto rara. Molti ricordano che questo bumper andava in onda principalmente su Rai 1, nella fascia oraria tra le 19:30 e le 20:00. Si tratta di una fascia oraria per la quale abbiamo pochissime registrazioni. A metà degli anni Ottanta, poca gente si prendeva la briga di registrare videocassette dalla TV in un orario da previsioni del tempo, Almanacco del giorno dopo e telegiornali.
Note:
- Come detto nell'introduzione, le prime testimonianze dell'esistenza di questa sigla sono apparse in Rete molto tempo fa (forse anche prima del 2000), ma le informazioni a disposizione sono ancora poche. In particolare, alcune questioni irrisolte sono le seguenti:
- Fino a quando è stata usata la 1a sigla?
- La sigla è andata in onda anche prima dell'autunno 1984?
- Se sì, com'era fatta la sigla d'intermezzo?
- Le due varianti (1a e 2a sigla) sono andate in onda nello stesso periodo, oppure la 1a sigla è stata a un certo punto rimpiazzata dalla 2a sigla?
- Assumendo che questo bumper sia veramente del 1984, una versione ridotta della colonna sonora della 1a sigla si sente nel bumper Pavone, il quale è stato sicuramente trasmesso anche nel 1983. Come mai una versione tagliata della colonna sonora si sente in una sigla che precede quella che usa la versione intera? Non dovrebbe essere il contrario? O forse il bumper Aquilone è andato in onda anche prima del 1984?
- L'audio della 2a sigla è stato usato dal Trio Solenghi-Marchesini-Lopez per le (finte) interruzioni pubblicitarie durante il memorabile sketch anni Ottanta della telenovela argentina.
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