Di Censis, auto elettriche, di classe dirigente e di niente
Il rapporto annuale del Censis che il buon Vecchioni a definito un vecchietto, impolverato aggiungo io, che sta dietro ad una scivania a tirar giù dato statistici da non si sa dove, è anche quest'anno impietoso, gli italiano sono analfabeti funzionali con una percentuale spaventosa che supera ampiamente il 70%, non sammpiamo chi era Mazzini non sappiamo un sacco di cose... Va bene così, del resto per fottere il prossimo speculando sulla pelle dei malati, facendo leva sul il cuore analfabeta della persone non occorre sapere chi era Mazzini, questo non ci salva dagli errori di comunicazione, errori che ci fanno guadagnare milioni di euro in panettonni. "Ah! approffitto dell'occasione per porgere ai miei lettori un sentito augurio di un sereno Natale..." Ma torniamo al 76% di persone non in grado di comprendere un testo scritto, mi piacerebbe conoscere la dispersione di questa percentuale, o meglio come questa sia distribuita sull'intera popolazione, ovvero come i caproni ignoranti siano presenti in tutti gli strati della società cosiddetta civile, si perché sentendo "haime!" spesso parlare politici e classe dirigente non mi pare che questi siano estranei a questo 76%. Basti pensare alle sparate su piazze e libri del nostro ex ministro dell'istruzione, alle paraboliche sortite del nostro ministro dell'interno su chiodi sinistri che attentano alle nostre infrastrutture d'avanguardia ma anche ad una pletora di economisti ed esperti di mercato, soprattutto nell'automotif che non comprendono come mai non si vendano più le auto, elettriche principalmente, ma anche tutte le altre, "classiche" in generale, auspicando interventi mirabolanti quanto improbabili da governi esautorati e privi ormai di qualsiasi forma di autorità ancor che di autorevolezza. Sul sito di Fiat, Stellantis o quel che è, poco importa, possiamo approssimarci all'acquisto di una city car elettrica come, ad esempio una bella 500, macchina carina, dal design riuscito, design del 2007, ricordiamocelo, per poi scoprire che, volendo acquistarla con un conveniente finanziamento, verseremo € 2.500 subito, per poi procedere con comode rata da € 199 al mese per 36 mesi con una maxi rata finale pari a € 14.616,35, (Tan Fisso 2,99% Taeg 4,81%) lascio a voi il conteggio. Poniamo che una persona abbia un reddito pari ad € 40.000 lordi annui, con un impatto fiscale, del 60%, perché si le tasse non sono soltanto quelle che ci ritroviamo nella busta paga, abbiamo bolli, canoni, Tari, imu e altri mille mila balzelli, senza contare IVA etc... Dicevamo, un impatto fiscale del 60% i nostri 40K lordi annui diventano 16.000 euro, da suddividersi per 13, ma facciamo dodici mensilità per uno stipensio mensile pari ad € 1.330... Che falciato da un mutuo che, soffiando sul vento dell'ottimismo, abbiamo ad un tasso fisso per trent'anni che ci porta ad una ratadi € 350 andoamo a € 980 con i quali dovremmo mangiare, vestirci, vivere dignitosamente, sperando di non aver un mal di denti urgente o chel'amministratore non scappi con i soldi sull'isola dei panettoni con una bionda che si sente libera... Beh amici miei economisti, manager, esperti in marketing di sto ...zo i soldi per la 500 elettrica, green che salva il mondo gli analfabeti funzionali da 1.330 euro al mese non li hanno. Gli analfabeti funzionali, ignoranti, razzisti omofobi, assassini se maschi bianchi eterosessuali, servono solo ad arricchire queste cime di ...zo sesquipedali. Il governo dalla super potente Giorgia Ia convoca il patron di Stellantis a riferire dopo la fuga da cento milioni di euro di Tavaers, e la crisi che invitabilmente porta a tagli da esercitare a svantaggio dei lavoratori, "che strana sta cosa eh!?) Elkan declina l'invito dicendo che riferirà quando avrà qualcosa da dire, sostanzialmente ha fatto spallucce... E meno male che questi sono quelli della destra, quelli del governo forte e patriota... O si rimette il lavoro, remunerato in maniera congrua, al centro della vota delle persone, ma non nella narrazione del lavorare per performare per produrre mille volte di più di quello che sarebbe necessario, ottimo e abbondante. Il lavoro come motore per una società che sia ricca per tutti, che sia condivisa nell'intento di migliorare.