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from basseaspettativepodcast

Mini rassegna stampa del 9 Aprile 2024

L'Antitrust italiana ha condannato alcune aziende del campo energetico che avevano alzato i prezzi in modo “scorretto”. Se tale sentenza verrà confermata dalla giustizia amministrativa, il rimborso totale potrebbe essere di oltre un miliardo di euro

https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2024/04/09/antitrust-imprese-energia-potrebbero-dover-ridare-1miliardo_45f5b037-6914-4d0f-9de3-cbae864db595.html

L'associazione “Anziane per il clima – Svizzera” ha ottenuto dalla Corte Europea per i diritti dell'uomo una condanna nei confronti del governo svizzero, che non avrebbe fatto abbastanza per combattere il cambiamento climatico. Potrebbe essere il primo risultato di una lunga serie di battaglie legali che vedranno i cittadini denunciare i propri governi per non aver preso misure più drastiche ed efficaci per combattere gli effetti negativi del cambiamento climatico.

https://www.ansa.it/sito/notizie/flash/2024/04/09/-cedu-condanna-la-svizzera-su-mancate-misure-per-il-clima-_341797ee-eabe-402e-bf9c-dac7d52a1bcc.html

È morto Peter Higgs, lo scienziato che per primo propose il campo/particella che dà massa alla materia ed è stato poi confermato dagli esperimenti del CERN.

https://www.theguardian.com/science/2024/apr/09/peter-higgs-physicist-who-discovered-higgs-boson-dies-aged-94

Negli Stati Uniti vengono condannati per la prima volta i genitori dell'autore di una strage. Il ragazzo aveva 15 anni al momento della sparatoria ed ora è in carcere scontando l'ergastolo per 4 omicidi. I genitori hanno ricevuto pene di 10 e 15 anni per omicidio colposo, per aver ignorato diversi segnali che il figlio volesse perpetrare una strage e comprandogli perfino l'arma che è stata poi utilizzata per gli omicidi.

https://www.bbc.com/news/world-us-canada-68773119

La Corte Suprema dello stato dell'Arizona ritiene applicabile una legge del 1864 che vieta completamente l'aborto tranne nei casi in cui sia in pericolo la vita della madre. Sembra solo l'ennesimo capitolo di un progetto più esteso con al centro Trump e i suoi sostenitori fondamentalisti cristiani.

https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/nordamerica/2024/04/09/in-arizona-torna-lo-spettro-del-divieto-quasi-totale-di-aborto_d07568ea-1c63-4e69-a0a8-e93b414e6bd9.html

Per chiudere, il messaggero titola che la Russia avrebbe inviato in Ucraina carriarmati che possono resistere “a 2500 radiazioni all'ora”: chiunque abbia un minimo di familiarità con la fisica si gratterà la testa chiedendosi cosa diavolo significhi, ma evidentemente il giornale ha deciso che era più importante inserire la parola-chiave “radiazioni” nel titolo, per spaventare i lettori e invogliarli a cliccare, piuttosto che informarli correttamente.

https://www.ilmessaggero.it/schede/carro_armato_guerra_nucleare_in_ucraina_cosa_sta_succedendo-8043528.html

 
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from Testudo Blues

—– Trigger Warning: Violenza e pistolettate che vanno a segno —-

Un cocktail rosso sangue, parte 1

Il consueto post col riassunto della storia

musica jazz che filtra dalle pareti

Il buttafuori mi spinge al centro della stanza – una specie di ufficio con tanto di scrivania – e io non riesco a fare a meno di stropicciarmi gli occhi. Non ho bevuto niente, eppure ci vedo doppio: un altro uomo-bufalo identico a lui mi sta fissando da un angolo, le braccia incrociate e la schiena appoggiata a una parete. Evidentemente il mio nuovo amico ha un fratello gemello.

“Ecco cosa faremo,” mi dice il gemello, con una voce roca da fumatore che non ha nulla a che vedere con quella di suo fratello. “Tu ci dai la valigia e noi la portiamo al signor Ranucci. Così nessuno si farà male.”

Ma certo. Se avessero visto tutti quei soldi ammassati nella valigetta, i due gemelli non si sarebbero fatti nessun problema a prelevare qualche mazzetta, scaricando la colpa della piccola mancanza sul sottoscritto. E a quel punto qualcuno si sarebbe fatto male di sicuro, perché uno come Ranucci non tollera che si prenda qualcosa di suo senza permesso.

“Te lo dico io cosa faremo,” rispondo, sforzandomi di mantenere la voce ferma. “Voi mi porterete da Ranucci e io gli consegnerò la valigetta. Oppure me ne andrò col suo denaro, lo chiamerò al telefono e gli dirò che l'ho portato via con me perché ne volevate una parte.”

“Davvero?” mi provoca l'uomo-bufalo alle mie spalle. “E come farai a uscire da qui tutto intero?”

Era la stessa identica domanda che mi stavo facendo io, fin da quando avevo messo piede al Ranucci Jazz Club. Le possibili risposte si erano dimezzate quando il tizio mi aveva invitato a entrare nel ripostiglio, e la comparsa del suo doppione aveva ulteriormente assottigliato le mie scelte fino a un solo risultato: un mangiabulloni.

Sapete cos'è un mangiabulloni, miei cari ascoltatori? Qui a Testudo, nel gergo della strada, indica un pugno in faccia, tirato senza prendere la mira. Ma non è un semplice cazzotto. Un mangiabulloni è un gesto disperato, una valvola di sfogo per qualcosa che ti si agita dentro: vendetta, rabbia o – nel mio caso – frustrazione. È come infilare una manciata di bulloni nella bocca di qualcuno e costringerlo a masticare.

Senza dire una parola, giro sui tacchi e assesto un pugno sulla mascella del bufalo, sfruttando la rotazione per aumentare la potenza del colpo. Le nocche mi fanno male, ma il buttafuori resta in piedi. Barcolla leggermente, rimbalza contro la porta chiusa e avanza di nuovo verso di me, guardandomi con espressione di sfida. Fino a quando non si accorge che ho già preso in mano la pistola del mio amico Biancaneve.

BANG! BANG!

Gli infilo due pallottole in una coscia e lui cade in ginocchio, poi mi volto verso il suo gemello, che sta già caricando verso di me. A differenza del collega, il buttafuori numero due è armato. Con una rivoltella gigantesca. “Può finire soltanto in due modi,” mi dice. “Puoi darmi la valigetta da vivo oppure da morto.”

Probabilmente ha ragione. Un colpo della minuscola snub nose che sto impugnando non gli impedirebbe di rispondere al fuoco e di aprire un bel buco di dodici millimetri nel mio petto. Niente da fare, sono spacciato. Considero brevemente la possibilità di consegnargli la valigetta, ma un rantolo di dolore emesso dal tizio alle mie spalle mi ricorda che non me la caverò con così poco. Nella migliore delle ipotesi, mi pesteranno comunque. E lasceranno che sia Ranucci in persona a completare il lavoro al posto loro, eliminandomi tra atroci torture aver rubato del denaro che non ho mai toccato, e che a quel punto sarà stato riposto al sicuro, nelle tasche dei buttafuori.

Mentre sto pensando di puntarmi la pistola alla tempia e uscire dal mondo con un briciolo di dignità, la porta della stanza si spalanca e appare il mio salvatore, il mio santo patrono, l'unico uomo di Testudo a cui sia mai importato qualcosa dei suoi amici, e l'ultima persona che avrei voluto coinvolgere in un pasticcio come questo: il detective Biancaneve.

 
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from Le ricette di Kenobit

Vi propongo una ricetta estremamente rapida, facile da eseguire, ispirata alle tecniche della cacio e pepe, ma fatta con un ingrediente totalmente diverso: i fagioli. Non c'entra niente con la cacio e pepe, ma è buonissima.

INGREDIENTI – 2 barattoli di fagioli cannellini (sceglietene una marca con solo acqua, sale e fagioli) – 200 g di pasta corta – Pepe in grani – Olio extra vergine d'oliva – Limone

PROCEDIMENTO Mettete a bollire l'acqua per la pasta.

Mettete nel bicchiere del frullatore/minipimer l'intero contenuto dei due barattoli di fagioli. Ovviamente potete usare anche quelli cotti da voi, regolandovi a occhio con l'acqua, ma questa è una ricetta in versione “ho fame e voglio mangiare entro 15 minuti”. Aggiungete un po' d'olio d'oliva e uno spruzzo di limone. Frullate fino a ottenere un composto liscio e cremoso. Assaggiate e regolate di sale. Mettete da parte.

Mettete sul fuoco vivace una padella e tostate i grani di pepe, fino a che non inizieranno a sprigionare il loro profumo. Occhio a non bruciarli! Toglieteli dalla padella e metteteli da parte. Li macineremo all'ultimo secondo, come guarnizione.

Quando alla pasta mancheranno circa tre minuti di cottura, versate la crema di fagioli in padella e scaldatela. Non vogliamo cuocerla, ma solo portarla in temperatura.

Scolate la pasta al dente, ma tenete qualche mestolata di acqua di cottura. Versate la pasta nella crema di fagioli, mescolate e aggiungete acqua di cottura a piacimento, fino a ottenere la cremosità che volete. Siate coraggiosǝ, la pasta e la crema ne assorbiranno più di quanta pensiate.

Servire i maccheroni e macinare al momento il pepe tostato.

Facoltativo: una grattata di Gondino, se lo avete. Evitate invece i formaggi a base di olio di cocco, a mio avviso poco adatti.

 
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from Faerioll

Non mi definirei una veterana del fediverso, ma ormai credo di averne capito abbastanza da aver individuato cosa gli manca. Il fandom. Il fandom di un argomento che non sia informatica, privacy e/o politica che riguarda i due argomenti precedenti. Al di là della mia personale esperienza che è comunque molto positiva purtroppo ho un po' la sensazione che il fediverso esista solo per parlare del fediverso.

Socialnetworkianamente parlando nasco nei forum, successivamente sono passata su livejournal per finire ora stabile su Tumblr, TwitterX e AO3. Ma una cosa che ho capito dai miei cyber pellegrinaggi è che queste piattaforme sono cresciute grazie al fandom. Supernatural, Harry Potter, MCU... sono argomenti che attirano le persone sui social come mosche sul miele (o sulla me*da se si parla di fandom che detestiamo). Non ho trovato realtà simili nel fediverso durante la mia (comunque ancora breve) esperienza. Forse misskey ci si avvicina per via degli anime. E ho adocchiato qualche community furry anche se erano tutte istanze bloccate da quasi ogni altra istanza.

So che per alcunə il fandom è roba “inferiore”, argomenti frivoli e sciocchi, ma per la mia esperienza di piattaforme che crescono grazie al numero di utenti, temo sia inevitabile vendere un po' l'anima al diavolo se si vuole vedere i propri numeri aumentare. Certo questo rischia di attirare ogni sorta di creatura della rete, ma nel fediverso esiste il sistema a istanze che permetterebbe di arginare eventuali fandom wars.

 
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from COSE NUOVE

È finito anche marzo che per me è stato un mese molto importante e che ricorderò per sempre. Non per le cose di cui parlo qui ovviamente, sarebbe un livello di follia che va troppo oltre anche per me. Nonostante gli impegni e la testa occupata da mille pensieri, sono riuscito comunque a segnarmi le cose nuove del mese. Che poi è una delle attività che mi distraggono e rilassano di più. Direi di iniziare!

GIOCHI

L'8 marzo è uscito in early access Star Racer, un gioco di corse in stile F-Zero con elementi combat, giocabile in singolo o in multiplayer locale fino a quattro giocatorɜ.

L'11 marzo è uscito Rebel Transmute, un metroidvania sci-fi con un'ottima pixel art.

Il 19 marzo è uscito Midnight Scenes: A Safe Place, quinto episodio di una serie di racconti horror realizzati da Octavi Navarro.

Il 22 marzo è uscito in early access AMEDAMA, un'avventura a scorrimento laterale in cui si è un'anima senza corpo che prima di svanire del tutto deve riuscire a salvare la sorella. Essendo un'anima si può possedere i diversi personaggi che si incontrano, avendo ogni volta armi e abilità diverse.

Il 22 è uscito anche Rise of the Ronin, un rpg open world ambientato in giappone nel Periodo Edo.

Il 25 marzo è uscito Between Horizons, un'avventura punta e clicca con ambientazione fantascientifica di DigiTales Interactive (Lacuna). È una detective story e la cosa interessante è che c'è l'autosave quando si risolve un caso ed è possibile anche sbagliare, la storia va avanti comunque con le dovute conseguenze.

Il 25 è uscito anche Ender Magnolia: Bloom in the Mist (early access), sequel di Ender Lilies: Quietus of the Knights, metroidvania di successo uscito tre anni fa.

Il 27 marzo è uscito Geneforge 2 – Infestation della Spiderweb Software, remastered del gioco del 2003. Si tratta di un classico crpg fantasy con visuale isometrica. Rispetto all'originale sono state aggiunte nuove zone da esplorare, nemici e quant'altro.

Il 28 marzo è uscito Open Roads, un'avventura on the road pubblicata da Annapurna. È la storia di una madre e una figlia che intraprendono un viaggio per indagare a fondo su alcuni segreti di famiglia. Carini i disegni 2D dei personaggi in un mondo 3D.

Il 28 è uscito anche One Last Breath, un'avventura a scorrimento laterale con elementi puzzle che ricorda molto Inside.

Sempre il 28 è uscito anche Pepper Grinder, un platform 2D la cui meccanica principale è l'uso di una trivella per muoversi velocemente nel terreno.


FILM

L'1 marzo è uscito Spaceman, film drammatico fantascientifico con Adam Sandler, diretto da Johan Renck, regista della serie Chernobyl. So che non ha avuto una buona accoglienza, ma sono curioso di vedere Adam Sandler in queste nuove vesti.

Il 7 marzo è uscito Drive-Away Dolls nei cinema italiani se non mi sbaglio solo in lingua originale. È una commedia on the road diretta da Ethan Cohen, con Margaret Qualley e Geraldine Viswanathan.

L'8 marzo dovrebbe essere uscito Love Lies Bleeding, anche se ancora non l'hanno proiettato dalle mie parti. È un thriller scritto e diretto da Rose Glass con Kristen Stewart, Katy O'Brian, Ed Harris, Dave Franco, Jena Malone, insomma un gran cast. Sono molto curioso.

Il 14 marzo è uscito La terra promessa (titolo originale Bastarden, in inglese The Promised Land), film danese/tedesco di Nikolaj Arcel con Mads Mikkelsen che interpreta un eroe di guerra che cerca di costruire una colonia in una terra considerata incoltivabile.

Il 21 marzo è uscito Kung Fu Panda 4, che non sto qui a spiegarvi di che si tratta. Devo dire che non sono così entusiasta, dal trailer sempra un po' more of the same.

Il 22 marzo è uscito Dead Dead Demon's Dededededestruction, prima parte di un film d'animazione giapponese che adatta l'omonimo manga, la seconda parte esce il 19 aprile. È un seinen fantascientifico con elementi slice of life perché nonostante ci sia un'invasione aliena in corso lɜ protagonistɜ continuano a vivere le proprie vite come sempre.


SERIE TV

L'1 marzo sono uscite le prime due puntate di The Completely Made-Up Adventures of Dick Turpin (in italiano: Le avventure senza capo né coda di Dick Turpin), miniserie comedy in sei episodi con Noel Fielding che interpreta un brigante fuori dagli schemi. Fa molto ridere, stupida al punto giusto.

Il 20 marzo sono uscite le prime due puntate di X-Men '97, serie animata sui mutanti che funge da sequel alla serie originale degli anni '90. Ho visto le prime due puntate e sono una bomba!

Il 21 marzo è uscita Il problema dei 3 corpi, serie tratta dalla serie di romanzi fantascientifici di Cixin Liu, di cui non voglio dire niente perché è difficile parlarne senza spoilerare. Non ho molta fiducia nella coppia Benioff e Weiss dopo quello che hanno fatto con Game of Thrones, anche se finché avevano materiale di partenza e non dovevano inventare nulla stavano andando anche piuttosto bene. In ogni caso gli darò un'opportunità, non mi aspetto niente ma sono già deluso (cit.). In realtà ci sarebbe anche una serie realizzata in Cina, Three-Body tratta dagli stessi libri, ho come la sensazione che quella possa essere più fedele ai libri.


LIBRI

Il 19 marzo è uscito (solo in inglese) Cascade Failure, un'avventura sci-fi di L. M. Sagas. Non conosco l'autrice e non ho idea se verrà mai tradotto in italiano, ma mi ispirava e quindi me lo sono segnato.


FUMETTI

Il 6 marzo è uscito il primo numero di Ultimate X-Men vol. 2, nuova serie sui mutanti realizzata interamente da Peach Momoko, già autrice di Demon Wars, un'altra serie sempre sugli X-Men ma in una versione alternativa. Peach Momoko ha uno stile tutto suo e completamente diverso dal classico fumetto americano, mi fa piacere che le abbiano affidato una serie principale.

Il 13 marzo è uscito il primo numero di Helen of Wyndhorn, serie scritta da Tom King e disegnata da Bilquis Evely per Dark Horse Comics. La protagonista è Helen che dopo la morte del padre, un famoso scrittore, si ritrova ad esplorare la tenuta enorme del nonno, in cui si nascondono dei segreti legati alle storie raccontate dal padre.

Il 20 marzo è uscito il primo numero di Dawnrunner, nuova serie di Ram V, con i disegni di Evan Cagle, pubblicata da Dark Horse Comics. Non sono un grande fan di mecha e mostri giganti, ma in qualche modo sono intrigato.


Di solito qui parlo delle cose che mi ispirano tra queste e delle cose vecchie che ho recuperato, ma voglio solo menzionare Dragon Ball che ho finito di leggere proprio nel mese della morte di Toriyama, che ha dato al finale un sapore ancora più malinconico.

Vi saluto! È iniziata la primavera che ci accompagnerà più velocemente di quanto pensiate al calore dell'estate. Un abbraccio a chi in questo momento sta bestemmiando per questa prospettiva e per l'allergia, vi sono vicino.

Cose di febbraio 2024

 
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from Parole

Ma perché

Ma come si potrebbe mettere fine a tanta devastazione? Ormai è chiaro un progetto di genocidio devastazione totale. Ma a chi spetterebbe mettere uno stop a Israele che si sente svincolato da qualunque decisione sovranazionale? Chi può fermare la barbarie? Altra barbarie? Altra morte. Che tristezza immensa al pensiero dei tanti bambini senza un futuro di pace. Bambini che cresceranno con un pensiero angosciante di paura, di sofferenza. Chi vive la guerra poi “muore” dentro in vita

 
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from Un Passato Migliore

CW: violenza di genere, sesso

Una “ragazza” è felice, ha trovato un Lidl non lontano da casa, davanti alla fermata del bus. Ha trovato anche il tofu a metà prezzo rispetto agli altri super e le lasagne vegane. E' la gioia della giornata, in un periodo tra lo stallo e la depressione, in cui Under My Skin, i Mapuche e il lavoro la trattengono dal dare ascolto ai frequenti sbadigli. Nei momenti liberi guida per gioco, felice di doversi concentrare su una cosa sola, automatica ma non scontata: tenere una macchina in traiettoria, senza ascoltare i pensieri. Oggi riesce persino a ricacciare le lacrime che sente mentre guarda il reparto carne per prendere il pollo alla sua compagna. Almeno il karma è quasi bilanciato. Si compra una birretta per festeggiare.

Esce soddisfatta dal super e attende il bus in ritardo di 10 minuti; non ci pensa, ne approfitta per catturare qualche Pokèmon e pensa a quando mostrerà alla sua compagna che non vuole forzarla a seguire la sua dieta, al contrario. Riesce a farsi spazio nella folla e sedersi in coda alla vettura, scambia uno sguardo con un'altra ragazza dall'eyeliner serpentino e il piercing sul ponte del naso; le piace pensare di essere numerosɜ e prima o poi coscientemente unitɜ, quantomeno non sole. Decide di scendere una fermata prima per fare meno strada, si avvicina alle porte dietro, il bus si ferma. Apre le porte davanti, per far salire le persone. Apre le porte centrali, per far scendere le persone. Le porte dietro rimangono chiuse. A volte capita, non si vede bene dalle telecamere: la “ragazza” si sporge, bussa sulla porta, chiede di aprire le porte dietro, chiede per favore, non riceve risposta, le altre porte si chiudono, il bus riparte.

Lei sa cos'è successo, non è la prima volta, ha già scoperto il mese scorso cosa c'è dall'altra parte del ponte, intorno alla fermata dopo il lavoro: niente, se non una giustificazione. Dalle porte davanti e dietro si sale, da quella in mezzo si scende, così dicono alcuni; nei mezzi non ci sono indicazioni visibili di tutto ciò. Quella volta lo sentì dal conducente, prima di scendere dalle porte davanti. Oggi è un vecchio seduto che dice, senza rivolgersi a lei, che “si scende dal mezzo”. Le piacerebbe dire di non aver sentito nulla, di non aver pensato di ringhiargli addosso, di tirare fuori la risposta che altre avrebbero avuto. Almeno il dito medio cerca di alzarsi. Scende alla fermata successiva e si incammina verso casa. “Ma so chi siete voi” pensa, “che vi nascondete dietro le regole che nemmeno i loro creatori conoscono, zelanti ad applicarle quando non ci sono necessità impellenti, quando non ci sono rischi di sicurezza, ingorghi o problemi di affollamento, quando non guardate chi vi sta davanti, quando non è un vostro simile a subirle. Quando è più facile impedire gratuitamente a qualcunə di continuare la giornata senza intoppi aggiuntivi che premere un pulsante e farla uscire, soddisfare una regola che non esiste realmente, se non nella vostra perversione. Vi siete eccitati? Avete sentito il sangue scorrervi fra le gambe nei pantaloni, vi ha guarito il pene in disuso, questo potere? Vi siete illusi di non aver più bisogno delle pillole per stare con una che non vi vuole da più di 2000 anni, ma illusa che non ci sia alternativa?” La strada è vuota. “Però siamo noi che, non ancora assuefatte, non possiamo rispondere, non possiamo insultarvi, non possiamo alzarvi le mani. Non è la violenza a risolvere le cose, giusto? E' così che dite quando vostra moglie, vostra figlia, la vostra fidanzata, anche vostra madre, volendo, si risvegliano dall'assuefazione o commettono l'errore di credere alla loro parola? E' questo che pensate quando ricordate loro “le regole” e gliele scrivete sulla pelle? Sono io, invece, che devo sputare queste parole in una stanza pagata 40€ -se sono fortunata- a seduta, fumare per metabolizzare quello che non posso sfogare perché ho la malsana idea di voler lasciare a miə figliə un passato migliore di quello che ho studiato io. Perché non ho il coraggio di rompervele in faccia le regole.” Guarda in alto il pezzo di cielo lasciato libero dai palazzi, le nuvole si stanno diradando. “Com'era nel '43, nella vostra vita precedente, quando facevate soltanto il vostro lavoro, piccoli burocrati senza occhi, ma dalle mani svelte? Sarebbe un torto agli scarafaggi insultarvi così, loro ripuliscono la vostra merda e riemergono dalle fogne per ricordarvi quello che avete fatto. Li sentite, mentre zampettiamo? Stiamo risalendo, e sarà il vostro turno. No, non tu precisamente, in Italia non si butta via niente, siamo primi in Europa per riciclo.”

Entra in casa, si guarda allo specchio e sorride. Apre la bocca per dire: “Certo che ne hai di fantasia cara, paragonare un conducente ai burocrati nazisti. Esagerata, come sempre!”

 
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from salagiochi

Perché in sala giochi si discuteva anche di musica


Non era un luogo consacrato al solo sperpero dei gettoni, agli scontri fratricidi a biliardino, alla rottura di antiche amicizie per l'applicazione piuttosto arbitraria delle regole dell'otto nero. Nelle sale giochi, qualcuno ascoltava anche musica.

Generalmente, era la frequentazione più matura a “introdurre” le ultime novità musicali, quelli che frequentavano più il bar che la sala; generalmente, non sempre. Un giorno, arriva questo tale, più anziano della media della mia cerchia di una ventina di anni: in quei tempi, ancora c'era un certo rispetto per le differenze di età, ora credono sia tutto un unico calderone, ma non è il posto per parlarne.

«Ho scoperto un gruppo fantastico, fanno canzoni che sono una bomba, e che ve lo dico a fare, bla bla bla...»

Noi lì, a pendere dalle sue labbra, aspettando il nome, alfine si decide: sono i TECURE!

«Tecure? E chi è 'sta gente? Forza, facci vedere il CD...»

The Cure. De Chiur, 'E Chiur in napoletano. Quel tale, di cui non ricordo il nome, ci aveva rivelano i The Cure, che all'epoca avevano già fatto 50 album, probabilmente.

Un altro tizio, invece, lo chiameremo Biaso (Biagio, in napoletano). Non si chiamava davvero così, era il nome con cui gli si rivolgeva continuamente un nostro amico. Alla fine, lo chiamavi Biaso e si girava pure! Aveva un Y10 color Y10. Li ricordate i colori Y10, epoca Autobianchi? Quei metallizzati sbiaditi, senza convinzione. La sua era verdognola, un verde molto tenue.

Un giorno arriva, parcheggia praticamente nella sala giochi, visibilmente eccitato per la scoperta musicale, colpi di clacson per stanarci. Usciamo, cosa sarà successo di così importante?

Si sporge, apre lo sportello destro, per meglio far fluire la musica.

  • Tiè tiè, sentite qua, guardate che gruppo ho scoperto... (Partono le note inconfondibili Sultans of swings a tutto volume)
  • Ma sono i Dire Straits!
  • Perché, li conoscete pure voi?

Chiudiamo col singolo “Il mio nome è mai più”. Lodevole l'intento, ancora trovo raccapricciante il risultato: non sono esattamente un grande appassionato degli artisti coinvolti e trovo la canzone brutta di suo. Un amico mio, invece, era abbastanza legato ai Ligabue e Litfiba della prima ora, era contro le guerre come tutte le persone sensate, era contro la NATO per appartenenza politica, quindi aveva comprato il singolo, ce lo stava mostrando, spiegandone le motivazioni. Non ricordo il prezzo preciso, mi pare 10.000 lire, facciamo così.

Si avvicina R., una persona che porto sempre nel cuore per tante avventute, incidentalmente anche The Pirate Bay prima di The Pirate Bay (tanto per capirci). Quasi glielo strappa da mano, coi suoi modi bruschi, ma R. era così, una persona molto energica. Ora lo sarà di meno, sapete: l'età.

  • Ma tu ti sei comprato questo CD con, quante canzoni, 2? E hai speso 10.000 lire per un CD con 2 canzoni, quando io con 5.000 lire te ne facevo uno con 15 o 16?
  • Sì, ma io ho pagato 10.000 lire perché è un'iniziativa di beneficenza...
  • Sì, ma con 5.000 lire io ti facevo un cd sano sano, mica 2 canzoni...
  • Ho capito, ma non è neanche per le canzoni, ce ne poteva stare pure mezza, mi importava la beneficenza e il messaggio...
  • Sì, ma sai quante canzoni ci mettevo in un CD, con 5.000 lire?

Non so se abbiano ancora finito di discuterne, nel 2024. Le guerre, intanto, continuano.

 
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from LKL

Essere di destra, quanto deve essere comodo


Non sono per il pensiero unico, saluterei con relativo, moderato sollievo l'esistenza di una destra sana, che nel mio paese non è mai esistita e mai esisterà, visti i trascorsi e il presente; un concetto assurdo, da riderne parossisticamente. All'estero, non so: ci sarà qualche eccezione virtuosa, probabilmente. Intanto, quanto deve essere più facile stare e votare a destra?

Non sono per il pensiero unico, saluterei con relativo, moderato sollievo l'esistenza di una destra sana, che nel mio paese non è mai esistita e mai esisterà, visti i trascorsi e il presente; un concetto assurdo, da riderne parossisticamente. All'estero, non so: ci sarà qualche eccezione virtuosa, probabilmente. Intanto, quanto deve essere più facile stare e votare a destra?

  • Hai una risposta immediata, riassumibile in 5 parole al massimo, per problemi che l'umanità si porta dietro dalla sua comparsa su questo pianeta. Puntualmente, è la risposta più stupida e autodistruttiva che si possa concepire.

  • Vivi e vuoi che i tuoi discendenti vivano in un mondo fossilizzato, anacronistico, plasmato su concetti brutali, databili all'epoca della caccia al mammut. Modi di essere legati a quando riuscire a vivere un'ora in più costituiva la massima preoccupazione. Ha sempre funzionato così e, quindi, funzionerà per sempre. Cambiare stanca.

  • Non devi preoccuparti del tuo essere in relazione col pianeta, tanto quanto puoi vivere ancora? 60, 50, 20 anni? L'importante è bruciare tutto e subito, quelli dopo possono arrangiarsi. E, tanto, il riscaldamento globale non esiste, lo testimonia il fatto che a gennaio si vede gente col maglione e, comunque, in estate ha sempre fatto caldo.

  • Che male vuoi che faccia una media di 800 SUV per 1.000 abitanti, bruciamo miliardi di tonnellate di petrolio e carbone e, visto che ci siamo, arrostiamoci su miliardi di animali, perché 2 chili di carne al giorno sono proprio il minimo sindacale. Tutto ciò che non ha un motore, a combustione, è per fricchettoni, figli dei fiori. Tranne il Signore degli Anelli, quello non è per i figli dei fiori.

  • La scienza, che non ne azzecca una, per esempio il Covid non è mai esistito. Tutta la scienza è una grossa balla, questi sapientoni dovrebbero fare la fine dei libri: finire nell'atmosfera sotto forma di anidride carbonica, ma tanto l'anidride carbonica è un'invenzione dei sapientoni.

  • Devono marcire tutti in galera (dopo una sana razione di manganellate) per qualsiasi cosa, ma se quella cosa qualsiasi la fai tu, di nascosto, allora va tutto bene. E quella cosa la fai, garantito. Dovrebbero ripristinare la pena di morte, guarda le cose come vanno bene dove è ancora applicata. Guarda come funziona, che deterrenza.

  • Finché stai bene tu, tutto il resto del mondo può morire in questo stesso istante.

  • Non devi preoccuparti dei diritti negati agli altri, quando puoi tenerti stretti i tuoi, quelli che ti sono caduti in testa casualmente, perché sei nato in un certo modo e in un certo posto. E se sei un maschio bianco, top del top.

  • Scegliere i tuoi rappresentanti è la cosa più facile che ci sia: basta individuare quelli che ripetono più accoratamente le fregnacce del primo punto di questa lista.

  • Non devi conoscere il significato della parola empatia, figuriamoci applicarlo.

Sapete che vi dico? Non proverò mai questa comodità, preferisco complicarmi la vita.

 
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from Kenobit

Riporto anche qui sul blog la mail inviata alla mailing list di Zona Warpa.

Contiene tutte le informazioni che vi servono per partecipare, come relatorǝ, espositorǝ o volontariǝ.

Innanzitutto, le date: 10-11 maggio – ROMA – Forte Prenestino 17-18 maggio – BARI – Bread&Roses

Come vedete, quest'anno abbiamo optato per delle doppie date su venerdì e sabato. Lo scopo è duplice: – Valorizzare al massimo i talk e gli interventi, evitando le sovrapposizioni dell'anno scorso (a causa delle quali alcuni talk non hanno avuto l'attenzione che meritavano) – Ottimizzare la resa per lǝ sviluppatorǝ che affronteranno un viaggio per partecipare.

Come si partecipa? Se volete portare un gioco o proporre un talk o un workshop, visitate www.zonawarpa.it e cliccate su “Partecipa alla call for proposals”. Compilate accuratamente il modulo per aiutarci nell'organizzazione. Ovviamente, vi invitiamo a condividere la call con chiunque possa essere interessato.

Se preferite, qui trovate il link diretto.

La call è aperta anche ai giochi da tavolo e alle autoproduzioni? Zona Warpa è un evento che nasce intorno ai videogiochi, ma l'anno scorso abbiamo ospitato con piacere anche giochi da tavolo e altri progetti legati al game design. Compilate tranquillamente il form!

Ci saranno tappe intermedie? Sì! Tra Roma e Bari faremo tappa all'Aquila, fermandoci tre giorni alle Case Matte. Sarà un evento più informale, uno spazio sperimentale che definiremo insieme a voi. Siete tuttǝ invitatǝ a giocare, creare e immaginare con noi. Chi vorrà potrà esporre i propri giochi, ma consigliamo caldamente di farlo anche in una delle due date principali (a Roma e a Bari), dove l'affluenza sarà più alta.

Ci saranno altre date? Sì, ma in futuro. Abbiamo in programma anche un minitour al nord, ma non sarà prima dell'autunno.

Ci sarà modo di partecipare come volontariǝ? Certamente. Ne parleremo in una mail futura. Grazie <3

In questo momento stiamo finalizzando il flyer (al quale sta lavorando Ratigher) e ci prepariamo a partire con la comunicazione sui social e sul Fediverso. Se avete dubbi, scriveteci a ciao@zonawarpa.it!

A presto! Collettivo Warpo

 
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from Parole

Gli angoli

Ad un angolo, vicino a Piazza Stesicoro, centralissima a Catania, da anni un signore vende piantine di tillandsia appoggiate su una pietra comunemente chiamata “rosa del deserto”. Anche quest’anno, come ormai da anni con la sua microscopica postazione con le piantine che sembrano quelle di sempre. Mi è tornato in mente questa mattina ripensando a volti che si incrociano e non si ricordano, al correre quotidiano, alla banalità dello starnazzare di tanti di noi. Lui è sempre lì, non so come possa campare con quel commercio ma di sicuro ha una bella abbronzatura.

 
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from Austindorf

E insomma, la notizia bomba di ieri è la morte -precocissima- di Akira Toriyama. Come al solito, quando accade qualcosa che mi colpisce, ho voglia di scriverne, per mettere in ordine i pensieri. Ieri non ce la facevo, perchè è stata proprio una cosa che mi ha scosso nel profondo, letteralmente un pezzo di vita che se ne va. Provo a farlo oggi, so che magari vi sembrerà un mare di parole inutili per un fumetto di mazzate, ma per tanti, TANTI di noi è stato qualcosa di più. Quindi se non vi interessa, passate pure oltre, io lo faccio lo stesso.

L'internet ieri è stato invaso dai pensieri di cordoglio per la morte di un'autore che ha avuto un impatto sul mondo del fumetto giapponese e mondiale come pochi altri nella storia, una cosa paragonabile a disney. Autori come Oda, Kishimoto sono cresciuti ammirandolo e oggi non avremmo One Piece, Bleach, Naruto e tanti altri shonen senza Dragonball. Ma il sensei Akira è stato importantissimo anche in tantissimi campi, dall'umorismo (ricordiamo che Dragonball nasce come fumetto umoristico; lo stile di dr.slump e arale è stato così seminale che oggi l'emoji delle cacca con gli occhietti viene da lì) al character design di moltissimi videogiochi (la saga di Dragon Quest, meno famosa in occidente di un Final Fantasy, praticamente ha creato il genere degli JRPG). E Dragonball, insomma, inutile dirlo, penso che chiunque abbia dai quarant'anni in giu lo conosca. Il fumetto è la seconda cosa piu venduta al mondo dopo la Bibbia, Goku ormai è il giappone, è stato ambasciatore delle olimpiadi 2020, ci sono pochi personaggi iconici come lui che sia apprezzato da più generazioni.

Ma cosa è stato Dragonball per me? Qualcosa che ha accompagnato tutta la mia crescita. A casa non vedevo Junior TV perchè l'antenna non beccava, ma a una certa Star Comics importò il fumetto. Il primo manga in Italia a uscire non ribaltato, nell'ordine di lettura alla giapponese. Le avventure di Goku Bambino, molto umoristiche, divertenti ma con momenti epici. Era il 1995 o giù di lì. Qualcosina di fumetto giapponese già leggevo, Orange Road, per esempio. Ma lì fu amore a prima vista. Questo connubio tra umorismo e mazzate, i tornei di arti marziali, il me ragazzino timido, gracile e cagionevole di salute sognava di essere questi guerrieri fortissimi. La prima kamehameha (prima che mediaset la trasformasse in “onda energeticaaaa”) che TUTTI abbiamo provato a fare. Anche tu, che mi stai leggendo, non negarlo. La scoperta di Nonsololibri, la fumetteria più bella di Trieste e della storia (non c'è mai stato e non ci sarà mai piu un posto così) dove andavi finita la scuola, discutevi col proprietario, sfogliavi per ore i manga dentro. Poi iniziavi a crescere tu, e cominciava a crescere nel fumetto anche Goku. Nella tua fame di info su dragonball, iniziavi a prendere tutte le fanzine in cui si parlava delle storie giapponesi che sarebbero arrivate qui dopo anni, facevi speculazioni in attesa di internet, guardavi queste immagini di goku grande e biondo e non capivi. Compravi poster a tonnellate e ci riempivi la camera, per la disperazione dei tuoi. Iniziavi pure a cercare di disegnare goku, anche se hai sempre fatto schifo. Discutevi con i tuoi amici dell'epoca delle battaglie con il red ribbon, oddio Goku reincontra il nonno, tenshinan che meraviglia, oddio il Grande Mago Piccolo. Ogni tanto beccavi qualche mezza puntata del cartone quando JTV lo faceva e imparavi la sigla jappo CHA LA HEAD CHA LA NANIGA OKITE MO KIBUN WA ENO ENO KAPAAAAA anche se non sapevi il significato. Poi il cartone arriva su mediaset e ti incazzi per la sigla italiana di giorgio vanni, ma alla fine ti entra e non se ne va più Vai alle superiori, inizia dragonball Z, goku è grande, ha figli, ha famiglia, la rivelazione shock che lui è l'equivalente giappo di superman, iniziano le battaglie di sangue e morte, il destino del mondo, l'umorismo cala e l'epicità aumenta. La Dynamic Italia inizia a far uscire film e OAV giapponesi della serie Z, che sono piu di una decina, e nonostante il prezzo altissimo (49.000 Lire per film che si e nò duravano un oretta) tu prendi tutto, anche quelli che a occhio moderno sono bruttarelli, perchè tu sei stanco di leggere e basta, vuoi vedere i tuoi eroi muoversi sullo schermo. Arriva Dragonball Z su Mediaset, e da li, praticamente non se ne andrà più, tipo la fleccher. LA saga Z dura 300 e passa episodi, con lungaggini assurde. Sei forse negli anni più belli della tua vita e non lo sai, non hai preoccupazioni di lavoro, vita, futuro e quant'altro. Vai a scuola, torni veloce a casa, è l'una e mezza, pranzi e guardi dragonball Z. Sei felice e non lo sai. Dopo un mese siamo al culmine della battaglia su Namecc, Freezer ammazza Crilin, Goku per la rabbia si trasforma nel Super Sayan, il look iconico che cambia la storia degli Shonen giappo. hai la pelle d'oca, non dico un'erezione ma siamo li. Telefoni al miglior amico dell'epoca, ne discutete tutto il pomeriggio. Nel frattempo, la tua altra passione (i videogiochi) ti porta a scoprire l'esistenza di un certo CHRONO TRIGGER, un rpg fatto da quelli di final fantasy. Scopri che il character design è fatto da Akira Toryama. Ti esplode il cervello anche perchè si rivela uno dei più bei titoli di questo genere nella storia. Uno dei finali segreti ha toryama che saluta i figli, un pò ti commuovi. Il manga continua a ritmo continuo, dopo gli alieni arrivano i viaggi nel tempo, i cyborg, alla fine i demoni con un ritorno all'antico umorismo. Personaggi memorabili come Vegeta, Mr Satan, Gohan grande che diventa super sayan 2, il sacrificio di goku con cell, momenti che restano scolpiti indelebili nella tua mente. Akira però si è stancato, il manga italiano finisce con il numero 62, ti lascia un vuoto dentro che cercherai di colmare con mille altri fumetti, ma niente più ti resterà nel cuore come questo. Arriva un seguito apocrifo, solamente supervisionato da Tory, Dragon Ball Gt, ma a parte alcune figate come il super sayan 4 e il finale finale, non ti emoziona. E' una cosa fredda, fatta per far cassa. Nel frattempo, ti giochi tutti i videogiochi che esistono su dragonball, la maggior parte di essi delle cloache invericonde. Ti fai bastare anche quelle porcherie di Ultimate Battle 22 e Final Bout GT per la prima playstation, perchè vuoi picchiarti con gli amici con i sayan. Nel corso degli anni, com il successo di db che non finice mai, le contnue repliche che lo portanto a conoscere a tutte le generazioni, iniziano finalmente a uscire i giochi belli. Budokai 3, che centinaia e centinaia di personaggi, FighterZ, Xenoverse, Kakaroth, invidi un pò i 14 enni di oggi perchè hanno a disposizione cose enormemente piu belle e giocabili di quelle che avevi tu, ma è giusto cosi. Dopo anni di silenzio e fumettini one-shot (Akira può letteralmente vivere di rendita) nel 2015 inzia dragonball Super, nuovo seguito che nel fumetto è curato da Toyotaro e nell'anime da Toei, tutto supervisionato dal Maestro. Carino, meglio del GT, ha dei momenti molto belli (l'ultra istinto) ma anche qui, forse sono veccchio io ormai, forse il tutto è stato reso più bambinesco per vendere a tutti, ma non c'è la passione, è tutto stereotipato, ha il mood delle ultime stagioni dei simpson. Goku in italiano poi senza la voce del compianto Torrisi non è lo stesso personaggio. La vedo come un'enorme fanfiction, la seguo con affetto, ma Dragonball è finito con Goku che se ne va ad allenare Uub, il suo successore.

E adesso Tory è morto. Forse Dragonball continuerà senza la sua supervisione, chi lo sa. Ma sento comunque come se se ne fosse andata una parte della mia giovinezza. Goku è sempre stato parte di me e sempre lo sarà. Mi ha divertito, commosso, fatto incazzare, insegnato a non arrendersi mai. L'alieno abbandonato sulla terra perchè considerato debole che con l'allenamento costante e l'incrollabile fiducia diventa sempre piu forte e batte chiunque gli si pari davanti, perchè non esiste un “elite” forte a prescindere. Capisci quando un qualcosa è assurto a mito, a leggenda, a qualcosa di più quando se ne parla ancora dal 1985. Quando vedi filmati su internet di padri che fanno l'onda energetica con i figli o che cantano le sigle di vanni alle fiere come se fosse un concerto di vasco rossi. Massi, anche se è cringe, anche quando trentacinquenni pesano le uova di pasqua per trovare Goku.

Ieri è stato bellissimo vedere quanta gente lo ha amato. Persone che organizzavano funerali vestiti da goku nei giochi online. Autori di fumetti che rivelano quanto sia stato di ispirazione. Solo i tg italiani hanno fatto errori osceni dicendo cose a caso e spesso attribuendogli opere sbagliate, ma ormai il giornalismo italiano è morto, è fatto da e per 60 enni ed è completamente scollegato dalla realtà-

Grazie Goku, grazie Sensei Akira, non ti dimenticheremo mai. MAI.

 
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from memorie


Mi è capitato di fare le medie ai tempi del C64, quando ancora costava parecchio (sulle 400.000 lire scarse), pur non essendo più una roba esclusivamente da ricchi; per la mia famiglia, per tutti quelli che conoscevo, quella era una grossa somma.
Mi comprarono il C64C, nel 1987, solo in seguito a una piccola vincita al lotto, lo prendemmo in un negozio di elettronica alle spalle della Ferrovia, assieme a un orologio della Inno-Hit, questa fusione italo-giapponese tra Elektromarket Innovazione e la Hitachi. 370.000 lire il Commodore, 18.000 l'orologio che , imperterrito, come se il passaggio di alcune decine di anni non lo riguardasse, impegnatissimo contare i secondi, ancora svetta in cucina. Del C64C, invece, mi è rimasto solo il manuale. In olandese. Ah, pure una montagna di ricordi.

Il primo giorno alle medie, l'incontro coi ripetenti incalliti, i cosiddetti asini. Gente di 13, 14 anni arenatasi al primo anno in quella che era la scuola più severa ed efficace della cittadina; nelle altre, unico requisito per la promozione sembrava essere la fedina penale pulita. Non essersi mai fatti beccare, almeno. Io piccolino, come son sempre stato, primo della classe, come son sempre stato (non che ciò mi abbia reso migliore di chiunque altro o assicurato chissà quale carriera: attualmente, sono un disoccupato tra milioni, dai risultati scolasti estremamente variegati, immagino). Loro grossi nel fisico e nell'età anagrafica, sembravano ormai straripare da quei banchetti, decisi a restarci per chissà quanti anni ancora. Gli asini. Finché i genitori non li avessero strappati alla scuola e catapultati nel magico mondo del lavoro manuale.

Come detto, a scuola andavo forte, ero tranquillo e tutto quanto, ma ben lungi dall'essere il tipico secchione con gli occhiali (quelli sarebbero venuti dopo), sempre chino sui libri, coi pensieri sempre rivolti al rendimento scolastico. Rettifico: chino sui libri sì, leggevo le enciclopedie come fossero romanzi, dalla prima pagina all'ultima, per poi passare al volume successivo, ma era per curiosità. La scuola, però, personalmente iniziava con una campanella e finiva con un'altra campanella.

Feci amicizia con questi asini che, a quanto pare, erano stati accuratamente evitati dai secchioni degli anni precedenti. Il pomeriggio, andavo a studiare a casa loro; case generalmente povere, come la mia, anche di più. Non conosco il vostro tenore di vita, ma vi ricordate le case di quando si viveva meglio? Non c'era praticamente nulla, a parte il necessario alla sopravvivenza. Neanche i ventilatori, d'estate si moriva di caldo e basta. Neanche i colori nel televisore: ho visto tutti i cartoni della mia infanzia in bianco e nero, pure il mio C64C, figlio di un terno al lotto, era attaccato a una robaccia in bianco e nero, un televisore antico con l'antenna dritta e l'antenna tonda. Prima, però, potevamo permetterci la villeggiatura, mica come ora; prima sì che si era ricchi.

I loro genitori, le mamme in particolare, visto che i padri li si vedeva poco perché ancora a lavoro, sulle prime si stupivano: ma come, il primo della classe che viene in questa casetta buia e umida, a studiare con quell'asino di mio figlio? Non me ne rendevo conto, all'epoca: oggi, questa cosa mi fa star male, non dovrebbe essere così, mai. Vedevo la gioia nei loro occhi e la sentivo nelle loro voci, perché? Che stava accadendo di strano, qualcuno mi nascondeva qualcosa?

Altro che asini, i loro figli: erano ragazzi intelligenti e curiosi come molti altri, avevano solo bisogno di essere coinvolti, di non finire ai margini. Il pomeriggio, ripeto, andavo da loro e si studiava: non troppo, non poco. Il giusto. Chiusa la parentesi scolastica quotidiana, quelle mamme si addolcivano e ci spalacavano le porte dei videogiochi, si smettevano i panni di studenti e si indossavano quelli di ragazzini.
Una giusta dose di C64/C16/Vic-20, alcune raccolte in cassettine delle edicole, perché non ero il solo ad avere un computer “per studiare”, ovviamente: terno al lotto o meno, tutti i bravi genitori facevano i salti mortali per i figli. Si guardava Ken il guerriero, probabilmente una replica della replica. Dopo, si usciva, quei pomeriggi sembravano non finire mai. Una capatina in sala giochi, 200 lire in tre o quattro, qualche calcio a un Super Santos storto (quasi un pallone da rugby) in una stradina qualsiasi, le macchine non erano onnipresenti come oggi e la gente, a riguardo, era più elastica: bastava che il pallone non finisse in un vetro e non si facesse troppo schiamazzo, anche loro avevano figli intenti a giocare a pallone nelle traverse degli altri.

Intanto, gli ex asini si erano presto integrati con tutta la scolaresca, ormai un gruppo, non un “noi” e un “loro”, chiudendo una volta per tutte con le bocciature, superando il triennio grazie a quel poco che era mancato prima.

Quei pomeriggi me li ricordo ancora, mi fanno star bene ancora oggi. L'unica fiaba a lieto fine della mia vita. Sono anni che non vedo più i miei amici delle medie, non li vedrò più di sicuro, ora che vivo in un'altra regione. Spero che si ricordino anche loro di quei pomeriggi.

 
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from memorie


Avete avuto un coniglio come animale da compagnia? Sicuramente il simpaticone di turno vi avrà posto la domanda, credendosi divertente, immaginandosi come un novello Woody Allen.

Lamù è stata la nostra seconda coniglia, arrivata all'improvviso. Stava per lasciarci ancor prima che la vedessimo, poi ha vissuto molto a lungo per un batuffolo della sua specie. Jack, battezzato così da mia sorella, all'epoca vittima delle smancerie di Titanic, l'avevamo voluto e ci ha lasciato molto presto, per un qualche problema intestiale, nel giro di poche ore, senza assolutamente nulla che lo desse a intendere.

Era un diavolo della Tasmania, quello dei cartoni, più che un coniglio. Una furia scatenata, non c'era posto dove non saltasse o antro in miniatura in cui non andasse a rintanarsi. Si incastrò nel retro del bidet, una volta: sembrava scomparso, pensammo fosse scappato dalla porta o lanciatosi dal balcone, invece stava lì. Lamù, invece, era una dolcissima e mansueta fifona. Un salto di una quarantina di centimetri (salire o scendere dal mio letto) richiedeva una preparazione quasi pari a quella che aveva portato gli uomini sulla Luna, preceduta da ripensamenti su ripensamenti. Si dimostrava buffamente aggressiva solo quando mettevi le mani nella gabbia, profanando il suo santuario.

Il pomeriggio la lasciavamo libera per la casa; ricordo gli inseguimenti serali per convincerla a rientrare in gabbia, lei davanti a sgusciare tra tavoli e sedie, corse folli in balcone, fino a quando cedeva. E ogni giorno della sua vita, appena aperta la gabbia, è venuta a farmi compagnia nella mia stanza. Io al computer, lei un metro circa alla mia sinistra, nel suo posticino preferito, raggomitolata in un gomitolo bianco (era una coniglia volpe, così mi pare si chiamino, tutta bianca con gli occhi rossi) quando faceva freddo, sdraiata quando fa caldo, come si sdraiano i conigli.

Poi, come dicevo, son passati quelli che per loro sono molti anni. Cataratta prima a un occhio, poi l'altro, alla fine è diventata completamente cieca. Nonostante ciò, ogni giorno veniva a trovarmi nella mia stanza, rimbalzando come la pallina di un flipper lungo il corridoio, con una volontà inarrestabile, fino al suo posticino al mio fianco.

Poi abbiamo scoperto la malattia, probabilmente quella che colpisce, prima o poi, buona parte delle coniglie. E, ancora, ogni giorno, fino all'ultimo giorno della sua vita, è venuta da me, rimbalzando contro le pareti nel suo buio personale, negli ultimi tempi dovevamo prenderla in braccio e posarla nella gabbia, perché non aveva più la forza di scavalcare quel minuscolo ostacolo.

Ogni sera, prima di spegnere le luci in cucina, dove stava la gabbia, le davo un pezzettino di biscotto, fino agli ultimi giorni è venuta a rosicchiarlo, con convinzione sempre minore. Una sera, no: avevo capito, non ce ne sarebbero state altre.

Era una notte a cavallo tra il primo e il secondo giorno di giugno, è stata così garbata da scegliere un giorno festivo, in modo da potermi lasciar piangere a casa, senza dover dar conto a nessuno. Vado a dare un'occhiata, è come se mi stesse aspettando (così han fatto tutti i nostri animali). Mi vede, azzarda un mezzo giro nella gabbia e ci lascia.

E voi, i vostri animali li mangiate? Amici, parenti, conoscenti...mangiate anche loro? Se qualcuno chiede, vorrà dire che è usanza.

 
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from COSE NUOVE

Una puntata leggermente in ritardo, è un periodo un po' impegnativo per me, ma la cosa bella è che non ce ne frega un pippero. Ad ogni modo, la mia attività preferita di riempire le mie wishlist/watchlist va comunque avanti. Vediamo cosa ci ha riservato febbraio!

GIOCHI

Il 6 febbraio è uscito Sheepy: A Short Adventure, un minigioco gratuito in cui un pupazzo viene portato in vita e si ritrova ad esplorare un mondo che sembra abbandonato e in rovina.

Il 12 febbraio è uscito Banishers: Ghosts of New Eden, gioco della Don't Nod (Life is Strange). Si tratta di un action rpg con una forte componente narrativa. È ambientato in un mondo pieno di magia, spiriti e maledizioni, lɜ due protagonistɜ sono chiamatɜ a decidere il fato di questi spiriti che infestano New Eden, un insediamento nella Nord America di fine '600.

Il 12 è uscito anche Airhead, un metroidvania in cui bisogna portare in salvo una testa piena d'aria prima che si sgonfi.

Il 12 è uscito anche Epic Party Quest, un party game che si gioca in multiplayer locale fino a quattro giocatori in cui ci si sfida in diversi minigiochi.

Il 13 febbraio è uscito Ultros, un metroidvania ambientato in un mondo molto colorato e pieno di vita. Ti risvegli in questo luogo dopo esserti schiantatə con la tua navicella e inizi a esplorarlo per scoprirne tutti i segreti. Il combattimento è alternato a momenti in cui semini nuova vita in giro.

Il 14 febbraio è uscito Lords of Exile, un action platformer a 8-bit dal sapore nostalgico.

Sempre sulla stessa onda nostalgica, il 14 è uscito anche The Adventures of The Black Hawk, un'avventura punta e clicca che dire che ricorda Monkey Island e le vecchie avventure grafiche anni 90 è un eufemismo.

Il 14 è uscito anche FROGUE. Solitamente mi tengo alla larga dai roguelite e dai bullet hell, ma questo è qualcosa che non ho mai visto (almeno io, poi magari ce ne sono migliaia simili che non conosco). È un roguelite, sì, ma la cosa particolare è che la capacità di fermare il tempo lo trasforma in un platformer a turni!

Il 20 febbraio è uscito Balatro, un deckbuilder roguelike che si basa sul poker stravolgendolo con carte e combinazioni speciali. Neanche questo rientra proprio nel mio genere, ma sta avendo parecchio successo e ha stuzzicato la mia curiosità.

Il 22 febbraio è uscita finalmente la versione 1.0 di Inkulinati, che era in early access ormai da più di un anno, o forse anche di più, non ricordo. È uno strategico a turni in cui si gioca con le miniature dei manoscritti medievali. Solo per l'idea originale andrebbe provato.

Il 22 febbraio è uscito anche Quick Quest, un platform roguelite con livelli generati proceduralmente dallo stile retro. Sembra molto ben fatto, lɜ autorɜ sono quellɜ di Garlic, un altro platformer che ho in lista, e soprattutto di Dragon Blazers, che arriverà l'anno prossimo credo.

Il 27 febbraio è uscito Terror at Oakheart, un'avventura horror ispirata ai film degli anni '80, con un serial killer in maschera sotto l'influenza di un mostro lovecraftiano.

Il 29 febbraio è uscito A Void Hope, sì, un'altra avventura in pixel art, questi sono i miei gusti, si è capito lol. Qui abbiamo un'ambientazione dark ed elementi puzzle, forse è leggermente più elaborato rispetto al gioco precedente. Anche le musiche non sembrano per niente male.

Il 29 febbraio è uscito anche la versione 1.0 di Secrets of Grindea dopo ben NOVE ANNI in accesso anticipato (e di cui non sapevo niente fino a poco tempo fa). Si tratta di un rpg giocabile in solitaria o in co-op fino a quattro giocatori, un'avventura piena di mostri, tesori, boss fight e minigiochi che sembra veramente ben fatta. Nove anni di lavoro meritano una chance.


FILM

Il 2 febbraio è uscito Orion e il Buio, diretto da Sean Charmatz, basato sul libro illustrato di Emma Yarlett e sceneggiato da Charlie Kaufman che, per chi non ce l'ha presente, è l'autore tra le altre cose di Eternal Sunshine of the Spotless Mind, Being John Malkovich e Anomalisa. Il film parte da una premessa semplice: un bambino deve affrontare la sua paura del buio. Il film non è stato accolto benissimo, ma solo per la presenza di Charlie Kaufman merita una chance.

Il 14 febbraio è uscito in Italia Past Lives, film A24 scritto e diretto da Celine Song. È la storia di due amicɜ d'infanzia che si perdono perché lei emigra dalla Corea del Sud agli Stati Uniti e si ritrovano dopo anni quando le loro vite sono andate avanti.

Il 22 febbraio è uscito in Italia La zona d'interesse (The Zone of Interest), film polacco-britannico diretto da Jonathan Glazer. Parla della vita di Rudolf Höss, comandante del campo di concentramento di Auschwitz e della sua famiglia che vive a un passo da lì.

Il 29 febbraio è uscito in Italia La sala professori, film tedesco diretto da İlker Çatak in cui una professoressa affronta una situazione problematica a scuola, dove unə dellɜ suɜ studentɜ è accusatə di furto.


SERIE TV

L'11 febbraio è uscito Ninja Kamui, un anime originale prodotto da Adult Swim. Il protagonista è un ex ninja che si è ritirato a vita privata con la propria famiglia nascondendo la sua identità. Ovviamente non andrà tutto liscio. Ho visto le prime puntate e mi sta piaciucchiando. Il protagonista è doppiato da uno dei miei doppiatori preferiti: Kenjiro Tsuda, che se non sapete chi è vi dico qualche nome: Nanami di Jujutsu Kaisen, Kishibe di Chainsaw Man, Tatsu di La via del grembiule, ecc.

Il 15 febbraio è uscita la settima e credo ultima stagione di Young Sheldon, lo spin-off di The Big Bang Theory.

Il 23 febbraio è uscita The Second Best Hospital in the Galaxy, serie animata creata da Cirocco Dunlap (Russian Doll), con Stephanie Hsu, Kieran Culkin, Natasha Lyonne, Greta Lee e altrɜ. La serie è una commedia fantascientifica e lɜ protagonistɜ sono due medicɜ, come si può capire anche dal titolo.

Il 27 febbraio sono uscite le prime due puntate di Shogun, serie ambientata nel Giappone feudale in cui un marinaio inglese naufraga appunto in Giappone e si ritrova in questo paese con una cultura completamente diversa dalla sua. Le puntate successive usciranno settimanalmente.


LIBRI

Il 20 febbraio è finalmente uscita la traduzione italiana di Tatami Galaxy, romanzo di Tomihiko Morimi del 2004 dal quale è stata tratta la serie diretta da Masaaki Yuasa del 2010.

Il 23 febbraio è uscita l'edizione italiana di Mickey7, romanzo fantascientifico di Edward Ashton dal quale sarà tratto anche un film che dovrebbe uscire l'anno prossimo, diretto da Bong Joon-ho e con Robert Pattinson come attore protagonista (più altrɜ attorɜ incredibili nel cast).


FUMETTI

Il 14 febbraio è uscito il primo numero di The Displaced, miniserie in cinque numeri scritta da Ed Brisson con i disegni di Luca Casalanguida. La storia parte con la scomparsa di una città intera e di centinaia di migliaia di abitanti, di cui nessunə si ricorda, e anche lɜ sopravvissutɜ piano piano vengono dimenticatɜ. Dovranno cercare il modo di sopravvivere.

Il 15 febbraio è arrivato in Italia il primo volume di Uncle From Another World, manga di Hotondoshindeiru dal quale è stato tratto un anime molto carino che ho visto l'anno scorso. È uno stravolgimento del genere isekai, perché lo zio del protagonista dopo diciassette anni si è risvegliato dal coma con dei superpoteri, perché tutto quel tempo lo ha passato in un altro mondo.

Il 21 febbraio è uscito il primo numero di The Six Fingers, anche questa una miniserie in cinque numeri, scritta da Dan Watters e disegnata da Sumit Kumar. L'ambientazione è futuristica un po' dark e la storia parla di uno studente di archeologia che commette un omicidio di cui però non ha memoria.


Di tutte queste cose ho visto solo Past Lives, che mi è piaciuto ma non tanto quanto mi aspettavo, forse avevo aspettative troppo alte che spero non vengano disattese anche per La zona di interesse e La sala professori che andrò a vedere nei prossimi giorni, spero. Ho iniziato anche Ninja Kamui e Young Sheldon, ma sto solo alle prime puntate, nei prossimi giorni darò un'occhiata a Shogun per capire se davvero merita così tanto come dicono.

Di cose vecchie che ho recuperato non c'è niente degno di nota tranne Plaga Zombie (1997), visto in diretta su telekenobit insieme a uno dellɜ autorɜ!

Spero, come sempre, che qualcosa abbia stuzzicato il vostro interesse, da Cose Nuove è tutto per oggi, ciao! * sigla finale lalalalala *

Cose di gennaio 2024

 
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from basseaspettativepodcast

Ha fatto scandalo la notizia che Automattic venderà i dati di Tumblr.com e Wordpress.com a OpenAI e Midjourney.

https://readwrite.com/tumblr-and-wordpress-to-sell-user-data-to-train-ai-models/

Come è già successo in altri casi (Adobe, Instagram), il cambiamento è stato introdotto in sordina ed è un opt-in di default: significa che se NON si vuole che i propri contenuti finiscano nei dataset di training bisogna attivarsi per disabilitare l'opzione.

Purtroppo questa è solo l'ennesima puntata di una triste storia che sta vedendo le aziende web, già in crisi a causa del credit crunch, fare cassa in ogni modo possibile. L'“intelligenza artificiale” è dove girano i soldi e quindi ora si vendono i dati (anche) alle aziende che creano i modelli.

Anzi, quello che probabilmente sta succedendo è che si sta in un certo senso “regolarizzando” una pratica che era già in atto: i post di Wordpress e Tumblr erano con tutta probabilità già presenti nei dataset che avevano rubacchiato contenuti in giro per il web e ora Automattic cerca di guadagnarci qualcosa.

Uno degli interrogativi più interessanti riguardo la questione è cosa succede nel caso in cui un blog decida di fare l'opt-out dopo che i dati sono già stati condivisi: esistono processi di Automattic per assicurarsi che i dati vengano effettivamente rimossi dal training set di OpenAI e Midjourney? E quanto tempo sarà necessario perché la rimozione si rifletta sui modelli pubblicamente disponibili?

Il trend dell'utilizzo dei dati degli utenti per l'allenamento di modelli si riscontra anche in quello che è successo a Reddit e Twitter, che hanno prima chiuso le API che permettevano di accedere ai contenuti e ora sono l'uno (Reddit) in trattativa per vendere i dati a Google e l'altro (Twitter) direttamente nel mercato dell'IA con X.ai/Grok. Per questo secondo caso c'è anche la ciliegina sulla torta di una causa intentata ai danni di OpenAI da Elon Musk, ufficialmente perché l'azienda avrebbe tradito il mandato di sviluppare l'IA “a favore di tutta l'umanità”, ma forse anche col fine di ostacolare un diretto concorrente di mercato.

In tutto questo l'Unione Europea, che al momento sembra l'unica entità interessata a tutelare gli utenti e regolamentare l'introduzione degli strumenti basati su “intelligenza artificiale” nella società non ha alcun tipo di protezione per questi casi in cui le aziende decidono di vendere i dati dei loro utenti per uno scopo che non era coperto dagli accordi utente stipulati inizialmente.

 
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