Ho interrogato l'intelligenza artificiale sui bumper pubblicitari Rai (PRIMA PARTE)

Prima pubblicazione: 9 febbraio 2025

Necessaria premessa: non avevo mai usato l'intelligenza artificiale prima di oggi. Ma stamattina, complice il brutto tempo di questa domenica che avrebbe invogliato anche la più attiva persona del mondo a stare a casa, m'è venuto lo schiribizzo di chiedere all'IA cosa ne sapesse sui bumper pubblicitari Rai degli anni Settanta, Ottanta e Novanta.

Le sigle pubblicitarie usate dalla Rai negli ultimi decenni dello scorso millennio sono un argomento poco trattato su Internet. Vent'anni fa, all'epoca del Web 1.0, se ne parlava più spesso. Magari i ricordi erano ancora vivi nella mente e nel cuore di tante persone, magari il Web era più libero e non incastrato nelle catene dei like e delle tendenze. Ma per quanto allora girassero meno informazioni, c'era una bella comunità che discuteva appassionatamente di questi tempi che ora non c'è più. E siccome le IA pescano informazioni da roba pre-esistente, la curiosità di capire cosa avessero ottenuto da quella poca carne che c'era sul fuoco del Web mi stava rosicchiando il cervello. Così, cellulare alla mano, ho fatto un po' di tentativi.

PRIMO TENTATIVO: CHATGPT

Che uno lo voglia o no, la prima cosa che viene in mente quando si pensa all'intelligenza artificiale è ChatGPT. Così vado sul sito e pongo all'Amico Computer qualche domanda semplice, della serie "descrivi il bumper tal dei tali". Inizialmente, provo coi bumper Caramelle e Palla/fiore.

In generale, a prima vista, le descrizioni sembrano azzeccate: ChatGPT parla di "caramelle colorate che si muovevano in modo dinamico" e di una "palla colorata (spesso con sfumature vivaci)" che "si trasformava in un fiore che sbocciava". Tuttavia, compaiono anche delle imprecisioni: il bumper diventa uno "spot" e i bumper in generale diventano "brevi intermezzi pubblicitari". Inoltre, le risposte sono piene di commenti personali, che occupano gran parte del testo e in generale non si adattano bene ai bumper. Il bumper Caramelle, ad esempio, "cercava di evocare un senso di freschezza e piacere, proponendo le caramelle come un piccolo momento di piacere quotidiano." In realtà, nel bumper non si vedono vere e proprie caramelle, ma forme geometriche che assomigliano molto, ma molto molto vagamente a caramelle. Nel bumper Palla/fiore, invece, la combinazione dei due oggetti "risultava suggestiva e visivamente affascinante". Ci sta pure come commento. Per me che all'epoca ero un bambino, è anche perfettamente corrispondente alla realtà. ma come ti è venuto in mente di scriverlo, Amico Computer?

I guai aumentano quando si chiede a ChatGPT del bumper Carte francesi. "[E]vocava eleganza, classe e un'atmosfera raffinata". Magari avrà visto la parola "francesi" come simbolo di raffinatezza, ma la sigla era minimale e geometrica, non barocca. "Nel bumper, venivano mostrate carte da gioco che venivano manipolate [...]". Assolutamente no. Nel bumper venivano mostrati i simboli dei quattro semi delle carte francesi, non carte vere e proprie. "Le immagini erano spesso accompagnate da una musica elegante [...]" Arifacce co' 'st'eleganza. La musica consisteva di cinque note sintetiche e durava credo meno di due secondi. Puoi anche chiamarla eleganza, ma vedi, caro Amico Computer, quando mi riempi il testo di giudizi e mi sballi la descrizione, che era l'unica cosa che ti avevo chiesto, mi sembri come un ragazzo che improvvisa in un'interrogazione per cui ha studiato poco.

Faccio altre prove con i bumper Farfalle/cornice", Aquilone e Palla/reticolo, ma ottengo risultati simili. In più, non riesco a capire da dove l'Amico Computer abbia preso questi giudizi. Non ci sono link, note o fonti. Vorrei fare altri tentativi, ma ricevo un messaggio di errore: probabilmente sono stato troppo veloce nel porre domande, vengo tacciato di "attività anomala" e sono costretto ad aspettare. A questo punto, decido di cambiare tutto e mi dirigo a testa alta verso Copilot.

SECONDO TENTATIVO: COPILOT

Descrivi Palla/fiore (bumper pubblicitario RAI), chiedo a Copilot, imitando la grafia che uso per i titoli di questo sito. Immaginate la mia faccia quando mi accorgo che la risposta, anche se breve, è quasi perfetta: l'Amico Computer stavolta indovina il periodo, indovina la descrizione, non aggiunge giudizi e indovina quasi perfettamente gli anni di trasmissione (1987-1989, secondo lui). Ci sono anche tre note a piè di pagina che rimandano a video su Youtube. Una delle note è sbagliata, perché punta al bumper Fiori di metà anni Ottanta, ma del resto anche su questo sito ho dovuto mettere delle avvertenze per invitare i lettori a non confondere le due sigle. Test superato, quindi?

Faccio un altro tentativo. Descrivi "Informazione pubblicitaria (bumper pubblicitario Rai)".

(NOTA: Questa è una domanda difficile, dato che il bumper è stato ritrovato pochissimo tempo fa.)

Niente da fare, non va, Copilot sbaglia il periodo parlando di "esempio iconico degli anni '80", ma in realtà il bumper è degli anni '70. Il resto del testo generato è simile a quelli che uscivano con ChatGPT: giudizi personali, spiegazioni su cosa sia un bumper in generale. Anche stavolta c'è un link a piè di pagina, ma punta a un video inesistente. Mi sa che mi tocca riprovare.

Chiedo all'Amico Computer di descrivermi il bumper Pavone. Nel testo generato manca l'informazione più importante, e cioè che il bumper andava in onda solo su Rai 3. Il testo contiene strani giudizi e si chiude con un commento soggettivo sull'"eleganza" del bumper (mo' gliela buco 'st'eleganza, è già la seconda volta in una giornata). Ma tutto il resto non solo è generalmente corretto, ma per poco non mi fa svenire in mezzo alla via Emilia.

L'Amico Computer mi fa notare che il bumper mostrava 'un pavone che "fa la ruota"' e che era 'utilizzato per aprire, chiudere o inframmezzare la pubblicità'. Che mi venisse un colpo. Queste non sono parole a caso. Queste sono le parole, carattere per carattere, comprese le virgolette, della sezione NONSOLOSPOT - Bumpers à go-go del sito spot80.it, così come erano scritte vent'anni fa. Lo stesso sito è stato chiuso più di un decennio fa: ora c'è spot80.tv, ma non si occupa più di bumper pubblicitari. Probabilmente qualcuno ha riutilizzato quelle parole nella descrizione di qualche video o in qualche sito e Copilot le ha ripescate. Vai a capire, non mi sono messo a cercare. Ma l'effetto è stato come una martellata in testa. Vuol dire che quel sito ha veramente fatto la storia dello studio delle sigle e degli spot TV degli anni '80, se dopo vent'anni qualcuno lo cita ancora. E pazienza se a citarlo è una macchina, che non sa quello che sta facendo e perché lo sta facendo.

La cosa mi dà fiducia. Chiedo anche a Copilot del bumper Informazioni pubblicitarie, ma non ottengo granché. Provo allora con una domanda generica. "Parla dei bumper pubblicitari rai 1979-1982". Qui succede una cosa strana: la risposta non è delle migliori, perché è di nuovo piena di giudizi soggettivi e di informazioni sui bumper in generale, ma la cosa particolare è che come esempio mi viene citato il bumper Informazioni pubblicitarie. Cioè quello che gli avevo chiesto nella domanda precedente, e di cui Copilot non sapeva niente. Ora invece lo conosce. Sembra come se l'Amico Computer stia imparando da quello che gli dico io.

Va bene. Siamo più generici e chiediamo di parlare solamente dei bumper pubblicitari Rai in generale nel periodo 1973-2000. La risposta contiene qualche esempio di bumper, pochissime informazioni e molti giudizi soggettivi per l'ennesima volta, ma ottengo la conferma di quello che pensavo: gli esempi che mi vengono proposti sono esattamente gli stessi di cui avevo parlato prima, e nessun altro. In pratica, ho insegnato a Copilot un argomento da zero.

Allora, dico, proviamo con un paio di domande difficili a trabocchetto. Quale bumper pubblicitario rai cambiava a seconda delle stagioni? Risposta: il bumper Pennello. La risposta è giusta e anche i link sono corretti. Benone. Quale sigla Rai usava come colonna sonora Natural Blues di Moby? Risposta: 'era quella del programma "Superquark"'. Stavolta caschi male. Sull'album Play non c'era mica Aria sulla quarta corda cantata dagli Swingle Singers.

Va bene, buttiamo la maschera. Chiedo all'Amico Computer quanti bumper Rai ha imparato oggi. Mi fa la lista completa di tutti i bumper di cui abbiamo parlato e mi ringrazia pure per averglieli insegnati. Visto che a essere diretti si ottiene tutto? Mi dirigo verso casa, inizio a preparare il pranzo e progetto la fase tre del mio piano.

TERZO TENTATIVO: LE CHAT di MISTRAL AI

Mentre sto davanti ai fornelli, leggo su Bluesky di un'AI europea chiamata Mistral. Benissimo. dopo pranzo proviamo. Finito di mangiare, la cerco su DuckDuckGo e mi si para davanti una chat chiamata "Le Chat" (non è uno scherzo). Inizio a proporre le stesse domandine iniziali facili che avevo proposto a ChatGPT e Copilot.

Il risultato è che questo Mistral è una BOMBA A OROLOGERIA. Le descrizioni sono perfette. Gli anni di trasmissione sono perfetti. Chiedo di sei o sette bumper pubblicitari e non ne sbaglia uno! Chiedo anche la domanda a trabocchetto sul bumper che cambiava a seconda delle stagioni, e lui non solo risponde correttamente Pennello ma mi elenca anche quali elementi grafici cambiavano a seconda della stagione (foglie autunnali che cadono, neve invernale, ...). Gli chiedo del bumper Informazioni pubblicitarie (era la domanda difficile su cui Copilot era caduto) e non solo mi azzecca l'anno esatto, ma nota anche la somiglianza con lo stile dei quadri di Mondrian.

Noto inoltre che anche in questo caso ci sono le note a piè di pagina e che c'è un bottoncino con scritto "Fonti". Vado a vedere quali sono le fonti usate e mi accorgo che, a differenza di Copilot, che citava grandi piattaforme come Youtube, Mistral cita invece siti particolari, più di nicchia, come La nuvola delle sigle, questo stesso sito e... la versione precedente di Sigleitaliane, che però avevo cancellato durante l'inverno 2023/24. Evidentemente gli è rimasta in memoria. Concentrarsi sulle fonti più particolari gli ha permesso di dare informazioni più precise.

Tento anche stavolta di fare all'Amico Computer domande sui bumper nei film. Mistral si comporta meglio di Copilot e descrive scene di film in cui compaiono i bumper RAI nei film, ma purtroppo scambia i film tra di loro. Ad esempio, se chiedo all'Amico Computer in quale film si sente l'audio del bumper Noce (la risposta giusta è Tutti dentro, di e con Alberto Sordi), la risposta di Mistral non contiene nessun titolo cinematografico, ma contiene riferimenti a una scena di un film in cui si sente un'altra sigla, e cioè il bumper Televisori. La scena è descritta correttamente, ma si trova in un altro film: Mistral ha purtroppo confuso Tutti dentro con Buongiorno, notte di Marco Bellocchio. Poco male. Ormai ho imparato che l'Amico Computer sa imparare. Gli faccio notare gli errori, aspetto un po' e... le risposte sono corrette.

Tentiamo ora una domanda a super-trabocchetto: chiediamogli del bumper Centrino. Questo è veramente l'inganno della cadrega, perché fa riferimento a un evento accaduto su un forum vent'anni fa, ed è praticamente impossibile che Mistral lo sappia. All'epoca, un'utente di un forum ci chiese se conoscevamo un bumper Rai che mostrava un centrino. Per giorni e giorni nessuno sapeva di quale sigla si stesse parlando. Tutto questo andò avanti finché l'utente stessa ci disse di averlo trovato: era quello che noialtri chiamavamo "bumper Caleidoscopio". Nei disegni animati della sigla, noi ci avevamo visto le immagini di un caleidoscopio, mentre lei ci aveva visto un centrotavola ricamato. Ho raccontato questo aneddoto per farvi capire il seguito, e anche per rimarcare che i soprannomi dati alle sigle da Sigleitaliane non sono univoci ma soggettivi.

Chiedo a Mistral di descrivermi il bumper "Centrino", e il risultato è inventato di sana pianta: mi parla infatti di un bumper che mostrava un centrotavola ricamato, senza citare fonti. Poco male, di nuovo mi trasformo in insegnante di sigle. Faccio notare l'errore e... l'Amico Computer mi chiede scusa, si corregge, descrive il bumper Caleidoscopio e... mi dà la sua interpretazione: "Il soprannome [...] probabilmente deriva dall'aspetto decorativo e simmetrico delle forme create dall'effetto caleidoscopico."

Che dire? Non avrei potuto dirlo meglio con parole mie. Sono rimasto talmente soddisfatto che... adesso prendo questa frase e LA METTO NELL'ARTICOLO sul bumper Caleidoscopio!

CONCLUSIONE?

AGGIORNAMENTO 10-02-2024: Queste erano le conclusioni che avevo immaginato ieri sera prima di andare a dormire

L'IA è un'arma a doppio taglio. Usarla richiede tanta, tanta ma tanta attenzione. Non tutte le IA sono uguali: molto dipende dalle fonti a cui attingono e da quanto le IA stesse siano disposte a mostrare queste fonti. Occorre sempre controllare se quello che l'IA ha generato è vero o almeno se ha solide basi. Se va male, potreste ritrovarvi con roba che non sta né in cielo né in terra senza nemmeno saperlo, ma se va bene, il risultato è SUPER. Anche coi bumper RAI

Ma poco prima di andare a dormire, faccio un ultimo tentativo con Mistral, che nel pomeriggio avevo reputato "una bomba a orologeria". Chiedo una domanda semplice sulla descrizione di un bumper Rai e mi esce un risultato completamente svalvolato e orrendo. Vado nel panico: ora che devo fare? Mi devo rimangiare tutto quello che ho scritto?

È andata quindi a finire che ho continuato le indagini e ho scoperto che le AI possono lavorare in due modalità distinte: una più affidabile e una meno affidabile. Mi sono poi accorto che il giudizio negativo che avevo dato su ChatGPT era esagerato, e che ChatGPT meritava in realtà di più. Ma così il discorso si fa troppo lungo, quindi ho deciso di aggiungere una seconda parte all'articolo.

Enzo A24

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